chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Pocapaglia Alba chiesa parrocchiale Santi Giorgio e Donato Parrocchia di Santi Giorgio e Donato Altari laterali; Campanile; Facciata presbiterio - aggiunta arredo (anni '80 del sec. XX) XIV - XV(descrizione preesistenze); 1345 - 1345(citazione preesistenze); 1585 - 1585(prima menzione preesistenze); 1621 - 1621(descrizione preesistenze); 1663 - 1666(edificazione intero bene); 1736 - 1736(riedificazione presbiterio); 1766 - 1766(arredo e decorazione interni); 1804 - 1804(consacrazione intero bene); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene); 1899 - 1899(decorazione interni); 1925 - 1925(soprelevazione campanile); 1935 - 1935(completamento facciata); 1960 - 1970(restauro interni); 2003 - 2003(restauro intero bene ); 2005 - 2007(restauro intero bene); 2008 - 2008(restauro decorazioni )
Chiesa dei Santi Giorgio e Donato
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa dei Santi Giorgio e Donato <Pocapaglia>
Ambito culturale (ruolo)
barocco (edificazione )
tardobarocco (edificazione abside)
maestranze piemontesi (completamento facciata)
maestranze piemontesi (soprelevazione campanile)
Notizie Storiche
XIV - XV (descrizione preesistenze)
La documentazione attesta la presenza di due chiese, l'una nella villa, sotto il castello, dedicata a S. Donato, l'altra negli airali, dedicata a S. Giorgio. Quest'ultima è traslata nel corso del secolo dalla sottostante zona verso Pollenzo, oggi frazione Macellai, dove esiste ancora l'abside del precedente edificio. Essa risultava, nel sec. X, tra i possedimenti dell'abbazia di Nonantola, e successivamente di Breme.
1345 (citazione preesistenze)
La "ecclesia de Pauca Palea", cioè S. Donato, è registrata tra le dipendenze della pieve di Piobesi d'Alba.
1585 (prima menzione preesistenze)
Il visitatore apostolico Peruzzi visita una nuova chiesa, sempre nella villa, detta dei SS. Giorgio e Donato, nota anche come S. Maria Maddalena, dove si svolgono le funzioni parrocchiali. Le vecchie chiese di S. Donato e S. Giorgio hanno prevalentemente funzioni cimiteriali; vi si celebra ancora alcune volte la messa.
1621 (descrizione preesistenze)
Il vescovo Pentorio definisce le due vecchie chiese di S. Donato e di S. Giorgio "latronum spelunche vel antra brutorum" e invita a ingrandire il nuovo edificio in cui si svolgono le funzioni parrocchiali, oppure a costruirne un altro.
1663 - 1666 (edificazione intero bene)
Costruzione della nuova chiesa dei SS. Giorgio e Donato, nella zona verso levante oltre la vecchia villa.
1736 (riedificazione presbiterio)
Viene costruita l'abside.
1766 (arredo e decorazione interni)
Vengono realizzate le decorazioni a stucco dell'edificio ed è realizzato il coro ligneo intarsiato.
1804 (consacrazione intero bene)
La chiesa e l'altare maggiore, settecentesco, vengono consacrati dal vescovo di Asti Pietro Arborio Gattinara.
1817 (giurisdizione intero bene)
Con la Restaurazione, le parrocchie di Pocapaglia vengono separate da Asti, cui erano legate sin dalle origini, e passano alla diocesi di Alba.
1899 (decorazione interni)
Viene realizato il ciclo di affreschi sulle volte con raffigurazioni dell'Eucarestia e dei santi titolari.
1925 (soprelevazione campanile)
Viene rialzato il campanile, in occasione di lavori di ristrutturazione interna.
1935 (completamento facciata)
Si completa la facciata con elementi decorativi e, contestualmente, la si reintonaca.
1960 - 1970 (restauro interni)
Si restaura il ciclo di affreschi interno.
2003 (restauro intero bene )
Gli intonaci sono sottoposti a un complessivo lavoro di ripristino e recupero.
2005 - 2007 (restauro intero bene)
L'esterno dell'edificio viene interamente restaurato.
2008 (restauro decorazioni )
Le superfici pittoriche interne sono interessate da un'ampia campagna di restauri.
Descrizione
Si tratta di un edificio esternamente intonacato sui toni del bianco e del giallo tenue, con campanile collocato alla destra dell'area absidale.
Internamente è ad aula a pianta rettangolare, suddivisa in tre campate da lesene che, oltre a sorreggere la trabeazione su cui imposta la volta a botte unghiata, fungono da elemento divisorio tra le cappelle secondarie, tre per lato, coperte da volte a botte poste trasversalmente rispetto alla navata. L'aula termina in un'abside con catino costolonato preceduta da un profondo presbiterio, a sua volta sormontato da una cupola sorretta da pennacchi sferici anteposta a una volta a botte unghiata e anticipato da un arco trionfale. L'area absidale, celata dalla macchina d'altare in cui è inglobato l'altare settecentesco, ospita un coro con stalli lignei tardobarocchi, accessibile tramite due porte ai lati della mensa.
Altari laterali
Sono presenti sei altari laterali: S. Giuseppe e del suffragio; S. Antonio Abate; Madonna del Rosario; S. Antonio da Padova; Madonna del Carmine; Sacro Cuore di Gesù. Tranne l'ultimo, la cui dedicazione è del Novecento, sono di origine sei-settecentesca e conservano tele coeve.
Campanile
Il campanile, presumibilmente realizzato nel sec. XVIII, è stato soprelevato nel 1925. Situato a fianco della zona absidale destra è a base quadrata, totalmente intonacato, con cella campanaria aperta con archi a tutto sesto, con orologio sormontato da cuspide.
Facciata
Facciata intonacata, a due livelli, è ritmata da lesene che, nell'ordine inferiore, sorreggono la trabeazione su cui poggia quello superiore, limitato al volume dell'aula, concluso superiormente dal timpano. Il portale di ingresso è definito lateralmente da due semicolonne sormontate da un timpano curvilineo spezzato che ospita al suo interno una finestra ovale. A conclusione del primo ordine, al di sopra dei volumi che anticipano la presenza interna delle cappelle laterali, sono collocate statue e balaustre intonacate di bianco.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (anni '80 del sec. XX)
L'adeguamento è avvenuto mediante l'inserimento di un altare mobile e di un leggio nel presbiterio, di fronte all'altare originale.