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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Cherasco
Alba
chiesa
sussidiaria
Madonna del Popolo
Parrocchia di San Pietro
Altare maggiore; Altari laterali; Campanile; Coperture; Coro; Elementi decorativi; Facciata; Pianta
mensa - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
1675 - 1675(edificazione preesistenze); 1693 - 1702(edificazione intero bene); 1702 - 1702(demolizione preesistenze); 1703 - 1709(decorazioni interni); 1709 - 1709(consacrazione intero bene); 1770 - 1770(messa in opera organo); 1802 - 1802(giurisdizione intero bene); 1803 - 1803(giurisdizione intero bene); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene ); 1818 - 1818(edificazione altare laterale); 1838 - 1838(rifacimento altare maggiore); 1896 - 1896(rifacimento pavimento); 1984 - 1984(dignità intero bene); 1988 - 1988(consacrazione e dignità intero bene); 2002 - 2005(restauri intero bene)
Santuario della Madonna del Popolo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Santuario della Madonna del Popolo <Cherasco>
Altre denominazioni Santa Maria del Popolo
Chiesa di Santa Maria del Popolo
Autore (ruolo)
Taricco, Sebastiano (progetto di edificazione)
Ambito culturale (ruolo)
barocco (edificazione )
maestranze piemontesi (rifacimento pavimentazione)
Notizie Storiche

1675  (edificazione preesistenze)

Viene costruito, prima della nuova chiesa, il convento degli Agostiniani. Una meridiana riportava la data 1675, a conclusione dei lavori.

1693 - 1702 (edificazione intero bene)

Edificazione della nuova chiesa su iniziativa degli Agostiniani, per opera degli architetti Crappo e Rocca, su progetto di Sebastiano Taricco.

1702  (demolizione preesistenze)

Demolizione della precedente chiesa.

1703 - 1709 (decorazioni interni)

Vengono eseguite le decorazioni in stucco degli interni da parte del luganese Domenico Beltramelli; gli affreschi sono di Giovanni Carlo Aliberti.

1709  (consacrazione intero bene)

Il vescovo di Asti Migliavacca consacra la chiesa alla Beata Vergine Assunta.

1770  (messa in opera organo)

Nella controfacciata viene collocato un organo.

1802  (giurisdizione intero bene)

Con la soppressione del convento agostiniano la chiesa parrocchiale viene affidata a parroci secolari.

1803  (giurisdizione intero bene)

Le parrocchie di Cherasco, staccate dalla Diocesi di Asti, passano alla Diocesi di Mondovì.

1817  (giurisdizione intero bene )

Le parrocchie di Cherasco, compreso il santuario della Madonna del Popolo, sono aggregate alla ricostituita Diocesi di Alba

1818  (edificazione altare laterale)

A seguito di lavori di ristrutturazione, la seconda cappella laterale destra viene ceduta alla Confraternita del Rosario e dedicata alla Vergine. Da questo momento la chiesa diventa un santuario devozionale. Prosegue la tradizione dell'incoronazione della statua ogni sette anni.

1838  (rifacimento altare maggiore)

Demolizione del vecchio altare maggiore in marmo policromo e consacrazione del nuovo altare.

1896  (rifacimento pavimento)

Rifacimento del pavimento in piastrelle.

1984  (dignità intero bene)

Soppressa la parrocchia di S. Maria del Popolo, che viene unita a quella di S. Pietro.

1988  (consacrazione e dignità intero bene)

La chiesa, diventata santuario mariano, è consacrata.

2002 - 2005 (restauri intero bene)

L'edificio, e con esso la facciata, è interessato da lavori di restauro complessivi.
Descrizione

L'edificio conserva la struttura tardoseicentesca e fa da fondale scenico a una via del centro cittadino, elevandosi con la sua altezza ben oltre il livello delle abitazioni. La facciata barocca, in mattoni a vista, è ricca e slanciata. L'ampio ambiente interno è a pianta centrale, coperto da una cupola ottagonale riccamente decorata con stucchi.
Altare maggiore
Altare maggiore ottocentesco in marmi policromi.
Altari laterali
Le cappelle laterali ospitano altrettanti altari. Nell'ordine, a partire da sinistra, si incontrano: la cappella dell'Angelo Custode, della Madonna del Rosario, di S. Lucia, di S. Giovanna Antida Thouret, di S. Giovanni da S. Facondo, della Visitazione, della Madonna del Buon Consiglio, di S. Giacomo, del Suffragio, di S. Girolamo Emiliani.
Campanile
Campanile slanciato, alto quasi quaranta metri, che si erge sul lato destro della chiesa, a base quadrata, con cella campanaria intonacata aperta da finestre a tutto sesto e copertura a quattro falde.
Coperture
Coperture esterne in coppi. Lo spazio interno è coperto da un'ampia cupola ottagonale, alla cui base si aprono finestre mistilinee, che imposta su un tamburo in cui sono inserite sei finestre serliane. Ampio utilizzo dello stucco, con limitati inserti pittorici affrescati.
Coro
Dietro l'altare maggiore, ampio coro con stalli in legno lavorati.
Elementi decorativi
L'intera struttura interna è caratterizzata dagli stucchi settecenteschi (angeli, ghirlande, fiori, arabeschi) che arricchiscono gli elementi architettonici.
Facciata
Facciata in mattoni a vista divisa in due ordini orizzontali raccordati da volute, che poggiano su un alto zoccolo. I due ordini presentano quattro colonne in rilievo rispetto alla parete, separate da una trabeazione e intercalate da nicchie coronate da timpani assai accentuati. Si chiude con un attico con frontone spezzato, sorretto da due snelli pilastrini, ed è arricchita da sette guglie in pietra. Al centro, sul portale, si apre una finestra serliana riccamente decorata.
Pianta
Corpo centrale ottagonale su cui si innesta un presbiterio a pianta rettangolare
Adeguamento liturgico

mensa - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
L'adeguamento ha comportato l'aggiunta nel presbiterio di una mensa mobile in legno lavorato e di un ambone dello stesso stile.
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