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Priocca
Alba
chiesa
sussidiaria
San Rocco e Santa Elisabetta
Parrocchia di S. Stefano
Facciata; Campanile
nessuno
1632 - 1632(prima menzione intero bene); 1715 - 1715(riedificazione intero bene); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1980 - 2000(restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco e Santa Elisabetta
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco e Santa Elisabetta <Priocca>
Altre denominazioni Santi Rocco ed Elisabetta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (Riedificazione)
Notizie Storiche

1632  (prima menzione intero bene)

La chiesa è documentata per la prima volta in occasione di un legato testamentario.

1715  (riedificazione intero bene)

Si dà avvio alla ricostruzione della chiesa in seguito a un lascito di Gasparda Damiano, con l'obbligo di consentire l'uso alle suore umiliate.

1817  (giurisdizione intero bene)

La chiesa, insieme agli altri edifici di culto del luogo, è assegnata alla ricostituita diocesi di Alba, soppressa in età napoleonica.

1869  (descrizione intero bene)

La cappella è menzionata, e sommariamente descritta, in occasione dell'indagine sulle chiese non parrocchiali pertinenti alla diocesi di Alba.

1980 - 2000 (restauro intero bene)

La chiesa ha subito numerosi e reiterati interventi di restauro, che hanno interessato sia le strutture sia gli arredi mobili.
Descrizione

Cappella di piccole dimensioni, ha impianto ad aula rettangolare coperta da volte a vela conclusa da un presbiterio a terminazione piana. Vi è una piccola sacrestia addossata al fianco destro dell'edificio, mentre il campanile, a base quadrata e anch'esso aderente alla struttura, sorge in prossimità del muro di fondo, spostato rispetto al fianco sinistro, allineato al filo di fabbricazione della cortina di case che segue la chiesa. La facciata è caratterizzata da un disegno semplice, con due lesene angolari che sorreggono le strutture del timpano; l'interno è pressoché privo di decorazioni, con l'eccezione della lunetta frontale al di sotto della volta a vela del prebiterio.
Facciata
Completamente intonacata, è caratterizzata dalla preenza, in corrispondenza degli spigoli, di due lesene corinzie che reggono una trabeazione e il timpano. Al centro della facciata è presente il portale d'accesso, rialzato di qualche gradino, affiancato da due nicchie contenenti le statue di s. Rocco e s. Elisabetta e sormontato da una finestra ovale.
Campanile
Il campanile ha caratteri simili a quelli della facciata. La trabeazione sommitale, che funge da cornicione ed è sorretta da quattro lesene angolari che definiscono il volume della cella campanaria, è molto pronunciata. La canna è conclusa da una cuspide conica con copertura in rame.
Adeguamento liturgico

nessuno
L'originaria mensa dell'altare è tuttora utilizzata in occasione delle celebrazioni liturgiche.
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