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Somano
Alba
chiesa
sussidiaria
Madonna del Carmine
Parrocchia di S. Donato
Impianto strutturale
mensa e leggio - aggiunta arredo (anni '90 del sec. XX)
metà XVII - 1698(edificazione intero bene); 1698 - 1698(prima menzione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1978 - 1978(restauro intero bene)
Chiesa della Madonna del Carmine
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna del Carmine <Somano>
Altre denominazioni Madonna del Monte
Cappella della Madonna del Carmine
Ambito culturale (ruolo)
barocco (edificazione)
Notizie Storiche

metà XVII - 1698 (edificazione intero bene)

Alcune evidenze materiali (l'uso delle volte a crociera a copertura dell'aula, una soluzione diffusa localmente nella seconda metà del Seicento) indicano che la chiesa è stata realizzata nei decenni immediatamente precedenti la visita pastorale del 1698.

1698  (prima menzione intero bene)

La chiesa è menzionata per la prima volta in occasione della visita pastorale del vescovo albese monsignor Roero.

1869  (descrizione intero bene)

La chiesa è sommariamente descritta in occasione dell'indagine sulle chiese non parrocchiali dela diocesi di Alba.

1978  (restauro intero bene)

La chiesa è interessata da rilevanti opere di consolidamento e restauro.
Descrizione

Edificio ad aula, coperto da due campate di volte a crociera con sottarco trasversale che ricade su lesene in lieve risalto poste a metà circa dei muri perimetrali e tra loro collegate da una pseudotrabeazione che, all'altezza dei capitelli, percorre senza soluzione di continuità l'intero perimetro interno. Al di là dell'altare, che ancora conserva la struttura architettonica della pala, si sviluppa un coro, collegato all'aula da due porte sovrastate da altrettanti oculi ellittici aperti sulla parete di fondo. Interessante il prospetto, per quanto estremamente lineare, dominato dalla presenza di un pronao tetrastilo, composto da due colonne centrali e altrettanti pilastri laterali che si direbbe in fase con quanto emerge della facciata, conclusa superiormente da un timpano. Completa l'insieme un tozzo campanile, sviluppato su tre livelli scanditi da cornici lineari, l'ultimo dei quali accoglie la cella campanaria.
Impianto strutturale
Edificio in muratura di mattoni, interamente intonacata sia all'esterno sia all'interno, presenta un'assetto strutturale semplice ma chiaro nella sua articolazione, simile a quello riscontrabile in altri edifici seicenteschi dell'area. L'aula interna, rettangolare, è coperta da due volte a crociera prive di costoloni e sottarchi, divise da un arco trasversale poggiante su lesene che ripropongono la bipartizione dello spazio anche sulle superfici murarie laterali.
Adeguamento liturgico

mensa e leggio - aggiunta arredo (anni '90 del sec. XX)
Un nuovo altare in legno è stato collocato a filo del dislivello della pavimentazione che segna l'inizio dell'area presbiteriale. Sopravvive comunque la macchina d'altare seicentesca, dominata da una pregevole pala con struttura architettonica in stucco, appoggiata alla parete di fondo.
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