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Travagliato
Brescia
chiesa
sussidiaria
Santa Maria dei Campi
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1976)
XIV - XIV(costruzione intero bene); XVI - XVI(rifacimento facciata); 1517 - 1517(realizzazione apparato decorativo); XIX - XIX(restauro intero bene); 2001 - 2001(restauro sagrato); 2001 - 2001(restauro coperture); 2002 - 2002(restauro apparato decorativo)
Chiesa di Santa Maria dei Campi
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria dei Campi <Travagliato>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria in Bertachiara
Oratorio campestre di Santa Maria
Santuario della Madonna dei Campi
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

XIV  (costruzione intero bene)

La chiesa viene edificata.

XVI  (rifacimento facciata)

Viene edificato il porticato sulla facciata della chiesa.

1517  (realizzazione apparato decorativo)

Viene realizzato pìl'apparato decorativo della chiesa ad opera del pittore Vincenzo Civerchio da Crema.

XIX  (restauro intero bene)

La chiesa viene restaurata.

2001  (restauro sagrato)

Il sagrato viene restaurato.

2001  (restauro coperture)

Le coperture vengono restaurate.

2002  (restauro apparato decorativo)

L'apparato decorativo viene restaurato.
Descrizione

La piccola chiesa di Santa Maria dei Campi edificata nel XIV secolo, presenta affreschi del pittore Vincenzo Civerchio da Crema risalenti al 1517. Nello stesso anno dipingeva anche la Pietà della facciata. La chiesa, la più antica del paese, fu costruita come ex-voto per la salvezza del paese durante le cruente guerre tra Visconti e Repubblica di Venezia che portarono al lungo dominio di quest'ultima in queste terre. è costituita da una sola navata divisa in tre campate da due arconi a sesto acuto collegate all'abside quadrangolare con un ulteriore arco a tutto sesto. Tali archi acuti che reggono il tetto a vista della navata appartengono al Quattrocento e si muovono nell'ambito del Gotico Padano che ha avuto a Cremona e a Milano le sue massime espressioni. Il portico, edificato nel XVI secolo che si allunga proprio come un antico ed accogliente Protiro, servì a facilitare i fedeli a seguire le cerimonie in occasioni più solenni. Oltre a svolgere una presenza funzionale per i pellegrini è utile osservare anche la strategia architettonica che presenta. Infatti essendo questa una zona assai umida, con la roggia sulla destra e i campi che circondano l'intera struttura, gli intonaci sono rimasti sostanzialmente sani fino a pochi anni or sono proprio per lo scambio d'aria tra interno ed esterno, mediato dal portico che faceva da mitigatore.
Impianto strutturale
La chiesa presenta pianta a navata unica con struttura a capanna.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1976)
Viene aggiunto un altare in marmo antistante all'altare maggiore.
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