chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Somano Alba chiesa sussidiaria Madonna della Neve Parrocchia di S. Donato Campanile; Portico mensa e leggio - aggiunta arredo (1999) 1594 - 1594(menzione intero bene); 1643 - 1643(descrizione intero bene); metà XVII - XVIII(edificazione intero bene); 1730 - 1730(descrizione intero bene); 1773 - 1773(descrizione intero bene); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1929 - 1929(restauro interni); 1999 - 1999(restauro intero bene); 2003 - 2003(restauro intero bene )
Chiesa della Madonna della Neve
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Madonna della Neve <Somano>
Altre denominazioni
Cappella della Madonna della neve
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (edificazione)
Notizie Storiche
1594 (menzione intero bene)
L'edificio è menzionato per la prima volta, in occasione della visita pastorale di monsignor Capriani.
1643 (descrizione intero bene)
La chiesa è fra gli edifici descritti da monsignor Brizio nel resoconto della sua visita pastorale nella diocesi.
metà XVII - XVIII (edificazione intero bene)
Il complessivo assetto compositivo e, in particolare, la complessa macchina d'altare - che trova pochi ma circostanziati riferimenti nell'area della media e alta Langa - suggeriscono di datare l'attuale edificio ai decenni finali del sec. XVII.
1730 (descrizione intero bene)
L'edificio è citato nella visita pastorale di monsignor Vasco.
1773 (descrizione intero bene)
L'edificio è oggetto di visita pastorale da parte di monsignor Vagnone.
1817 (giurisdizione intero bene)
La chiesa, insieme alle altre chiese del luogo, passa sotto il controllo della diocesi di Alba, ricostituita con la restaurazione.
1869 (descrizione intero bene)
L'edificio è descritto nell'indagine sulle chiese non parrocchiali della diocesi; in quegli anni alla sua manutenzione provvedevano coloro che vivevano nei dintorni.
1929 (restauro interni)
Nel corso di una campagna di lavori di manutenzione e restauro si è integralmente rifatta la pavimentazione e l'intonacatura dell'interno; contestualmente sono stati provvisti nuovi banchi, e scuri e serramenti alle finestre.
1999 (restauro intero bene)
L'edificio è stato interessato da restauri.
2003 (restauro intero bene )
Sono stati effettuati lavori di restauro alla muratura e ai pannelli della Via Crucis collocati all'interno dell'edificio.
Descrizione
L'edificio, posto su un rilievo del terreno, è raggiungibile tramite una scalinata; sormontato da un tetto a capanna, ha prospetti laterali in muratura a vista. La facciata, interamente intonacata, è suddivisa in due livelli; in quello inferiore, preceduto da un portico, è presente l'unica porta di ingresso, incorniciata da un semplice portale lineare affiancato da due finestre quadrangolari con inferriata. Nel livello superiore una finestra ad arco a tutto sesto, posta in asse con la porta sottostante, si apre in una specchiatura lievemente sottosquadro; ai lati sono simmetricamente collocate due nicchie, vuote.
L'interno, intonacato, è ad aula, con volta a botte lunettata. L'abside è nascosta da un'elaborata macchina d'altare, in stucco e finti marmi, nella quale tre cornici racchiudono altrettanti dipinti, raffiguranti la Vergine con il Bambino e santi. In essa si aprono due porte, che consentono l'accesso al coro. Lesene lievemente aggettanti suddividono l'aula in due campate, e sorreggono una trabeazione bicroma che percorre l'intero edificio. Le pareti sono decorate da stucchi e da riquadri a trompe l'oeil che raffigurano le stazioni della Via Crucis.
Campanile
A canna quadrata e con copertura in coppi, è addossato al fianco destro dell'edificio, in corrispondenza dell'area absidale. Al di sotto della cella campanaria, segnalata dalla presenza di ampie finestre ad arco, è collocato un orologio, con quadrante rotondo ripetuto su tre lati.
Portico
L'ingresso è anticipato da un portico con copertura in coppi, sorretto da colonne debolmente rastremate e accessibile tramite tre fornici a tutto sesto, di cui quello centrale è posto in asse con il portale dell'edificio.
Adeguamento liturgico
mensa e leggio - aggiunta arredo (1999)
L'adeguamento liturgico ha preservato l'originaria macchina d'altare, ancora esistente.