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Scarrone
Gorzegno
Alba
chiesa
sussidiaria
Maria Consolatrice
Parrocchia di S. Siro
Impianto strutturale
nessuno
1644 - 1644(edificazione intero bene); 1730 - 1730(descrizione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); XX - metà XX(realizzazione pavimentazione); 2008 - 2008(manutenzione intero bene)
Chiesa di Maria Consolatrice
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Maria Consolatrice <Scarrone, Gorzegno>
Altre denominazioni Beata Maria Vergine del Carmelo
Consolata
Santa Maria del Carmine
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (edificazione)
Notizie Storiche

1644  (edificazione intero bene)

Il vescovo Paolo Brizio, in visita pastorale, dà notizia di aver provveduto a benedire la chiesa di S. Maria del carmine, appena "erecta et fabricata". Essendo l'unico edificio con dedicazione mariana e non essendo più menzionato dopo la comparsa documentaria della titolazione a Maria Consolatrice, sorge il sospetto che possa trattarsi della medesima chiesa.

1730  (descrizione intero bene)

La chiesa è sommariamente descritta in occasione della visita pastorale del vescovo albese monsignor Vasco.

1869  (descrizione intero bene)

L'edificio è menzionato e sommariamente descritto nel registro delle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.

XX - metà XX (realizzazione pavimentazione)

Nel corso della prima metà del Novecento viene rifatta la pavimentazione, utilizzando quadrotte cementizie.

2008  (manutenzione intero bene)

La chiesa è stato oggetto di interventi di ripristino degli intonaci e di ritinteggiatura.
Descrizione

Ad aula, coperta da volta a botte, unghiata in corrispondenza del presbiterio, la chiesa ha facciata semplice, intonacata di recente, con piccolo campanile a vela. Si tratta di un prospetto a capanna, in cui si apre l'unico portale di accesso, architravato con un elemento ligneo, sovrastato da un oculo di recente fattura.
Impianto strutturale
L'articolazione dello schema strutturale dell'edificio, ben percepibile internamente, non traspare all'esterno, caratterizzato da murature in pietra a vista o intonacate perfettamente lisce. L'aula è invece coperta da una volta a botte, segnata da profonde lunette in corrispondenza dell'area presbiteriale, che non mostra alcun elemento architettonico a separarla idealmente dallo spazio destinato ai fedeli oltre a un leggero sottarco ricadente su due lesene laterali. Interessante la soluzione di segnalare il piano d'imposta della volta prolungando, a mo' di trabeazione, la fascia che costituisce il capitello delle lesene.
Adeguamento liturgico

nessuno
L'edificio mostra ancora l'altare preconciliare addossato alla parete di fondo del presbiterio.
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