chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico San Sperato Reggio di Calabria Reggio Calabria - Bova chiesa parrocchiale S. Sperato Parrocchia di San Sperato Pianta; Coperture; Struttura; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - aggiunta arredo (1975) XI - XIII sec(esistenza chiesa originaria); 1595 - 1599/02/16(fondazione parrocchia chiesa originaria); XVIII sec. - XVIII sec.(altari chiesa originaria); 1783/02/05 - 1790(danneggiamento e restauro chiesa originaria); 1857/11 - 1857/11(descrizione chiesa originaria); 1882 - 1882(variazione confini parrocchia chiesa originaria); 1908/12/28 - 1909(distruzione e chiesa baracca chiesa originaria); 1926 - 1926(progettazione chiesa attuale); 1927 - 1928/07/15(costruzione chiesa attuale); 1953 - 1953(costruzione casa canonica); 1959 - 1962/07/12(abbellimento e riconsacrazione intero bene); 1975 - 1975(adeguamento liturgico presbiterio); 1999 - 1999/02/14(costruzione auditorium esterno); 2004 - 2004(rifacimento pittura intero bene); 2005 - 2005(manutenzione generale intero bene); 2012 - 2012(rifacimento copertura)
Chiesa di San Sperato
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Sperato <San Sperato, Reggio Calabria>
Altre denominazioni
S. Sperato
Autore (ruolo)
Ufficio Tecnico Interdiocesano (progettazione)
Ambito culturale (ruolo)
eclettismo (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XI - XIII sec (esistenza chiesa originaria)
San Sperato ha costituito sin dall'antichità un nodo di collegamento tra la città e i territori circostanti. Le prime testimonianze, risalenti al 1060 descrivono un casale economicamente fiorente ed operoso tanto da diventare più avanti, sotto l'Imperatore Federico II° di Svevia (1234), sede di una fiera che si teneva nel mese di luglio, nei dintorni della chiesa
1595 - 1599/02/16 (fondazione parrocchia chiesa originaria)
le prime notizie sulla chiesa risalgono alla visita del vescovo Annibale D’Afflitto del 27 aprile 1595 quando rientrava nell’ambito della parrocchia di S. Giorgio de Gulpheriis. Nella visita pastorale del 13 aprile 1597 alcuni parrocchiani evidenziavano la scomodità di raggiungere la chiesa impegnandosi a pagare un cappellano, così che il 16 febbraio 1599, l’arcivescovo D’Afflitto, costituiva la parrocchia di S. Maria delle Grazie, con sede nella chiesetta di S. Sperato nominando un parroco provvisorio. Il primo parroco ufficiale don Fulgenzio Paviglianiti si insediava solo il 1 maggio 1632, dopo aver espletato il concorso.
XVIII sec. (altari chiesa originaria)
nei primi anni del Settecento all'interno della chiesa sono documentati, oltre l’altare maggiore, un altare dedicato alla Madonna del Rosario, curato dalla Confraternita delle Anime del Purgatorio e del Rosario; un altro altare dedicato a S. Giuseppe, a seguito di un lascito della signora Antonia Taglieri che disponeva la costruzione di una cappella, nella quale venne scavata una sepoltura.
1783/02/05 - 1790 (danneggiamento e restauro chiesa originaria)
la chiesa fu danneggiata dal terremoto del 5 febbraio 1783 e poi riparata nel 1790
1857/11 (descrizione chiesa originaria)
una descrizione della chiesa del novembre 1857 a cura del parroco Giuseppe Dascola evidenzia che “trovasi in mediocre stato" e indica la presenza di quattro altari dei quali “il primo del nostro titolare S. Sperato. Il secondo di S. Antonio Abate. Il terzo di S. Giuseppe. Il quarto infine di M. Santissima del Rosario”. Nell’aula era collocato un organo, “in mediocre stato”, un pulpito, due confessionali “aperti forniti di tutto quanto la Rubrica prescrive”, ed una acquasantiera. Il campanile, “situato in mezzo alla chiesa che guarda al settentrione”, ospitava due campane. La piccola sagrestia aveva due finestre, una sul lato orientale e l’altra sul lato settentrionale ed aveva annesso un piccolo giardino sul retro della chiesa.
1882 (variazione confini parrocchia chiesa originaria)
la creazione della nuova parrocchia di S. Giovanni Nepomuceno e S. Filippo Neri, nel 1882 comportò una riduzione quasi della metà del territorio parrocchiale oltre la fiumara di S. Agata, escludendo i centri abitati di Arangea e parte di Ravagnese situati all’interno del Comune di Gallina.
1908/12/28 - 1909 (distruzione e chiesa baracca chiesa originaria)
il terremoto del 28 dicembre 1908 distrusse la chiesa che venne sostituita da una chiesa baracca
1926 (progettazione chiesa attuale)
il progetto per la costruzione della nuova chiesa di S. Maria delle Grazie. venne redatto nel settembre 1926 a cura dell’Ufficio Tecnico Interdiocesano a firma dell’ing. Alessandro Miceli sull’area occupata dalla baracca provvisoria con superficie di 190 mq eguale a quella della chiesa distrutta, a “pianta rettangolare, ad unica navata e con transetto ed abside semicircolare” con una lunghezza di m. 21,85, una larghezza di m. 8,40, altezza m. 8,00 e campanile alto m. 12,00, “compatibile con la larghezza delle strade e degli spazi di isolamento”.
1927 - 1928/07/15 (costruzione chiesa attuale)
i lavori iniziarono l'anno successivo e la nuova chiesa, che si affacciava sul nuovo percorso della via S. Sperato, venne consacrata il 15 luglio 1928.
1953 (costruzione casa canonica)
nel 1953 veniva costruita la casa canonica
1959 - 1962/07/12 (abbellimento e riconsacrazione intero bene)
nel 1959, su iniziativa del parroco Antonio Jaria la chiesa, che nel corso degli anni aveva affiancato il culto di S. Sperato con quello della Madonna della Catena, venne decorata ed abbellita e nuovamente benedetta, il 12 luglio 1962, dall’arcivescovo Giovanni Ferro.
1975 (adeguamento liturgico presbiterio)
il parroco don Giorgio Costantino realizza l'adeguamento liturgico nel presbiterio con l'aggiunta dell'altare verso il popolo, della custodia eucaristica e della sede del celebrante addossata alla parete laterale, spostando l'altare originario sulla parete laterale sinistra dell'aula.
sul finire degli anni novanta il parroco Giorgio Costantino, in occasione dei 400 anni della parrocchia, faceva costruire a fianco della chiesa l'Auditorium "Laudamus" per lo svolgimento delle molteplici attività della comunità parrocchiale, inaugurato il 14 febbraio 1999.
2004 (rifacimento pittura intero bene)
a cura del parroco don Giorgio Costantino viene rifatta la pitturazione sia ll'interno che all'esterno della chiesa
2005 (manutenzione generale intero bene)
manutenzione generale dell’edificio con impermeabilizzazione della copertura originaria a causa di infiltrazioni nelle falde corrispondenti all’aula.
2012 (rifacimento copertura)
rifacimento della copertura per deterioramento della funzione strutturale degli elementi lignei.
Descrizione
la chiesa è situata nell’antico nucleo abitato di San Sperato, un tempo strategico per la sua posizione di cerniera tra la città e la collina, ma che ha ormai in gran parte perduto la sua identità originaria. La zona è adesso soggetta a nuova urbanizzazione e la chiesa sembra sommersa tra gli edifici residenziali più alti e la stretta strada di intenso traffico, sulla quale solo recentemente si è aperto uno slargo, che però resta separato dalla chiesa. E' stata ricostruita dopo il terremoto del 1908 sullo stesso luogo della chiesa originaria, e vi si accede direttamente dalla strada, tramite scalinata, dall'unico portone centrale. La facciata è scandita da quattro lesene con capitelli compositi con il portone di ingresso sovrastato da un timpano di forma triangolare sorretto da mensole e poggiante su una trabeazione classica. L'interno è a una pianta rettangolare, disposta sull’asse nord-sud che termina con un’abside semicircolare che ospita l’area presbiteriale. In posizione arretrata affiancata all'abside si trova il campanile, che funge da sacrestia al piano terra, preceduto da un vano di ingresso laterale. Nello spazio interno del cortile è stato realizzato in occasione dei 400 anni dalla fondazione della parrocchia un moderno auditorium con locali per le attività parrocchiali. Lo spazio interno è ritmato dalle paraste che si alternano alle grandi finestre a tutto sesto lungo le pareti dell'aula, e dominato dal soffitto cassettonato ligneo. Sull'ingresso, racchiuso da una antiporta, la doppia altezza della cantoria.
Pianta
ad unica navata con abside semicircolare e con annessa sul lato destro una torre campanaria arretrata all'altezza del presbiterio
Coperture
a due falde con manto di tegole marsigliesi
Struttura
mista: in c.a. con muratura portante
Scale
scalinata di accesso alla chiesa dalla strada in pietra locale
scale interne in ferro per accedere alla cantoria e anche nel campanile
Pavimenti e pavimentazioni
in granito con motivi geometrici
Elementi decorativi
all'esterno: lesene e capitelli compositi
all'interno: stucchi decorativi e capitelli sulle paraste, pitture parietali con simboli eucaristici
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1975)
l'adeguamento liturgico è stato curato dal parroco don Giorgio Costantino con l'aggiunta dell'altare verso il popolo, della custodia eucaristica e della sede del celebrante addossata alla parete laterale, spostando l'altare originario sulla parete laterale sinistra dell'aula.