chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Castiglione Falletto Alba chiesa parrocchiale San Lorenzo Parrocchia di S. Lorenzo Presbiterio; Coperture; Facciata mensa e leggio - intervento strutturale (anni '70 del sec. XX) 1325 - 1325(prima attestazione intero bene); 1439 - 1439(citazione intero bene); 1511 - 1511(dipendenza intero bene); 1628 - 1628(descrizione intero bene); 1729 - 1729(ampliamento intero bene); 1737 - 1737(ricostruzione altar maggiore); 1761 - 1761(ridecorazione altari); 1803 - 1817(giurisdizione intero bene); 1872 - 1872(decorazione altare maggiore); 1888 - 1888(progetto di ricostruzione intero bene); 1893 - 1893(riplasmazione intero bene); 1965 - 1965(rifacimento pavimentazione); 1966 - 1966(ritocco decorazioni interne); 1970 - 1970(risistemazione presbiterio); 2000 - 2000(rifacimento impianto elettrico); 2006 - 2006(restauro altari)
Chiesa di San Lorenzo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Lorenzo <Castiglione Falletto>
Autore (ruolo)
Fassò, Giuseppe (progetto di riplasmazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (ampliamento)
maestranze luganesi (decorazione interni)
maestranze piemontesi (riplasmazione)
maestranze piemontesi (decorazione interni)
Notizie Storiche
1325 (prima attestazione intero bene)
Prima attestazione della "ecclesia Castigloni" nel registro della Chiesa di Alba. La chiesa dipende dalla pieve di La Morra.
1439 (citazione intero bene)
La chiesa è menzionata nel minutario del vescovo albese Alerino Rambaudi.
1511 (dipendenza intero bene)
La chiesa passa dalla diocesi di Alba a quella di Saluzzo.
1628 (descrizione intero bene)
Descrizione sommaria dell'edificio da parte del vescovo di Saluzzo Giacobino Marenco, in visita pastorale. Il fonte battesimale è in marmo e la chiesa è articolata in tre navate: le due laterali hanno copertura a volta mentre la centrale, con l'eccezione del presbiterio, ha come copertura il solo tetto. Vi sono sette finestre non protette da grate e la facciata presenta una porta. Sul muro di fondo del presbiterio è dipinto un crocifisso. Le strutture murarie sono in cattive condizioni. Accanto alla chiesa vi è un cimitero non recintato.
1729 (ampliamento intero bene)
Ampliamento della chiesa, con risistemazione della sacrestia e del coro a cura dei mastri da muro Giovanni Pranda e Guglielmo Martinone.
1737 (ricostruzione altar maggiore)
Ricostruzione dell'altare maggiore (oggi non più conservato) con stucchi che simulano il marmo.
1761 (ridecorazione altari)
Pietro Paolo Operti realizza i medaglioni monocromi dei Misteri del Rosario, a corona della statua della Madonna del Rosario, che dà il nome all'altare.
1803 - 1817 (giurisdizione intero bene)
Passaggio dalla diocesi di Saluzzo a quella di Asti. Con la Restaurazione e la ricostituzione delle diocesi soppresse in età napoleonica, la chiesa, insieme alle altre del luogo, è assegnata alla giurisdizione del vescovo di Alba.
1872 (decorazione altare maggiore)
Realizzazione della pala dell'altar maggiore per opera di T. Pavia.
1888 (progetto di ricostruzione intero bene)
L'arch. Giovanni Battista Schellino elabora il progetto di ricostruzione, poi non realizzato, della chiesa.
1893 (riplasmazione intero bene)
Interventi di riplasmazione dell'edificio su progetto dell'ing. Giuseppe Fassò, di Novara, diretti dal geom. Piervincenzo Bellia di Torino. La riconsacrazione della chiesa data al 28 novembre 1893. Le decorazioni interne sono realizzate dal pittore Fedele Finati, di Alba.
1965 (rifacimento pavimentazione)
Rifacimento della pavimentazione.
1966 (ritocco decorazioni interne)
Ritocchi alle decorazioni interne per opera del pittore Adolfo Cagnasso.
1970 (risistemazione presbiterio)
Risistemazione del presbiterio, con l'abbattimento dell'altar maggiore e la ricollocazione degli stalli lignei del coro.
2000 (rifacimento impianto elettrico)
Rifacimento completo dell'impianto elettrico al fine di mettere in maggior evidenza i dettagli architettonici.
2006 (restauro altari)
Progetto di restauro conservativo dell'altare del Santo Rosario, su progetto dell'arch. Rosellini.
Descrizione
Le linee neogotiche della parrocchiale risalgono a interventi di modifica dell'impianto originario, sviluppato a partire da una preesistente cappella romanica di pertinenza del castello che venne concessa in uso alla comunità all'inizio del sec. XVII, in quanto la parrocchiale di S. Lorenzo dell'epoca, collocata al di fuori dell'abitato, era diventata troppo piccola e scomoda.
La facciata è a salienti e anticipa la struttura interna articolata su tre navate. L'accesso è garantito da tre portali in pietra strombati, due laterali più piccoli e uno principale al centro, ad arco a sesto acuto. Il portale al centro, oltre a essere maggiormente decorato, è sormontato da un rosone polilobato e da una massiccia croce in pietra che si eleva in corrispondenza del vertice del timpano. Le lesene che definiscono la partitura, due laterali più larghe e due centrali più sottili, sono intonacate, a differenza delle altri superfici della facciata che sono lasciate in mattoni a vista, e culminano con edicole in pietra. Gli spioventi sono infine definiti da una cornice ad archetti. L'interno è articolato in tre navate divise in tre campate ciascuna e coperte da volte a crociera finemente decorate in azzurro e oro. Il presbiterio, a pianta quadrangolare, con larghezza analoga a quella della navata centrale, è invece coperto da volta a vela e ospita un altare ligneo poggiato su una base in marmo. Sul perimetro laterale di ogni campata delle navate minori si aprono complessivamente sei cappelle che ospitano confessionali o altari sussidiari. Gli spazi interni sono caratterizzati dalla grande altezza della navata centrale, in forte contrasto con i volumi ridotti delle navate e delle cappelle laterali.
Presbiterio
A pianta quadrangolare con larghezza analoga alla navata centrale, è coperto da volta a vela e ospita un altare ligneo poggiato su una base in marmo.
Coperture
La navata centrale è coperta da volte a crociera nervate e decorate in azzurro e oro. Le stesse volte si ritrovano anche nelle due navate laterali. Una volta a vela copre invece il presbiterio.
Facciata
La facciata, a salienti, è tripartita da quattro lesene intonacate, culminanti in edicole in pietra. Dei tre portali in pietra strombati con archi a sesto acuto, quello principale è maggiormente decorato e caratterizzato da una sorta di ghimberga. I salienti del tetto sono definiti da una cornice ad archetti pensili, mentre le specchiature della facciata sono lasciate in mattoni a vista.
Adeguamento liturgico
mensa e leggio - intervento strutturale (anni '70 del sec. XX)
La macchina d'altare preconciliare è stata sostituita da una mensa lignea appoggiata su un basamento in marmo, affiancata da un leggio ligneo.