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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Casteldidone
Cremona
chiesa
parrocchiale
SS. Abdon e Sennen Martiri
Parrocchia dei Santi Abdon e Sennen Martiri
Preesistenze; Pianta; Struttura; Elementi decorativi; Fondazioni; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
altare - aggiunta arredo (1975); ambone - aggiunta arredo (1975); cattedra - aggiunta arredo (1975)
1433 - 1433(preesistenze intero bene); 1834 - 1837(costruzione intero bene); 1840 - 1840(costruzione torre campanaria); 1850 circa - 1850 circa(consolidamento cupola); 1877 - 1877(consolidamento contrafforti); 1976 - 1976(manutenzione zoccolature); 1980 - 1980(manutenzione coperture); 1983 - 1983(restauro cupola); 2013 - 2013(consolidamento coperture)
Chiesa dei Santi Abdon e Sennen Martiri
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Abdon e Sennen Martiri <Casteldidone>
Altre denominazioni SS. Abdon e Sennen Martiri
Autore (ruolo)
Voghera, Luigi 
Ambito culturale (ruolo)
maestranze cremonesi (costruzione chiesa)
maestranze cremonesi (ricostruzione chiesa)
maestranze cremonesi (costruzione torre campanaria)
Notizie Storiche

1433  (preesistenze intero bene)

In questo periodo viene completata la vecchia chiesa di Casteldidone. Secondo le fonti storiche, questo edificio sorge a tre metri di altezza rispetto al piano stradale ed è completamente circondato da un cimitero. La nuova chiesa, edificata dal Voghera, si innalza sull'area di quella precedente.

1834 - 1837 (costruzione intero bene)

L'architetto Voghera edifica la nuova chiesa di Casteldidone sul sedime di quella preesistente. Di quest'ultima viene mantenuta solamente la zona absidale.

1840  (costruzione torre campanaria)

Viene realizzata la torre campanaria.

1850 circa  (consolidamento cupola)

A causa delle scarse proprietà meccaniche del sedime, la chiesa necessita di un primo intervento di consolidamento sulla cupola.

1877  (consolidamento contrafforti)

Il primo intervento di consolidamento sulla cupola risulta insufficiente e si decide di erigere dei contrafforti funzionali alla stabilità della cupola stessa.

1976  (manutenzione zoccolature)

Le zoccolature interne sono oggetto di manutenzione nel 1976.

1980  (manutenzione coperture)

A pochi anni di distanza dall'intervento sulle zoccolature, viene avviata anche la manutenzione sulle coperture.

1983  (restauro cupola)

La cupola viene restaurata.

2013  (consolidamento coperture)

Il progetto prevedeva un intervento sulle sole coperture e di minimizzazione sismica. A coperture aperte si è verificata una situazione assai più complessa che ha richiesto l'inserimento di nuove chiavi in acciaio soprattutto a carico della cupola e dell'abside.
Descrizione

La chiesa nuova, nella sua lunghezza, occupa e comprende l'area della vecchia e si prolunga con la parte nuova dal capo croce fino alle porte d'ingresso. E' in stile neo-classico, a croce latina con grande cupola e lucernario. Il progetto di costruzione fu stilato dall'architetto Luigi Voghera che ne assunse, dopo varie peripezie, anche la direzione dei lavori. Nell'interno si osserva un insieme organico caratterizzato dall'ampia volta a botte dell'unica navata nella grandiosa e solenne spazialità del transetto aperto ai lati nelle grandi tribune e sovrastato dalla calotta della cupola.
Preesistenze
La chiesa nuova, nella sua lunghezza, occupa e comprende l'area della vecchia e si prolunga con la parte nuova dal capo croce fino alle porte d'ingresso.
Pianta
E' in stile neo-classico, a croce latina con grande cupola e lucernario ed ha le seguenti dimensioni: lunghezza totale di m. 40,75 di cui m. 28,15 nella Navata, m. 8,20 nel presbiterio, m.4,40 nel coro. La larghezza è di m. 12 nella navata, di m. 18 nella croce, di m. 9 nel presbiterio e di m. 8 nel coro. L'altezza della navata è di m. 13,50 e quella della cupola di m. 19. Il progetto di costruzione fu stilato dall'architetto Luigi Voghera che ne assunse, dopo varie peripezie, anche la direzione dei lavori.
Struttura
Nell'interno si osserva un insieme organico caratterizzato dall'ampia volta a botte dell'unica navata nella grandiosa e solenne spazialità del transetto aperto ai lati nelle grandi tribune e sovrastato dalla calotta della cupola.
Elementi decorativi
Nella crociera vi sono da un lato l'Altare di S. Giuseppe e dall'altro quello della Beata Vergine del Rosario. Nella Navata vi sono 6 Cappelle che si fronteggiano in corrispondenza delle tre arcate e sono dedicate, dall'ingresso a destra la prima a S. Giovanni Bosco, la seconda a S. Gaetano da Tiene, la terza a S. Antonio di Padova; dall'ingresso a sinistra la prima fa da Battistero, la seconda è dedicata a S. Agnese, la terza al Crocifisso, a S. Francesco d'Assisi e ai parrocchiani caduti per la Patria.
Fondazioni
Presumibilmente sono caratterizzate da muratura continua.
Pavimenti e pavimentazioni
I pavimenti della navata e dell’abside sono in cotto. I pavimenti del presbiterio e delle cappelle laterali sono in ceramica e graniglia di marmo.
Coperture
Sono caratterizzate da doppio strato di coppi in cotto su assito e da piccola orditura lignea.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1975)
A seguito delle indicazioni conciliari, il Parroco di quel tempo don Palmiro Ghidetti ha portato un altare mobile al di fuori del presbiterio, collocandolo su una pedana lignea più alta ma in continuità con quella dell'ambone. L'altare è costituito da un basamento ligneo di quattro colonne unite con un tavolato.
ambone - aggiunta arredo (1975)
L'ambone è collocato alla destra dell'altare, fuori dal presbiterio su una pedana lignea più bassa rispetto a quella su cui è posto l'altare. La forma del basamento ricalca quella dell'altare ed è costituito in materiale ligneo gessato.
cattedra - aggiunta arredo (1975)
La cattedra è collocata in posizione di rilievo all'interno del presbiterio, centrale rispetto all'altare originario. Situata su un basamento ligneo, è costituita da una poltrona ottocentesca in legno gessato e dorato con schienale e seduta in velluto rosso.
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