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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Cortemilia
Alba
chiesa
sussidiaria
San Giacomo
Parrocchia di S. Michele
Coperture; Annessi
altare - intervento strutturale (anni '80 del sec. XX)
XV - 1534(edificazione intero bene); 1574 - fine XVII(ricostruzione intero bene); 1770 - 1770(descrizione intero bene); 1887 - XX(ricostruzione coperture); 2000 - 2008(restauro intero bene)
Chiesa di San Giacomo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giacomo <Cortemilia>
Altre denominazioni Santi Giacomo Maggiore e Antonio Abate (1869)
Cappella di San Giacomo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (edificazione)
maestranze piemontesi (riplasmazione)
maestranze piemontesi (ricostruzione volte)
maestranze piemontesi (rifacimento pavimentazione)
Notizie Storiche

XV - 1534 (edificazione intero bene)

La presenza della data 1534 in un lacerto di affresco recentemente portato alla luce all'interno dell'edificio suggerisce inequivocabilmente che, all'epoca, esso doveva già esistere. Stupisce pertanto non ritrovarlo menzionato nella visita pastorale del 1574. Resta tuttavia percorribile l'ipotesi che fosse una dipendenza di un ente monastico.

1574 - fine XVII (ricostruzione intero bene)

La cappella, ivi comprese le strutture residenziali addossate all'area presbiteriale, denunciano una fase costruttiva prevalente seicentesca.

1770  (descrizione intero bene)

La cappella è documentata come "antica" negli atti della visita pastorale del vescovo albese Vagnone.

1887 - XX (ricostruzione coperture)

Si tratta di un intervento collocabile nella seconda metà del sec. XIX, probabilmente conseguente al terremoto del 1887, e si accompagnò forse all'accostamento di lesene ai muri perimetrali. Le volte oggi osservabili sono di tipo "antonelliano", ben collocabili cronologicamente.

2000 - 2008 (restauro intero bene)

La cappella è stata recentemente sottoposta a un diffuso intervento di restauro.
Descrizione

Di aspetto assai modesto all'esterno, con una semplice facciata a capanna e un portale segnato semplicemente da una cornice intonacata, la cappella mostra invece uno spazio interno insolitamente ricco, frutto di interventi che si susseguirono per buona parte dell'età moderna. Essa è ad aula absidata, con tre campate coperte da volte a vela di fattura ottocentesca e catino analogamente scandito da unghie e costoloni. Sulla controfacciata vi è una loggia lignea per la cantoria.
Coperture
Di tipo "antonelliano" (dal loro ideatore, il celebre architetto Alessandro Antonelli), sono a vela su pianta rettangolare con sottarchi trasversali a segnare le singole campate.
Annessi
A ridosso del presbiterio, a costituire un unico blocco edilizio con la cappella, sorge un'ampia canonica, databile sulla base di alcune soluzioni costruttive (volte a padiglione degli interni, per esempio) alla seconda metà del sec. XVII.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (anni '80 del sec. XX)
L'inserimento del nuovo altare marmoreo non ha comportato tuttavia l'eliminazione di quello più antico, all'apparenza ottocentesco.
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