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beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Corneliano d'Alba
Alba
santuario
vicariale
Madonna del Castellero
Parrocchia di Santi Gallo e Nicolò
Coperture; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata; Campanile
nessuno
1506 - 1506(prima menzione intero bene); 1606 - 1606(decorazione intero bene); 1609 - 1609(decorazione intero bene); 1662 - 1664(restauro portico); 1677 - 1677(descrizione intero bene); 1697 - 1697(descrizione intero bene); 1727 - 1744(riedificazione intero bene); 1817 - 1817(dipendenza intero bene); 1830 - 1830(realizzazione altare laterale); 1858 - 1861(realizzazione scultura); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1889 - 1889(decorazione interni); 1994 - 1994(manutenzione straordinaria intero bene); 1999 - 2000(restauro intero bene)
Santuario della Madonna del Castellero
Tipologia e qualificazione santuario vicariale
Denominazione Santuario della Madonna del Castellero <Corneliano d'Alba>
Altre denominazioni Beata Vergine Assunta
Maria SS. Assunta
Santuario della Beata Vergine Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (Riedificazione)
maestranze piemontesi (Decorazione interna e restauro campanile)
Notizie Storiche

1506  (prima menzione intero bene)

Il catasto locale fa esplicita menzione della chiesa di S. Maria.

1606  (decorazione intero bene)

Dal registro della compagnia del Rosario risulta un pagamento a tal Bernardino Parato per dipinti interni. Si tratta forse dell'affresco, oggi ancora visibile sopra l'altare, raffigurante la Madonna con il Bambino e santi.

1609  (decorazione intero bene)

E' commissionata la tela posta nel presbiterio raffigurante i ss. Stefano, Cosma e Damiano.

1662 - 1664 (restauro portico)

Il vescovo Roero, in visita pastorale, ordina di intervenire restaurando alcuni affreschi interni, il portico antistante la chiesa e l'adiacente dimora dell'eremita incaricato della custodia del luogo.

1677  (descrizione intero bene)

La chiesa è citata negli atti della visita pastorale del vescovo di Asti Tomati.

1697  (descrizione intero bene)

La chiesa è citata e sommariamente descritta (decorosa come struttura e arredi) dal vescovo di Asti Migliavacca in visita pastorale.

1727 - 1744 (riedificazione intero bene)

Il consiglio comunale stanzia, oltre la cifra prevista, ulteriori 20 lire per la ricostruzione della chiesa e la realizzazione di un nuovo altare laterale dedicato a s. Ignazio di Loyola.

1817  (dipendenza intero bene)

La chiesa, insieme agli altri luoghi di culto di Corneliano, è assegnata alla ricostituita diocesi di Alba.

1830  (realizzazione altare laterale)

Viene costruito un nuovo altare laterale dedicato a s. Isidoro, in seguito reintitolato alla Madonna Assunta.

1858 - 1861 (realizzazione scultura)

Antonio Rovasio da Mondovì scolpisce la statua lignea dell'Assunta, ancora oggi oggetto di venerazione.

1869  (descrizione intero bene)

Il santuario è menzionato e descritto nel registro delle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.

1889  (decorazione interni)

I pittori Placido Mosello e Renato Barelli decorano le volte e le pareti interne. Contemporaneamente il capomastro Giuseppe Albrito interviene con rifacimenti alla sommità del campanile.

1994  (manutenzione straordinaria intero bene)

Sono rifatti la copertura dell'edificio e gli intonaci esterni.

1999 - 2000 (restauro intero bene)

Sotto la direzione dell'ing. A. Rosa, sono realizzati lavori di ripulitura, consolidamento e ripristino delle murature esterne e interne (per l'altezza dello zoccolo interno) della chiesa e della sacrestia e degli apparati decoratvi interni.
Descrizione

Il complesso è formato dall'abitazione del cappellano, dalla sala degli ex voto (già destinata ai pellegrini), dalla chiesa e dalla sacrestia. La struttura dell'edificio di culto è a navata unica, con profondo presbiterio e due cappelle laterali, una delle quali ospita la statua lignea della Madonna Assunta detta "di Castellero". L'altra era invece occupata dall'altare, oggi scomparso, dedicato a s. Ignazio di Loyola. Il notevole altare maggiore, settecentesco come la chiesa, è ornato dall'affresco (1606) che raffigura la Madonna col Bambino e i ss. Antonio Abate e Grato. Il campanile, con sommità merlata, sorge a destra della navata.
Coperture
L'intero spazio è coperto da una volta a botte unghiata, ornata da affreschi, mentre il tetto è in struttura lignea con manto in coppi.
Elementi decorativi
Molti i dipinti interni e le sculture. Un cenno particolare meritano la tela posta dietro l'altar maggiore, del sec. XVII, e l'affresco che orna lo stesso altare, già posto a decorare il primitivo pilone votivo sorto nel sito.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in piastrelle cementizie colorate.
Facciata
Il fronte principale è definito lateralmente da due lesene di ordine composito che reggono una trabeazione e il timpano sommitale. Il settore centrale del prospetto è caratterizzato dal ricco portale, raccordato alla sovrastante finestra ovale da fregi in rilievo.
Campanile
Il campanile, settecentesco in struttura laterizia a vista, è suddiviso in tre livelli da semplici cornici, l'ultimo dei quali destinato alla cella campanaria. Il coronamento, merlato, è stato realizzato verso il 1889, riplasmanto in parte anche la stessa cella.
Adeguamento liturgico

nessuno
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