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Guarene
Alba
chiesa
sussidiaria
Madonna delle Grazie
Parrocchia di Santi Pietro e Bartolomeo
Impianto strutturale
nessuno
1711 - 1712(edificazione intero bene); 1736 - 1736(descrizione intero bene); 1744 - 1744(descrizione intero bene); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene); 1838 - 1838(descrizione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1987 - 1987(restauro intero bene); 2000 - 2000(restauro intero bene)
Santuario della Madonna delle Grazie
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Santuario della Madonna delle Grazie <Guarene>
Altre denominazioni SS. Nome di Maria
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (edificazione)
Notizie Storiche

1711 - 1712 (edificazione intero bene)

La chiesa viene costruita con le offerte della popolazione locale, in sostituzione di un preesistente pilone votivo.

1736  (descrizione intero bene)

Il vicario della diocesi di Asti in visita pastorale menziona l'esistenza della chiesa, inserendola tra le cappelle campestri e offrendone una descrizione sommaria.

1744  (descrizione intero bene)

Il vescovo di Asti monsignor Felissano, in visita pastorale, afferma che la chiesa si trova in buono stato.

1817  (giurisdizione intero bene)

Con la Restaurazione e la ricostituzione delle diocesi soppresse in età napoleonica, la chiesa, insieme alle altre del luogo, è assegnata alla giurisdizione del vescovo di Alba.

1838  (descrizione intero bene)

In una relazione, il parroco don Bogliacino descrive sommariamente la chiesa, ormai stabilmente titolata alla Madonna delle Grazie.

1869  (descrizione intero bene)

Il santuario è menzionato nell'indagine sulle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.

1987  (restauro intero bene)

Sono eseguite opere di restauro conservativo.

2000  (restauro intero bene)

Si eseguono lavori di restauro e consolidamento strutturale.
Descrizione

Edificio di dimensioni estremamente ridotte, a pianta centrale coperta da una cupola con lanterna. All'esterno la facciata è semplice, caratterizzata dalla presenza di un pronao, aperto da un arco a tutto sesto, sovrastato da un oculo centrale ellittico. Il frontone sommitale, centinato, segue la curvatura della sottostante apertura. La chiesa vera è propria è poligonale, ad aula, in muratura portante di mattoni misti a pietrame. Le pareti perimetrali terminano superiormente con una cornice sorretta da mensole a volute. L'interno è riccamente decorato con stucchi e affreschi e una serie di lesene composite ritmano le pareti perimetrali. Lo spazio corrispondente al piano superiore del pronao è occupato da una tribuna, accessibile dall'interno, che si affaccia sull'aula tramite un balconcino di forma convessa.
Impianto strutturale
Edificio a impianto ottagonale, in muratura portante di mattoni misti a pietrame, irrobustita internamente da lesene che reggono una trabeazione continua, su cui imposta la cupola che domina lo spazio.
Adeguamento liturgico

nessuno
L'altare originario è ancora correntemente utilizzato in occasione delle celebrazioni liturgiche.
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