chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Lazzaro
Motta San Giovanni
Reggio Calabria - Bova
chiesa
parrocchiale
S. Maria delle Grazie
Parrocchia di Santa Maria delle Grazie
Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; arredi
presbiterio - intervento strutturale (1992)
1793 - 1909(chiesa precedente intorno); 1927 - 1928(progettazione intero bene); 1928 - 1930(costruzione intero bene); 1943 - 1955(ripristino 1943); 1960 - 1980(modifiche intero bene); 1980 - 1990(modifiche e restauro intero bene); 1992 - 1993(rifacimento presbiterio); 2014 - 2019(restauro prospetti e copertura)
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria delle Grazie <Lazzaro, Motta San Giovanni>
Altre denominazioni S. Maria delle Grazie
Autore (ruolo)
Mazzuccato, Mario (progettazione)
Laganà Renato G. (progettazione presbiterio)
Praticò, Vincenzo (progettazione restauro)
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche

1793 - 1909 (chiesa precedente intorno)

La vecchia chiesa di S. Maria delle Grazie, situata nell’antico centro abitato che si sviluppava lungo la strada litoranea, costruita nel 1793, venne distrutta dal terremoto del 28 dicembre 1908. La localizzazione del nuovo centro abitato venne indicata dalla Commissione Reale più a monte, oltre la linea ferroviaria, per garantire la sicurezza dal rischio maremoto e di conseguenza fu individuata la collocazione per la nuova Chiesa corrispondente all’attuale sito. Qui nel 1909 fu eretta una chiesa baracca con contributo pontificio

1927 - 1928 (progettazione intero bene)

Il progetto di ricostruzione della nuova chiesa, firmato dall’ing. Mario Mazzuccato dell’Ufficio Tecnico Interdiocesano per la Ricostruzione delle chiese – Sezione di Reggio Calabria, in data 6 novembre 1927, prevedeva spese per lavori ed espropriazioni per le quali vennero erogati contributi dal Ministero dei Lavori Pubblici, dal Ministero dell’Interno e dalla Diocesi. Il progetto prevedeva la costruzione di “una nuova chiesa costituita da tre navate, delle quali quella centrale larga m. 6,50 ed alta m. 12,00 e ciascuna delle laterali larga m. 3,00 ed alta m. 7,20. Addossato alla navata di sinistra sorgerà il campanile ( il quale, dai disegni risulta alto m. 19,30, mentre all’atto esecutivo avrà l’altezza di m. 12,00). Alla stessa navatella è addossata la sacrestia sulla quale è prevista la canonica”. La struttura costituita da una “orditura resistente in cemento armato ”ebbe l’approvazione del Genio Civile –Sezione 3 il 12 gennaio 1928.

1928 - 1930 (costruzione intero bene)

I lavori di costruzione vennero affidati il 21 luglio 1928, all’impresa dell’Ing. Ettore Squillaci, che aveva offerto un ribasso del 10% sull’importo a base di gara. In fase di costruzione, assieme al campanile di altezza ridotta, diversi elementi previsti nel progetto originale non furono mai stati realizzati, come: le quattro torrette previste sulle navate laterali; il tiburio contenente la cupola centrale; e un’abside laterale in corrispondenza dell’attuale via Corso Italia. La chiesa fu consacrata nel 1930.

1943 - 1955 (ripristino 1943)

Nel corso delle incursioni belliche della seconda guerra mondiale la chiesa ebbe a subire danni dai bombardamenti anglo americani nel maggio 1943. Venne successivamente inclusa nell’elenco delle chiese della diocesi danneggiate e venne redatta una perizia che stabiliva in L. 300.000,00 le spese necessarie per il ripristino dell’edificio di culto. I lavori di ripristino vennero eseguiti nei primi anni Cinquanta a cura del Genio Civile.

1960 - 1980 (modifiche intero bene)

Negli anni successivi sono state apportate diverse modifiche all’edificio attraverso aggiunte (sacrestia e cappella laterale), rimozioni (pilastri delle balconate e gradini di ingresso), e chiusure (accesso alla sacrestia).

1980 - 1990 (modifiche e restauro intero bene)

negli ultimi decenni si sono susseguite alcune modifiche interne: eliminazione del pulpito e dei pilastri, eliminazione della balaustra di separazione tra il presbiterio e la navata centrale, trasferimento della statua della Madonna delle Grazie nella cappella laterale per poter posizionare il Crocefisso. Nell’anno 1990 sono stati eseguiti lavori di riparazione della facciata con relativa tinteggiatura.

1992 - 1993 (rifacimento presbiterio)

Il sac. Antonino Pangallo, parroco nel 1992 promuoveva il progetto di adeguamento dell’area presbiteriale, redatto dell'arch. Renato G. Laganà con l'intento di valorizzare la pietra locale, la cui esecuzione è stata completata nel 1993

2014 - 2019 (restauro prospetti e copertura)

a causa del degrado di alcune aree in facciata con il distacco della malta cementizia e la presenza di umidità di risalita nelle murature, sia all'interno che all'esterno della chiesa, si è reso necessario un progetto di restauro delle facciate e della copertura, promosso dal parroco don Domenico Cartella, che è stato redatto nel 2014 dall'arch. Vincenzo Praticò. Il progetto ha previsto il rifacimento degli intonaci con il ripristino delle colorazioni originarie, l’intervento sulle coperture con la sostituzione di parte delle tegole tipo marsigliesi deteriorate, la ricostruzione dei canali di scolo delle acque meteoriche, la sostituzione dei pluviali. I lavori sono stati completati nel 2019.
Descrizione

La chiesa, collocata al centro del nucleo urbano di Lazzaro, con il suo prospetto principale si affaccia su una piazza pedonale sopraelevata rispetto al piano stradale. La facciata è tripartita, con la parte centrale cuspidata e racchiusa da una cornice con due archi a decorazioni policrome, il primo definito da cornici a rilievo sopra il portone principale, il secondo in alto racchiude cinque monofore decrescenti verso i lati. Le parti laterali, simmetriche, presentano i portoni sormontati da una arco con cornici a rilievo e incorniciati da tre archetti a contrasto di colore. Annesso alla chiesa, a sinistra, il corpo del campanile con la canonica e la sacrestia al piano terra. La pianta ha tre navate, quella centrale scandita da quattro archi e sormontata, in entrambi i lati nella zona del transetto, da una balconata, oggi inaccessibile, che un tempo era la cantoria. Delle due navate laterali, una ha il portone di accesso alla strada principale, e termina con la cappelletta del Santissimo Sacramento, l'altra, che termina con una cappelletta del Crocefisso, dà accesso alla sacrestia.
Pianta
a tre navate, quella centrale di dimensioni maggiori (circa 5,70 m), e quelle laterali di dimensioni minori (circa 2,20 m).
Struttura
struttura portante in c.a.
Coperture
a doppia falda sulla navata centrale, a falda singola sulle navate laterali, con manto di copertura in tegole marsigliesi.
Pavimenti e pavimentazioni
nell'aula in mattonelle in segati di marmo di vari colori, nell'area presbiteriale in lastre di marmo bianco con ricorsi in marmo rosso.
arredi
Dell’arredo sacro originario sono rimasti soltanto i portali in legno e il Fonte Battesimale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1992)
Il progetto di adeguamento dell’area presbiteriale, promosso dal parroco Antonino Pangallo nel 1992 e redatto dall'arch. Renato G. Laganà, ha previsto il nuovo altare rivolto verso il popolo, la sede del celebrante, la custodia eucaristica e l'ambone, realizzati in pietra locale, detta pietra di Lazzaro. E' stato completato nel 1993.
Contatta la diocesi