chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Verduno
Alba
chiesa
sussidiaria
Beato Sebastiano Valfré
Parrocchia di S. Michele
Preesistenze; Altare maggiore; Facciata
nessuno
1869 - 1869(dignità preesistenza ); 1888 - 1888(edificazione intero bene ); 1891 - 1891(interruzione lavori intero bene ); 1923 - 1935(edificazione intero bene ); 1940 - 1940(consacrazione intero bene ); 1956 - 1956(decorazione interni ); 1964 - 1976(restauro intero bene ); 1984 - 1984(decorazione intero bene ); 1994 - 1995(restauri intero bene )
Santuario del Beato Sebastiano Valfré
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Santuario del Beato Sebastiano Valfré <Verduno>
Altre denominazioni Santuario del Beato Valfrè
Autore (ruolo)
Schellino, Giovanni Battista (progetto di edificazione)
Ceradini, Mario (progetto di edificazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (edificazione )
Notizie Storiche

1869  (dignità preesistenza )

La casa natale del beato Sebastiano Valfré diviene luogo di culto ed è consacrata dall'allora vescovo di Alba, monsignor Galletti. Lo stesso anno l'edificio è citato nell'indagine su tutte le chiese non parrocchiali della diocesi di Alba; di patronato della Compagnia del Beato Sebastiano Valfré, non ha cappellano.

1888  (edificazione intero bene )

Prende avvio l'edificazione della chiesa, che ingloba la stanza natale del beato, su progetto dell'architetto Schellino.

1891  (interruzione lavori intero bene )

I lavori di edificazione subiscono un'interruzione.

1923 - 1935 (edificazione intero bene )

Si riprendono i lavori di edificazione lasciati interrotti alla fine del secolo precedente; il progetto è affidato all'architetto Ceradini.

1940  (consacrazione intero bene )

L'edificio viene consacrato.

1956  (decorazione interni )

Viene realizzata e collocata la pala dedicata al beato.

1964 - 1976 (restauro intero bene )

L'edificio è interessato da una campagna complessiva di lavori di restauro.

1984  (decorazione intero bene )

Il pittore Ottavio Mazzonis dipinge la pala d'altare che raffigura beato Valfré.

1994 - 1995 (restauri intero bene )

L'edificio è coinvolto in lavori di manutenzione e ripristino che interessano l'intera struttura, comprese le coperture.
Descrizione

Si tratta di un edificio di gusto eclettico, con contaminazioni di derivazione romanico-bizantine evidenti in particolare nello sviluppo volumetrico, che prevede un corpo centrale a pianta quadrata al quale sono addossati corpi secondari a capanna, e nelle trifore che dominano i prospetti. Anche la decorazione dell'esterno asseconda il gusto romanico-bizantino suggerito dall'impianto strutturale, tramite un rivestimento in mattoni a vista che alterna fasce ocra a porzioni, dominanti, in cotto. I prospetti sono mossi da decorazioni aggettanti, anch'esse in cotto, le quali disegnano specchiature che seguono il profilo dei corpi secondari o delimitano specchiature racchiuse superiormente da decorazioni a denti di sega. L'interno, interamente intonacato, è a pianta centrale orientata; ad aula, presenta un presbiterio con parete di fondo piana. La struttura quadrangolare che costituisce il fulcro strutturale intorno a cui è costruito l'edificio e che si eleva rispetto ai corpi laterali è definita e sostenuta da arcate intrecciate, che scaricano il peso sulle pareti laterali.
Preesistenze
La struttura ingloba, in quello che attualmente corrisponde al piano terreno, la camera dove Sebastiano Valfré nacque nel 1629; il locale è anticipato da un prospetto in marmo in cui si apre una porta sormontata dall'iscrizione che celebra la nascita del beato.
Altare maggiore
L'altere è posto al di sopra della struttura marmorea che incorpora la stanza natale del beato e che occupa gran parte della parete di fondo. Raggiungibili tramite scalinate che si sviluppano lungo le pareti laterali, sono sormontati da una tela che raffigura la gloria del beato.
Facciata
La facciata riprende il gusto eclettico del complesso; decorata da specchiature sottosquadro che seguono l'andamento del prospetto, è dominata da un portale strombato che ospita, nella lunetta sovraporta, un dipinto che raffigura il piccolo Sebastiano Valfré introdotto dalla madre alla devozione mariana.
Adeguamento liturgico

nessuno
Le funzioni liturgiche vengono tuttora celebrate sull'altare marmoreo costruito contestualmente all'edificio.
Contatta la diocesi