chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Neviglie Alba chiesa parrocchiale San Giorgio Parrocchia di S. Giorgio Impianto strutturale; Facciata mensa e leggio - aggiunta arredo (1970) 1573 - 1573(dignità preesistenze); 1577 - 1585(edificazione intero bene); 1585 - 1585(dignità intero bene); 1594 - 1594(descrizione intero bene); 1642 - 1642(descrizione intero bene); 1698 - 1698(descrizione intero bene); 1730 - 1730(descrizione intero bene); 1773 - 1773(descrizione intero bene); 1812 - 1812(restauro altari); 1852 - 1852(realizzazione organo); 1899 - 1899(restauro interni); 1955 - 1963(restauro interni); 1963 - 1963(restauro intero bene); 1993 - 1993(restauro interni)
Chiesa di San Giorgio
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giorgio <Neviglie>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (edificazione)
maestranze piemontesi (riplasmazione interni)
Notizie Storiche
1573 (dignità preesistenze)
Il vescovo di Alba Vincenzo Marino, in visita pastorale, ordina che la parrocchiale del luogo, dedicata a S. Michele ed esterna al concentrico, sia distrutta e riedificata all'interno del borgo.
1577 - 1585 (edificazione intero bene)
L'antica chiesa di S. Michele viene abbattuta e la comunità inizia a costruire una nuova parrocchiale.
1585 (dignità intero bene)
Le funzioni parrocchiali vengono trasferite nella nuova chiesa.
1594 (descrizione intero bene)
Gli atti della visita pastorale del vescovo di Alba Alberto Capriano descrivono sommariamente la nuova chiesa, che risulta dotata di tre altari oltre al maggiore.
1642 (descrizione intero bene)
La chiesa è sommariamente descritta in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Brizio.
1698 (descrizione intero bene)
La chiesa è sommariamente descritta in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Giuseppe Roero.
1730 (descrizione intero bene)
La chiesa è sommariamente descritta in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Vasco. Nel dettaglio, sono attestati tre altari, oltre al maggiore.
1773 (descrizione intero bene)
La chiesa è sommariamente descritta in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Vagnone.
1812 (restauro altari)
Sono effettuati lavori di restauro all'altare sussidiaro dedicato al Rosario, di patronato della famiglia dei marchesi di Busca.
1852 (realizzazione organo)
Si procede alla realizzazione del nuovo organo, realizzato dall'artigiano Carlo Vittino di Centallo.
1899 (restauro interni)
Venceslao Bigoni effettua il restauro della tavola di Macrino d'Alba del 1508, raffigurante lo sposalizio di s. Caterina da Siena e santi.
1955 - 1963 (restauro interni)
Restauro della cappella laterale che ospita la tavola del Macrino.
1963 (restauro intero bene)
Realizzazione del progetto (non effettuato) per il restauro della chiesa da parte dell'arch. Oreste Dellapiana.
1993 (restauro interni)
Nuovo restauro della tavola di Macrino d'Alba.
Descrizione
Edificio con impianto a croce latina, caratterizzato dalla presenza di un transetto commisso e di un presbiterio a terminazione piana. L'aula principale, dal marcato sviluppo longitudinale, è ritmata da lesene in forte aggetto, reggenti archi trasversali che scandiscono l'andamento delle coperture, a volta a botte unghiata.
La facciata, conclusa da un timpano poggiato su una trabeazione retta da quattro lesene di ordine gigante, è affiancata da due portici che corrispondono, volumetricamente, alle cappelle laterali che si aprono sull'aula. Sul lato sinistro, al di sopra della cappella che ospita il fonte battesimale, si erge un tiburio ottagonale.
Impianto strutturale
L'edificio ha struttura portante in muratura di mattoni, irrobustita internamente da una serie di lesene che ritmano le pareti laterali segnando l'innesto di una serie di cappelle laterali, aperte verso l'aula da archi a tutto sesto, la cui presenza genera geometricamente il sistema di unghie innestate sulla volta a botte che copre lo spazio destinato ai fedeli. Il presbiterio ha forma rettangolare, coperta da una volta a vela, ed è affiancato dai due bracci di un transetto commisso che ospitano il coro.
Facciata
Di disegno semplice, è costituita da un corpo centrale corrispondente all'aula, affiancato da due portici. Il primo è scandito da quattro lesene che sostengono una trabeazione ad andamento spezzato su cui poggia il timpano. Esse partiscono la superficie muraria della facciata in tre specchiature; quella centrale ospita il portale principale, inquadrato da lesene semplificate e sormontato da un timpano centinato. Al di sopra si apre una finestra polilobata.
Adeguamento liturgico
mensa e leggio - aggiunta arredo (1970)
Di fronte alla macchina d'altare originaria, ancora conservata, sono stati aggiunti una mensa e un ambone lignei.