Confraternita della Santissima Annunziata SS.ma Annunziata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
Notizie Storiche
1564 - 1592 (prima menzione intero bene)
Un preesistente edificio di culto nell'area in cui sorgerà l'odierno è documentato come intitolato alla Beata Maria Vergine.
1664 (restauro intero bene)
Iniziano i restauri della vecchia chiesa della Beata Maria Vergine.
1679 (edificazione campanile)
E' costruito il campanile
1699 - 1713 (riedificazione intero bene)
La navata e la facciata vengono interamente ricostruite nelle attuali forme barocche.
1721 (riedificazione campanile)
Al termine del cantiere di ricostruzione della chiesa, è costruito anche il nuovo campanile.
1729 (decorazione interno)
Il pittore locale Francesco Casoli esegue le decorazioni interne.
1748 - 1753 (decorazione presbiterio)
Il pittore Malocco affresca il coro, negli stessi anni in cui gli è affidata la realizzazione della pala dell'altare maggiore e del quadro raffigurante il Crocifisso, posto nella cappella laterale destra.
1817 (giurisdizione intero bene)
Con la Restaurazione e la ricostituzione delle diocesi soppresse in età napoleonica, la chiesa, insieme alle altre del luogo, è assegnata alla giurisdizione del vescovo di Alba.
1869 (descrizione intero bene)
L'edificio è citato e sommariamente descritto nell'indagine sulle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.
1999 (restauro intero bene)
Si interviene con un intervento di restauro estensivo della chiesa.
2007 (restauro intero bene)
Prende avvio una vasta campagna di restauro degli apparati decorativi della chiesa.
Descrizione
Edificio di grandi dimensioni, a pianta centrale a croce greca, con crociera coperta da cupola. I due bracci laterali sono occupati da altrettante cappelle, mentre quelli longitudinali costituiscono l'ambito di ingresso e del presbiterio.
La muratura è completamente realizzata in mattoni, in parte laciati a vista e in parte coperti da una leggera scialbatura. Sia l'interno sia l'esterno sono caratterizzati dalle tipiche forme dell'architettura barocca. La facciata risulta composta da tre settori, uno piano, centrale, e due laterali concavi, che collegano il primo ai volumi delle navate laterali. Essa è suddivisa in tre livelli separati da trabeazioni: il settore centrale inferiore ospita il portale di accesso, affiancato da colonne corinzie libere su piedistallo che sorreggono una trabeazione. Nel secondo livello centrale si apre una finestra a serliana, con davanzale sorretto da mensole a volute. L'ultimo livello è occupato dal frontone, con andamento mistilineo, collegato ai due settori laterali da volute.
Impianto strutturale
Edificio realizzato in muratura portante di mattoni, con lesene e pilastri di irrobustimento che sostengono, al di sopra di una trabeazione continua, archi a tutto sesto, i quali dividono lo spazio centrale dalle cappelle laterali. L'aula è coperta da una cupola, mentre i quattro bracci della croce greca dell'impianto sono conclusi da volte a botte.
Adeguamento liturgico
nessuno
La chiesa è utilizzata sia come spazio espostivo e sede di attività culturali, sia come luogo di culto. In occasione delle celebrazioni liturgiche, si utilizza comunemente la macchina d'altare originaria, marmorea, ancora in opera.