chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Moriondo Priocca Alba santuario vicariale Madonna delle Grazie Parrocchia di S. Stefano Facciata; Impianto strutturale nessuno 1665 - 1665(prima menzione intero bene); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene); 1859 - 1861(riedificazione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1940 - 1941(ampliamento e dignità intero bene); 1960 - 1970(sopraelevazione campanile); 2009 - 2009(decorazione interno)
Santuario della Madonna delle Grazie
Tipologia e qualificazione
santuario vicariale
Denominazione
Santuario della Madonna delle Grazie <Moriondo, Priocca>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
maestranze piemontesi (sopraelevazione campanile)
maestranze piemontesi (ampliamento e restauro)
Notizie Storiche
1665 (prima menzione intero bene)
La chiesa, in occasione di interventi di restauro sovvenzionati dalla comunità locale, è ricordata con la titolazione di Madonna di Vallerosso.
1817 (giurisdizione intero bene)
La chiesa, insieme agli altri edifici di culto di Priocca, è assegnata alla ricostituita diocesi di Alba, soppressa in età napoleonica.
1859 - 1861 (riedificazione intero bene)
La chiesa viene ricostruita a tre navate, con campanile, come riporta un'epigrafe collocata nel vano alla base di tale struttura.
1869 (descrizione intero bene)
La chiesa è menzionata nei registri dell'indagine sulle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.
1940 - 1941 (ampliamento e dignità intero bene)
La chiesa viene ampliata e ristrutturata a cura del muratore Giuseppe Roagna. Nell'occasione, su iniziativa del parroco locale, accolta dal vescovo albese, l'edificio è promosso al rango di santuario vicariale.
1960 - 1970 (sopraelevazione campanile)
La sommità del campanile viene rialzata.
2009 (decorazione interno)
Si procede al rifacimento integrale degli apparati decorativi interni.
Descrizione
La chiesa è mostra un impianto a croce greca, con navata unica coperta da volte a crociera costolonate di gusto neogotico, intersecata da un transetto e conclusa da un'abside poligonale. Il campanile, posto accanto alla facciata sulla destra, è sporgente rispetto al volume dell'edificio. Alle sue spalle, prima del transetto, vi è la sacrestia.
Esternamente l'edificio è in muratura di mattoni faccia a vista e le pareti sono concluse in alto da una serie di cornici discontinue.
Facciata
La facciata è in mattoni faccia a vista, con l'eccezione del rosone centrale, in litocemento dipinto di bianco.
Ha, nell'insieme, un'articolazione fortemente connotata in senso geometrico. La sezione inferiore del prospetto ha infatti forma quadrata, ed è delimitata da fasci di lesene angolari che sorreggono una pseudotrabeazione. Al centro si apre un portale inquadrato da lesene e da un architrave; ai lati vi sono due piccole finestre rettangolari.
La facciata è conclusa superiormente da un timpano con una doppia cornice, conclusa di lato, in entrambi i livelli da dati purari che le conferiscono un andamento spezzato.
Sul lato destro del prospetto si erge il piccolo campanile, leggermente arretrato e caratterizzato da una cella campanaria molto allungata, sormontata da una cuspide piramidale.
Impianto strutturale
L'edificio è in struttura muraturia portante, la quale sostiene il peso delle volte a crociera costolonate, interamente decorate con pitture di buona fattura da poco riprese, che coprono sia lo spazio della navata, sia i due bracci laterali del transetto.
L'abside poligonale è coperta da una volta a creste e vele, le cui lunette laterali sono occupate da finestre circolari.