chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Reggio di Calabria Reggio Calabria - Bova chiesa parrocchiale S. Maria di Loreto Parrocchia di Santa Maria di Loreto Pianta; Coperture; Struttura; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (1969); tabernacolo - aggiunta arredo (1990); cattedra - aggiunta arredo (1990); ambone - aggiunta arredo (1988); fonte battesimale - aggiunta arredo (1988) 1579 - 1783(costruzione chiesa originaria); 1790 - 1908(costruzione chiesa ricostruita); 1908 - 1910/02/01(inaugurazione chiesa baracca); 1926 - 1927(realizzazione chiesa attuale); 1927/06/24 - 1930/10/28(costruzione chiesa); 1946 - 1960(ampliamenti chiesa attuale); 1960 - 1962(decorazioni interno); 1969 - 1969(ristrutturazione presbiterio); 1980 - 1983(ristrutturazione interno chiesa); 1987 - 1988(restauro edifici annessi all'aula); 1988 - 1988/05/23(realizzazione ambone); 1989 - 1990(ristrutturazione intero bene); 1997 - 1997(rifacimento copertura)
Chiesa di Santa Maria di Loreto
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria di Loreto <Reggio Calabria>
Altre denominazioni
S. Maria di Loreto
Autore (ruolo)
Autore Camillo (progettazione)
Caletti Benvenuto (progettazione)
Mazzuccato, Mario (direzione lavori)
Ambito culturale (ruolo)
eclettismo (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
1579 - 1783 (costruzione chiesa originaria)
La prima chiesa dedicata alla Madonna di Loreto fu costruita nel 1579 ad opera dii alcuni giardinieri che ottennero in dono il terreno e la edificarono a loro spese e con il loro lavoro. Era piccola ma solida e resistette per oltre due secoli a vari terremoti, sino a quello del 1783, che la danneggiò seriamente.
1790 - 1908 (costruzione chiesa ricostruita)
fu costruita una nuova chiesa più grande che fu poi danneggiata dal terremoto del 1841 e distrutta dal terribile terremoto del 1908.
1908 - 1910/02/01 (inaugurazione chiesa baracca)
la parrocchia si radunava per il culto in una chiesetta vicina fino a quando nel 1910 venne inaugurata una chiesa baracca fatta in tavole di legno, donata da papa Pio X.
1926 - 1927 (realizzazione chiesa attuale)
Il progetto della nuova chiesa, più grande della precedente con l'acquisizione di terreni attigui, venne completato nel gennaio 1927 dall’Ufficio Tecnico dell’Opera Interdiocesana per la Ricostruzione delle Chiese in Calabria a firma dell’ing. Benvenuto Caletti, ma ideato da Camillo Autore.
Nella relazione di progetto si precisava che le “caratteristiche stilistiche della Chiesa sono quelle del periodo romanico, e sono state fissate dal carattere dominante dell’ambiente artistico in cui si è svolta l’architettura medievale nell’Italia meridionale. Architettura fondamentalmente diversa da quella della regione Lombardia".
1927/06/24 - 1930/10/28 (costruzione chiesa)
i lavori furono appaltati e consegnati all’impresa edile del rev. Rocco Vilardi dal direttore dei lavori ing. Mario Mazzuccato il 24 giugno 1927.
A seguito di irregolarità riscontrate nell’esecuzione delle opere in cemento armato ed a contrasti insorti con la direzione dei lavori che aveva eccepito che all’impresa mancavano “tutti i requisiti necessari alle imprese di costruzione ai sensi di legge” il contratto con l’impresa venne rescisso e, per il completamento dei lavori venne chiamata la ditta dei fratelli Polimeni, che li portarono a termine nel 1930. Molto attivo a seguire le opere e a suggerire miglioramenti funzionali fu il parroco Giuseppe Musolino.
la chiesa venne benedetta e aperta al culto nel 1929 ma ufficialmente fu inaugurata il 28 ottobre 1930 dall'arcivescovo Carmelo Pujia e dal parroco Giuseppe Musolino
1946 - 1960 (ampliamenti chiesa attuale)
dal dopoguerra sino agli anni 80 alla chiesa parrocchiale vennero aggiunti altri fabbricati su terreno acquistato un po' alla volta con le offerte e le donazioni dei parrocchiani. Negli anni '60 furono avviate le opere parrocchiali.
1960 - 1962 (decorazioni interno)
nel 1960 furono realizzate le decorazioni sopra gli archi, nella parte centrale vi sono tre tempere di Salvatore Cascone di Ragusa della Scuola Beato Angelico di Milano.
nel 1962 fu costruita una pala che nell'abside sostiene alcuni bronzi raffiguranti una Madonna con due angeli in adorazione che sorreggono il tabernacolo dello scultore Pasquale Panetta.
1969 (ristrutturazione presbiterio)
Nel 1969 venne ristrutturato il presbiterio con la realizzazione della mensa eucaristica ad opera dello scultore Pasquale Panetta.
1980 - 1983 (ristrutturazione interno chiesa)
Intorno al 1980 il parroco Francesco Laface propose di demolire la chiesa per costruirne una nuova più grande che fosse adeguata alla numerosa popolazione della parrocchia, ma incontrò l'opposizione della Soprintendenza.
Iniziò allora nel 1983 un’operazione di ristrutturazione, abbellimento e adeguamento liturgico che venne completata nel 1988 dal parroco Nicola Ferrante. L’interno della chiesa venne arricchito con dipinti del pittore Nunzio Bava, con mosaici di Domenico Colledani, con bassorilievi dello scultore Pasquale Panetta e del prof. Carmelo Barillà.
1987 - 1988 (restauro edifici annessi all'aula)
restauro del campanile, della casa canonica e delle aule per le attività parrocchiali.
1988 - 1988/05/23 (realizzazione ambone)
nel 1988 venne rimosso l'ambone metallico mobile e venne sostituito da un ambone in marmo, costituito da colonnine di altari precedenti fuori uso, su progetto dell'ing. Stefano De Luca.
la chiesa fu consacrata dall'arcivescovo Aurelio Sorrentino con il parroco Nicola Ferrante il 23 maggio 1988
1989 - 1990 (ristrutturazione intero bene)
nel gennaio 1989 veniva completata la ristrutturazione dell'abside, demolita la pala in cemento armato pericolante, eretta la nuova sede del celebrante e dei ministranti in granito.
il 7 marzo veniva completato il monumento alla Madonna all'angolo nord est del sagrato della chiesa, progettato dall'ing. Stefano De Luca.
il 12 maggio veniva posto il mosaico della Madonna nel centro dell'abside e quello di san Nicola sulla porta centrale.
Nel mese di novembre si eseguivano i lavori di miglioramento dell'edificio del teatro, del campetto e del campo.
le pitture della Scuola del Beato Angelico in gran parte cancellate o deteriorate dall'umidità, essendo state dipinte col metodo della tempera sono state trasformate a mosaico.
1997 (rifacimento copertura)
il tetto originale, coperto da tegole marsigliesi, con il soffitto in orditura di legname, è stato integrato con una soletta in cemento armato.
Descrizione
La chiesa è posta lungo un asse viario importante che collega il centro cittadino con l'aeroporto, che crea un ampio sagrato sul quale campeggia un grande murales dal titolo "Ut unum sint" come messaggio dell'unità del popolo cristiano sotto la protezione della Vergine Maria di Loreto, che è simboleggiata nella statua di bronzo posta nell'angolo sottostante.
Costruita dopo il terremoto del 1908, la chiesa attuale richiama lo stile neoromanico tipico dell'Italia meridionale e caratteristico del periodo della ricostruzione: la facciata è tripartita, a salienti, con la parte centrale più alta sormontata da un timpano, che incornicia un rosone; un pronao sormontato da un timpano in cui campeggia la figura del Cristo pantocratore, incornicia il portone centrale con tre colonne in muratura per parte, sormontate da tre capitelli corinzi, che sorreggono le cornici della lunetta, dentro la quale risalta un mosaico raffigurante la Sacra Famiglia. Ai lati vi sono le altre due porte, sormontate da una piccola cornice a semicerchio con lunetta reticolata.
Sul lato destro della chiesa si accede da un cortile recintato alla torre campanaria che ospita al pianterreno la sacrestia e ai locali parrocchiali.
L'interno è caratterizzato dalla presenza di numerose colonne massicce, che la dividono in tre navate, ma rendono inutilizzabile molto spazio.
Un antica statua lignea della Vergine Lauretana costituisce una delle poche testimonianze della cultura figurativa della fine del XVI secolo a Reggio Calabria.
Pianta
a tre navate, una centrale più larga e due laterali minori, tutte e tre terminate da absidi semicircolari, che si manifestano nettamente all' esterno. Dimensioni: 26 m lunghezza x 14 m larghezza
Coperture
a due falde con manto di tegole marsigliesi, poggiante su soletta in cemento armato.
Struttura
in c.a. con muratura collaborante
Scale
in ferro per accedere alla torre campanaria
Pavimenti e pavimentazioni
in marmo con motivi decorativi a forma di medaglioni in mosaico di granito lungo il corridoio centrale
Elementi decorativi
all'esterno: cornici dei portali, rosone e due rombi incavati che incorniciano la lettera M di Maria e un giglio.
all'interno: stucchi decorativi, figure di santi sui pilastri della navata centrale e sulla controfacciata
decorazioni a tempera sopra gli archi della navata centrale
soffitto dipinto con fiori e croci stilizzate, anche sulle travi in cemento armato.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1969)
Altare fatto ricostruire dal parroco Gregorio Alampi secondo le indicazioni postconciliari: l'altare centrale vuole raffigurare il mondo (la sfera) vivificato dall'Eucarestia (l'iride) che sulla mensa, sostenuta da due angeli bronzei, viene offerta e ricevuta.
tabernacolo - aggiunta arredo (1990)
restituita l'abside alla forma originaria, il tabernacolo è posto al centro dell'abside, sostenuto da due angeli bronzei, opera dello scultore Panetta. Le due lampade e il vivaio in mosaico tutto attorno rendono più centrale l'Eucaristia conservata, sollecitando i fedeli alla preghiera adoratrice e al raccoglimento. E' posto piuttosto in alto ma si raggiunge con una scaletta in marmo.
cattedra - aggiunta arredo (1990)
La sede del celebrante viene ricostruita con pietra locale, insieme alla sede dei ministranti, dal marmista Riccomini Giuseppe, originario della Toscana ma con sede in Bovetto di Reggio.
ambone - aggiunta arredo (1988)
viene rimosso l'ambone metallico mobile e viene sostituito da un ambone in marmo, costituito da colonnine di altari precedenti fuori uso, su progetto dell'ing. Stefano De Luca.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1988)
il fonte battesimale dal fondo della chiesa viene portato sui gradini dell'ingresso dell'abside, in simmetria con l'ambone: da un lato il battistero, e dall'altro l'ambone, secondo l'indicazione di Gesù: "Andate, predicate e battezzate".