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Civita di Bagno
L'Aquila
L'Aquila
chiesa
parrocchiale
San Raniero
Parrocchia di San Raniero
Facciata; Pianta; Campanile
nessuno
XVI - XVII(costruzione originaria intero bene); XVIII - XVIII(danni da sisma 1703 intero bene); XVIII - XIX(ricostruzione parziale intero bene); 1915 - 1915(danni sisma 1915 intero bene); 1931 - 1930(costruzione attuale intero bene); 2009 - 2023(danni sisma 2009 intero bene)
Chiesa di San Raniero
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Raniero <Civita di Bagno, L'Aquila>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - XVII (costruzione originaria intero bene)

La costruzione originaria risale a prima del 1600 come grande cattedrale

XVIII  (danni da sisma 1703 intero bene)

La chiesa fu distrutta dal terremoto del 1703

XVIII - XIX (ricostruzione parziale intero bene)

La chiesa fu ricostruita nella sola parte prospicente la torre campanaria

1915  (danni sisma 1915 intero bene)

La chiesa fu distrutta dal sisma di Avezzano del 1915

1931 - 1930 (costruzione attuale intero bene)

L'edificio attuale fu realizzato nel 1931

2009 - 2023 (danni sisma 2009 intero bene)

La chiesa subisce gravissimi danni a causa del sisma del 2009 con numerosi crolli che mettono in pericolo la staticità dell'edificio. Inagibile (2023)
Descrizione

L’attuale chiesa viene edificata a partire dal 1925 dalla chiesa settecentesca dissestata dal sisma del 1915 di Avezzano. Inaugurata nel 1931 l'attuale costruzione neo-romanica è a tre navi. La facciata segue la gerarchia delle navate interne terminando a capanna la navata centrale più alta e a scivoli per le navate laterali. Il portale è a strombo prospettico cassettonato e superiore finestra rotonda pure strombata liscia. Di fianco al portale, rialzate sulle navate laterali, sono aperte due finestre arcuate a tutto sesto. gli specchi di muratura intonacata sono scanditi da paraste e cornice marcapiano intersecata dagli archi del portale delle finestre. la terminazione è a timpano classico nella parte centrale (crollato nel 2009) e da cornice a scivolo per le navi laterali. Internamente la chiesa è conclusa ad abside semicircolare nella navata centrale piana per le navate laterali affiancate da due protuberanze poligonali laterali delle cappelle. Stilisticamente la chiesa partecipa alla corrente eclettica di fine '800 e inizio '900, che caratterizzò anche le ricostruzioni sacre della vicina Marsica dopo il sisma del 1915. Interno a trifoglio, con gambo longitudinale diviso in tre navi da due file di pilastri sorreggenti la piattabanda le sovrastanti pareti divisorie su cui si aprono le finestre circolari in asse mediano con le tre campate Decorazioni pittoriche eclettiche orientali e neo-egizie, eseguite da un rifugiato slavo durante l'ultima guerra. Esternamente sul fianco posteriore sinistro si erge la torre campanaria quadrangolare con fori campanari a tutto sesto per ogni lato.
Facciata
la facciata segue la gerarchia delle navate interne terminando a capanna la navata centrale più alta e a scivoli per le navate laterali. Il portale è a strombo prospettico cassettonato e superiore finestra rotonda pure strombata liscia. Di fianco al portale, rialzate sulle navate laterali, sono aperte due finestre arcuate a tutto sesto. gli specchi di muratura intonacata sono scanditi da paraste e cornice marcapiano intersecata dagli archi del portale delle finestre. la terminazione è a timpano classico nella parte centrale (crollato nel 2009) e da cornice a scivolo per le navi laterali
Pianta
a tre navate e tre campante con abside centrale e cappelle poligonali laterali
Campanile
sul fianco posteriore sinistro si erge la torre campanaria quadrangolare con fori campanari a tutto sesto per ogni lato.
Adeguamento liturgico

nessuno
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