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Vezza d'Alba
Alba
chiesa
sussidiaria
San Rocco
Parrocchia di S. Martino
Elementi decorativi; Coperture
nessuno
XVI - XVII(edificazione intero bene); XVII - 1671(riplasmazione intero bene); 1671 - 1672(riedificazione intero bene); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene); 1950 - 1960(demolizione portico); 1999 - 2000(restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <Vezza d'Alba>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
maestranze piemontesi (demolizione portico)
Notizie Storiche

XVI - XVII (edificazione intero bene)

La chiesa viene ricostruita negli airali di levante. Il sito occupato da un primitivo edificio di culto dedicato al santo sorgeva presso la porta della villa.

XVII - 1671 (riplasmazione intero bene)

La cappella viene ampliata obliterando e recuperando come spazio liturgico un primitivo portico.

1671 - 1672 (riedificazione intero bene)

La cappella viene riedificata più corta, ma con portico davanti, sotto la direzione del mastro muratore Francesco Finale.

1817  (giurisdizione intero bene)

Con la Restaurazione e la ricostituzione delle diocesi soppresse in età napoleonica, la chiesa, insieme alle altre del luogo, è assegnata alla giurisdizione del vescovo di Alba.

1950 - 1960 (demolizione portico)

Si demolisce il portico di facciata per ampliare il sedime stradale.

1999 - 2000 (restauro intero bene)

La cappella viene sottoposta a un intervento di risanamento, che ha interessato sia l'interno sia l'esterno.
Descrizione

Chiesa dalle ridotte dimensioni, ad aula con impianto rettangolare terminante con un'abside sporgente, è dotata di un campanile a vela in laterizio presso il fianco destro. Essa ha due ingressi, uno in facciata e l'altro sul fianco sinistro, dove è presente anche una finestra con arco ogivale, frutto in un intervento novecentesco, forse concomitante con la demolizione del portico. La facciata, dal semplice disegno, è stata da poco restaurata, al pari di tutto l'edificio.
Elementi decorativi
All'esterno la chiesa non presenta elementi decorativi degni di nota, essendo la facciata semplicemente delimitata da due paraste semplificate che sorreggono un timpano. L'interno risulta invece riccamente decorato, ma le pitture sono molto rovinate a causa della infiltrazioni dal tetto.
Coperture
La chiesa è coperta da un tetto in struttura lignea con manto in coppi che protegge una volta a vela che simula una cupola a sesto ribassato su pennacchi sull'aula, una volta a botte sul presbiterio e la calotta absidale.
Adeguamento liturgico

nessuno
La pavimentazione dell'area presbiteriale è stata rifatta in occasione della campagna di restauro del 2000. Non è però stata aggiornata la disposizione degli arredi liturgici.
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