chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Cremona Cremona chiesa parrocchiale Cristo Re Parrocchia di Cristo Re Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Struttura; Elementi decorativi altare - intervento strutturale (1996); ambone - intervento strutturale (1996); cattedra - aggiunta arredo (1996) XX - XX(sviluppo quartiere carattere generale); XX - XX(centro parrocchiale intorno); 1955 - 1955(creazione parrocchia carattere generale); 1958 - 1958(progettazione intero bene); 1958 - 1959(edificazione intero bene); 1959 - 1960(dedicazione cappella Madonna di Fatima); 1963 - 1963(progettazione mosaico abside)
Chiesa di Cristo Re
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Cristo Re <Cremona>
Autore (ruolo)
Ranzi, Aldo (progettazione)
Melioli, Fulvio (progettazione)
Ferraroni, Piero (realizzazione cappella Madonna di Fatima)
Busini, Mario (progetto mosaico absidale)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze cremonesi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XX (sviluppo quartiere carattere generale)
Dopo la seconda guerra mondiale si sviluppa il quartiere situato tra il centro storico e il fiume Po. Su viale Po erano già abitate alcune ville signorili, ma un po’ alla volta si continua a costruire: nel 1950 viene costruita la scuola Monteverdi e nel 1953 l’asilo Agazzi.
XX (centro parrocchiale intorno)
La Chiesa è in asse con via Adda, rivolta verso chi procede da viale Po, e si trova sull’area del centro parrocchiale delimitata da quattro vie, con oratorio, campi da gioco, palestra, ex-casa parrocchiale ora adibita ad uso pastorale; tutti spazi che sono stati edificati negli anni successivi.
1955 (creazione parrocchia carattere generale)
Nel 1955 viene giuridicamente eretta la parrocchia smembrandola dalla parrocchia di S. Pietro.
1958 (progettazione intero bene)
I progettisti – Architetti Aldo Ranzi e Fulvio Melioli – hanno ideato la nuova chiesa ad unica navata, preceduta da pronao.
Essa avrà una lunghezza di metri 34,70, una larghezza di metri 11 e un’altezza di metri 15,80; il presbiterio, invece, avrà un’altezza di metri 13,60. Si è voluto così tenere presente il carattere di funzionalità, che esige la presenza di tutti i fedeli raccolti nel sacro tempio in modo che gli stessi si sentano vicini all’altare e al sacerdote che celebra i sacri misteri.
1958 - 1959 (edificazione intero bene)
Il 14 settembre 1958 viene posta la prima pietra della Chiesa di Cristo Re. Si tratta di un cubo di marmo bianco di 135 Kg con un tubo di piombo, una pergamena e una moneta corrente. La Chiesa verrà consacrata il 2 giugno 1959 da monsignor Danio Bolognini, Vescovo di Cremona.
1959 - 1960 (dedicazione cappella Madonna di Fatima)
Il bollettino parrocchiale del 4 ottobre 1959 diede notizia della nuova cappella dedicata alla Madonna di Fatima, collocata sul lato sinistro guardando l’altare maggiore, opera pregevole dello scultore cremonese Piero Ferraroni che, “con singolare senso artistico e con animo squisitamente cristiano", ha saputo rendere armoniosa e attraente la policromia dei marmi. Anche la statua lignea è opera di Ferraroni.
La Cappella dedicata alla Madonna di Fatima è stata inaugurata il 24 aprile 1960 dal Vescovo che, prima della celebrazione eucaristica, ha incoronato la statua, ponendole sul capo una preziosa corona.
1963 (progettazione mosaico abside)
Sul bollettino parrocchiale di Cristo Re, edito in occasione del Natale 1963, il Parroco don Rinaldo Boni annunciava ai parrocchiani che l’abside della chiesa era stata decorata con artistici e preziosi mosaici, su progetto del pittore-scultore Mario Busini, raffiguranti la gloria di Cristo Re fra i simboli dei quattro evangelisti, angeli e santi (fra cui i Patroni di Cremona) e, in basso, l’intera umanità redenta. L’opera era stata realizzata nei laboratori della Scuola d’Arte Musiva di Milano.
Descrizione
La chiesa ha un ampio sagrato (una piazzetta che poi verrà dedicata al Vescovo Cazzani) della profondità di 26 metri e della larghezza di 52 metri. Il pavimento della chiesa è circa un metro al di sopra del piano stradale ed accessibili attraverso una scalinata e una rampa per i disabili. Al di sotto della chiesa si trovano ampi spazi utilizzati per le attività pastorali. La chiesa presenta un'unica navata con il presbiterio chiuso da un'abside semiesagonale. La facciata è caratterizzata da un portico con l'ingresso principale arretrato. Al termine della navata ci sono due cappelle laterali. Le pareti all’interno sono intonacate e tinteggiate senza motivi decorativi, si sono evidenziate con due colori diversi le parti strutturali rispetto ai muri di tamponamento, dando così un disegno all’ambiente.
Pianta
La chiesa è ad un’unica navata, senza campanile. È lunga 34,70 metri, larga 11 metri e alta 15,80 metri. Il presbiterio invece è alto 13,60 metri ed è chiuso con un’abside semiesagonale. In corrispondenza della facciata ci sono due corpi sporgenti, in origine erano la penitenzeria e il battistero: successivamente invece nello spazio di destra si è realizzato un ambiente adibito a sacrestia. La facciata è caratterizzata da un portico con l’ingresso principale arretrato. Al termine della navata ci sono due cappelle laterali adibite una ad altare del Santissimo Sacramento (in precedenza era la cappella della Madonna di Fatima) e l’altra a battistero.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento della navata è con tessere uniformi di marmo tipo Trani. Il pavimento ed i gradini del presbiterio sono stati realizzati con lastre di marmo Rosso di Verona e Botticino.
Coperture
La copertura è stata realizzata con capriate in
cemento armato pressovibrato prefabbricate a due falde e tavelloni in laterizio.
Struttura
La linea architettonica è estremamente semplice, con pilastri e travi in cemento armato e un alternarsi di vuoti e pieni, con un contrasto di colori. Nelle pareti esterne è evidente il contrasto tra la tessitura in cemento armato e il riempimento in mattoni di laterizio. La vela longitudinale all’intradosso del soffitto è stata realizzata in gesso con una struttura leggera in ferro e agganciata al soffitto da centinaia di pendini metallici.
Elementi decorativi
Il progetto originale prevedeva una decorazione nell’abside, lungo la navata (una via crucis a più mani) e nella specchiatura al centro della facciata. Di fatto si realizza solo il maestoso mosaico dell'abside nel 1963: opera di Mario Busini, uno dei maggiori artisti cremonesi del ‘900, e realizzato dalla Scuola d’Arte Musiva di Milano. Al centro un maestoso Cristo Re circondato dai quattro esseri viventi dell’Apocalisse, poi divenuti segno dei quattro evangelisti. Nei fianchi dell’abside si svolgono due successioni di tre angeli e dodici santi per lato. Sulla destra i patroni della diocesi (Sant'Omobono, Sant'Imerio e Sant’Antonio Maria Zaccaria) e sulla sinistra San Paolo, San Pietro e Sant'Andrea. Alla base vi è il popolo di Dio, una folla variegata di gente, di varia età e professioni. Sono riconoscibili diversi
personaggi: dall’imperatore Costantino al pontefice cremonese Gregorio XIV, da Pio XI all’arcivescovo Giovanni Cazzani, come anche tra i Santi si riconosce la devozione tipica degli anni ‘50 (S. Pio X, S. Maria Goretti) oltre ai patroni (S. Francesco, S. Caterina da Siena). Nel 2000 vengono realizzate le nuove vetrate artistiche.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1996)
Nella risistemazione del presbiterio si è tenuto l’altare originale della chiesa, e lo si è rivestito nel retro e nelle pareti laterali in marmo bronzetto. L’altare è sormontato da una lastra di marmo massiccia che è stata refilata.
La base dell’altare è leggermente rientrante, seguendo il disegno dell’altare: questo motivo della base lo si ritrova anche nell’ambone, nella sede e nel fonte battesimale.
ambone - intervento strutturale (1996)
È stato realizzato richiamando il motivo dell’altare. Si tratta di una sorta di pilastro sulla cui sommità è posto una specie di capitello sporgente su cui è posizionato il leggio. Sul fronte dell’ambone è inciso l’agnello dell’Apocalisse, ritto in piedi sul libro dei sette sigilli.
cattedra - aggiunta arredo (1996)
Realizzata in marmo bronzetto. Si tratta di un piccolo pilastro, con la base che richiama il motivo leggermente rientrante dell’altare e dell’ambone. Su tale piccolo pilastro è posta la seduta leggermente concava e con braccioli trapezioidali. Lo schienale è una grossa lastra di marmo che giunge fino a terra.