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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Montà
Alba
chiesa
sussidiaria
Santi Giacomo Minore e Filippo
Parrocchia di S. Antonio Abate
Annessi; Facciata; Campanile
mensa - intervento strutturale (anni '70 del sec. XX)
metà XII - XIII(edificazione intero bene ); 1345 - 1345(prima menzione intero bene ); 1440 - 1440(citazione intero bene ); XVII - 1644(edificazione cappella S. Sepolcro); 1644 - 1644(prima menzione cappella S. Sepolcro); 1651 - 1668(riplasmazione intero bene ); 1668 - 1668(consacrazione intero bene ); 1703 - 1703(descrizione intero bene ); 1725 - 1725(descrizione intero bene ); 1742 - 1742(descrizione intero bene ); 1743 - 1743(descrizione intero bene ); 1761 - 1761(descrizione intero bene ); 1771 - 1775(riplasmazione e ampliamento intero bene ); 1774 - 1775(realizzazione Via Crucis); 1790 - 1796(manutenzione intero bene ); 1796 - 1803(manutenzione Via Crucis); 1810 - 1810(ampliamento intero bene ); 1816 - 1816(edificazione campanile ); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene ); 1829 - 1829(descrizione intero bene ); 1837 - 1837(descrizione intero bene ); 1838 - 1838(decorazione intero bene ); 1841 - 1844(manutenzione intero bene ); 1868 - 1868(riedificazione abside ); 1880 - 1880(descrizione intero bene ); 1885 - 1906(riplasmazione Via Crucis); XX - 1910(finestra facciata); 1981 - 1985(restauro intero bene ); 2001 - 2001(restauro cappella S. Sepolcro); 2002 - 2003(restauro intero bene )
Santuario dei Santi Giacomo Minore e Filippo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Santuario dei Santi Giacomo Minore e Filippo <Montà>
Altre denominazioni San Giacomo
Santi Giacomo il Minore e Filippo Apostoli
Santi Giacomo Minore e Filippo Apostolo
Chiesa di San Giacomo
Ambito culturale (ruolo)
romanico (edificazione)
barocco (edificazione S. Sepolcro)
tardobarocco (riplasmazione)
maestranze piemontesi (edificazione campanile)
maestranze piemontesi (decorazione interni)
maestranze piemontesi (riedificazione abside)
maestranze piemontesi (riplasmazione Via Crucis)
Notizie Storiche

metà XII - XIII (edificazione intero bene )

Lacerti murari inglobati nei prospetti inducono a collocare cronologicamente l'edificazione del nucleo originario del santuario alla prima metà del XIII secolo.

1345  (prima menzione intero bene )

Nel registro delle chiese della diocesi di Asti è citata una "ecclesia de Deseya", che si reputa con buona certezza coincidere con l'edificio alle origini di quello attuale.

1440  (citazione intero bene )

L'edificio è citato negli Statuti di Montà.

XVII - 1644 (edificazione cappella S. Sepolcro)

E' costruita la cappella del S. Sepolcro in forme ottagonali.

1644  (prima menzione cappella S. Sepolcro)

La cappella è citata in alcuni documenti legati a Montà.

1651 - 1668 (riplasmazione intero bene )

L'intero bene è oggetto di una campagna di rifacimento e ristrutturazione, ricordata da una lapide, perduta, datata 1651 e anticamente documentata all'interno della chiesa.

1668  (consacrazione intero bene )

Si documenta la consacrazione dell'edificio, avvenuta verosimilmente al termine dei lavori di rifacimento e restauro che la avevano da poco interessata.

1703  (descrizione intero bene )

L'edificio è descritto nell'inventario dei beni mobili e immobili delle chiese di Montà, e viene fatto un accurato resoconto dell'arredo qui conservato.

1725  (descrizione intero bene )

Il catasto attesta che la chiesa e tutti i suoi terreni erano proprietà della parrocchiale.

1742  (descrizione intero bene )

La chiesa è descritta nella relazione sullo stato dei beni e degli edifici ecclesiastici della diocesi di Asti come un edificio a cinque campate, parete di fondo absidata e un unico altare.

1743  (descrizione intero bene )

La chiesa è oggetto di visita pastorale da parte di monsignor Felissano.

1761  (descrizione intero bene )

L'edificio è fra quelli oggetto della visita pastorale di monsignor Sanmartino.

1771 - 1775 (riplasmazione e ampliamento intero bene )

Si procede all'ampliamento dell'edificio, a cui vengono annessi una sacrestia e locali abitativi al piano superiore, e al rifacimento dell'altare, per il quale sono documentati i pagamenti.

1774 - 1775 (realizzazione Via Crucis)

Nei terreni limitrofi vengono realizzati i piloni della Via Crucis.

1790 - 1796 (manutenzione intero bene )

Vengono effettuati lavori di manutenzione all'intero edificio.

1796 - 1803 (manutenzione Via Crucis)

Vengono effettuati lavori di manutenzione alle stazioni della Via Crucis.

1810  (ampliamento intero bene )

Viene realizzato e messo in opera l'apparato plastico in stucco policromo che orna la cappella del S. Sepolcro. Si assiste contestualmente all'edificazione di un nuovo portico di comunicazione con la chiesa.

1816  (edificazione campanile )

Viene realizzato il campanile.

1817  (giurisdizione intero bene )

Con la restaurazione e la ricostituzione delle diocesi soppresse, l'edificio passa sotto la rinata diocesi di Alba, insieme a tutte le chiese di Montà.

1829  (descrizione intero bene )

La chiesa è descritta nella visita pastorale di monsignor Nicola.

1837  (descrizione intero bene )

L'edificio è accuratamente descritto nella relazione parrocchiale fatta dall'arciprete Capra, che dà conto di una ottimale manutenzione della chiesa e del buono stato degli arredi liturgici.

1838  (decorazione intero bene )

L'edificio è interessato, sia internamente sia esternamente, da una campagna di decorazione pittorica delle superfici.

1841 - 1844 (manutenzione intero bene )

Si registrano alcuni lavori di manutenzione ordinaria all'edificio e a infissi e serramenti.

1868  (riedificazione abside )

L'antica abside medievale viene abbattuta e ricostruita, ampliandola.

1880  (descrizione intero bene )

Alcuni documenti attestano una cattiva conservazione del complesso, soprattutto per quanto riguarda i piloni della Via Crucis.

1885 - 1906 (riplasmazione Via Crucis)

Si procede a una campagna di lavori di ristrutturazione e ampliamento che coinvolge le edicole della Via Crucis.

XX - 1910 (finestra facciata)

Viene aperta la finestra a sesto acuto in facciata.

1981 - 1985 (restauro intero bene )

L'intero edificio è interessato, insieme alla cappella del S. Sepolcro, da un'accurata campagna di consolidamento, restauro e pulitura.

2001  (restauro cappella S. Sepolcro)

L'arredo interno della cappella è oggetto di un attento restauro.

2002 - 2003 (restauro intero bene )

L'intero edificio è interessato da una campagna di lavori di restauro che coinvolge sia gli interni sia gli esterni.
Descrizione

Si tratta di un edificio ad aula, coperto da volta a botte a sesto ribassato suddiviso in campate da sottarchi che proseguono nelle sottostanti lesene con capitello trabeato. Un arco a tutto sesto separa l'aula dall'area presbiteriale, a fondo piatto e coperta da volta a vela. L'esterno, in mattoni a vista, è piuttosto sobrio, e reca i segni delle riplasmazioni che lo hanno coinvolto nel corso dei secoli.
Annessi
Nel territorio circostante la chiesa sorgono quindici edicole corrispondenti alle altrettante stazioni della Via Crucis, a pianta ottagonale ed esternamente intonacate. La prima e l'ultima, maggiormente elaborate dal punto di vista architettonico e decorative, sono la Grotta dell'Agonia e la cappella del S. Sepolcro.
Facciata
La facciata, romanica, in muratura di mattoni con inserti lapidei, presenta un portale timpanato lievemente aggettante, affiancato da due finestre a oculo e sormontato da un'apertura ad arco a sesto acuto. Il prospetto è racchiuso da due contrafforti angolari, anch'essi in cotto.
Campanile
Il campanile, a canna quadrata, è in cotto, suddiviso da una cornice modanata in due registri. Quello superiore è aperto da finestre a tutto sesto in corrispondenza della cella campanaria.
Adeguamento liturgico

mensa - intervento strutturale (anni '70 del sec. XX)
L'adeguamento ha previsto la collocazione di un altare in muratura nell'area presbiteriale.
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