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Novello
Alba
oratorio
confraternale
San Giovanni Battista
Parrocchia di S. Michele
Campanile; Coperture; Facciata
mensa - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
1574 - 1574(prima menzione intero bene); 1643 - 1643(descrizione intero bene); 1750 - 1759(riedificazione intero bene); 1773 - 1773(descrizione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 2002 - 2002(restauro intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione oratorio confraternale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Novello>
Altre denominazioni Confraternita di San Giovanni
Autore (ruolo)
Fontana, Giacomo (progetto di riedificazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
Notizie Storiche

1574  (prima menzione intero bene)

L'oratorio dei disciplinati sotto il titolo di S. Giovanni è documentato per la prima volta in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Vincenzo Marino.

1643  (descrizione intero bene)

La chiesa è sommariamente descritta in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Paolo Brizio.

1750 - 1759 (riedificazione intero bene)

La chiesa è ricostruita su progetto attribuito all'architetto Giacomo Fontana.

1773  (descrizione intero bene)

La chiesa è sommariamente descritta in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Vagnone.

1869  (descrizione intero bene)

L'edificio è attestato e sommariamente descritto in occasione dell'indagine sulle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.

2002  (restauro intero bene)

La chiesa è restaurata integralmento su progetto dell'architetto G. Bruno.
Descrizione

Costruzione settecentesca di gusto barocco, riedificata nel sito dove già in precedenza esisteva un oratorio dei disciplinati, presenta un'articolata facciata in mattoni a vista, caratterizzata da linee sinuose nelle aperture, nelle decorazioni plastice e nel frontone sommitale. Lesene (sei nel primo ordine, quattro nel secondo, limitato al solo corpo dell'aula retrostante) scandiscono verticalmente il prospetto sorreggendo due trabeazioni e culminando in un timpano mistilineo sovrastato da una croce in ferro. Un campanile, anch'esso in mattoni a vista, emerge in secondo piano, affiancato al lato destro. L'interno è organizzato ad aula, coperta da una volta a vela che simula una cupola su pennacchi, affiancata da due cappelle laterali, anch'esse coperte da volte a vela, che ospitano altari sussidiari. L'abside, coperta da un semicatino lunettato e costolonato, è preceduta da un presbiterio voltato a vela. Le volte sono finemente decorate, al pari delle pareti, scandite da lesene corinzie reggenti una trabeazione continua che segna il piano d'imposta delle coperture.
Campanile
In mattoni a visa, si erge lungo il fianco destro dell'edificio, all'altezza del presbiterio, e culmina in una guglia a pianta quadrangolare sormontata da una croce.
Coperture
Lo spazio centrale dell'aula e le due cappelle laterali sono coperte da volte a vela finemente decorate. Il presbiterio, anch'esso voltato a vela, è concluso da l'abside coperta da un semicatino lunettato e costolonato. Le strutture di copertura sono protette da un tetto ligneo, con manto in coppi.
Facciata
La facciata è in mattoni a vista e si sviluppa su due livelli, entrambi conclusi da una trabeazione ad andamento spezzato. Quello inferiore è ritmato da sei lesene e ha larghezza pari allo spazio internamente occupato dall'aula e dalle cappelle laterali; quello superiore, limitato alle quattro lesene centrali e corrispondente, dunque, alla sola larghezza dell'aula, è sormontato da un timpano mistilineo e collegato al livello sottostante tramite volute.
Adeguamento liturgico

mensa - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
Gli interventi che hanno interessato l'area presbiteriale hanno comportato la demolizione dell'originaria macchina d'altare, sostituita da una mensa mobile in legno, che viene collocata nel presbiterio quando la chiesa viene officiata.
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