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Priocca
Alba
chiesa
sussidiaria
San Vittore
Parrocchia di S. Stefano
Facciata; Abside; Elementi decorativi
nessuno
1041 - 1041(prima menzione intero bene); 1181 - 1181(menzione intero bene); 1345 - 1345(descrizione intero bene); metà XIV - XV(decorazione presbiterio); 1585 - 1585(descrizione intero bene); 1797 - 1797(descrizione intero bene); 1811 - 1811(citazione intero bene); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); fine XIX - XX(riplasmazione intero bene )
Chiesa di San Vittore
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Vittore <Priocca>
Altre denominazioni San Vittore Martire
Ambito culturale (ruolo)
romanico (edificazione )
maestranze piemontesi (riplasmazione )
Notizie Storiche

1041  (prima menzione intero bene)

L'imperatore conferma l'edificio, ricordato con il titolo di pieve, e i locali abitativi adiacenti alla chiesa di Asti.

1181  (menzione intero bene)

La chiesa è citata in una permuta tra il vescovo di Asti e i canonici della cattedrale della medesima città.

1345  (descrizione intero bene)

Nel cattedratico della chiesa di Asti l'edificio compare ancora con titolo di pieve. Si ricorda che ha un reddito di 40 lire di astesi, e ha giurisdizione sulle chiese di Lavezzole, Govone e Magliano.

metà XIV - XV (decorazione presbiterio)

L'interno dell'edificio viene interessato da una campagna decorativa, della quale, in una delle absidi laterali, si conserva l'affresco della Madonna con il Bambino tra i ss. Vittore e Caterina.

1585  (descrizione intero bene)

In occasione della visita apostolica del vescovo Peruzzi la chiesa è descritta in pessime condizioni e priva di tetto; all'epoca è unita al monastero astigiano di S. Anastasio.

1797  (descrizione intero bene)

La chiesa è menzionata nuovamente tra le proprietà del monastero di S. Anastasio, insieme ad altri edifici rustici.

1811  (citazione intero bene)

La chiesa è menzionata in un inventario.

1817  (giurisdizione intero bene)

La chiesa, insieme agli altri edifici di culto di Priocca, è assegnata alla ricostituita diocesi di Alba, soppressa in età napoleonica.

1869  (descrizione intero bene)

L'edificio è sommariamente descritto in occasione dell'indagine sulle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.

fine XIX - XX (riplasmazione intero bene )

Si procede con una parziale riplasmazione dell'edificio che interessa in particolare le navate, demolite e successivamente ricostruite rialzando considerevolmente la quota del pavimento; il livello del terreno circostante viene contestualmente abbassato.
Descrizione

Ciò che resta dell'antica pieve consiste in due absidi, caratterizzate da lesene con capitelli lapidei a sorreggere una cornice ad archetti pensili e da una muratura a corsi di laterizi e blocchi di arenaria in cui si aprono finestre con profonda strombatura. Tutti gli indizi materiali suggeriscono di collocare la fase tardoromanica che si può ancora intuire nella seconda metà del sec. XII. La navata centrale è stata nel tempo parzialmente abbattuta, al pari di quello che parrebbe essere un transetto absidato, il che ha determinato la necessità di realizzare una nuova facciata, risolta in modo assai semplice con una semplice struttura a capanna priva di decorazioni. Negli stessi anni, inoltre, si è provveduto a un innalzamento della quota del pavimento interno, creando così un acceso rialzato, oggi preceduto da una ripida scalinata.
Facciata
Appare completamente intonacata con malta cementizia. Si compone di due parti: la prima corrisponde a quanto resta della navata centrale, la seconda, sulla sinistra, è pertinente ai resti della navata laterale. Il corpo principale presenta un andamento a capanna, con timpano sommitale, e vi si apre l'unico accesso, costituito da una porta rialzata rispetto al piano di campagna, cui si accede tramite una scalinata. Sopra e ai lati dell'ingresso sono tre piccole finestre rettangolari.
Abside
La struttura esterna dell'abside della navata maggiore, in muratura listata di mattoni e blocchi in pietra, presenta lesene con capitelli lapidei che sorreggono una cornice ad archetti e aperture strombate. All'interno, la semicalotta e i muri sono decorati da affreschi risalenti ai secc. XVII e XVIII, gravemente deteriorati dalle infiltrazioni d'acqua piovana. L'abside del braccio laterale sinistro del transetto mostra, all'esterno, lo stesso impianto architettonico di quella maggiore; internamente è invece decorato da un affresco della seconda metà del sec. XIV raffigurante una Madonna con il bambino tra i ss. Vittore e Caterina d'Alessandria.
Elementi decorativi
Oltre agli affreschi, all'interno della chiesa si conserva, in corrispondenza dell'imposta dell'arco che divide ciò che resta del transetto da quella maggiore, un capitello lapideo con decorazioni a motivi vegetali, databile anch'esso alla seconda metà del sec. XII.
Adeguamento liturgico

nessuno
Si conserva, ed è ancora abitualmente utilizzato per l'officio liturgico, l'originario altare in muratura addossato all'abside.
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