chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Montà Alba oratorio confraternale Santi Michele e Bernardino Parrocchia di S. Antonio Abate Impianto strutturale nessuno 1845 - 1845(edificazione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1907 - 1907(decorazione interni); 1910 - 1910(realizzazione altare); 2002 - 2002(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Michele e Bernardino
Tipologia e qualificazione
oratorio confraternale
Denominazione
Chiesa dei Santi Michele e Bernardino <Montà>
Altre denominazioni
San Michele Santi Michele Arcangelo e Bernardino da Siena
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (edificazione)
Notizie Storiche
1845 (edificazione intero bene)
Esisteva in Montà, documentata con certezza a partire dal 1322, una chiesa dedicata a S. Michele, che nulla ha a che vedere, per quanto attiene a funzioni e collocazione topografica, con la chiesa odierna. Quando, alla metà del sec. XIX, le condizioni di degrado di quella divennero tali da consigliarne la demolizione, fu costruita questa come sede della confraternita dei Disciplinati
1869 (descrizione intero bene)
La chiesa è menzionata e sommariamente descritta nell'indagine sulle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.
1907 (decorazione interni)
I pittori Lorenzo e Costantino Mossello sono incaricati della decorazione degli interni.
1910 (realizzazione altare)
E' consacrato l'altare sussidiario dedicato alla Madonna di Lourdes
2002 (restauro intero bene)
E' avviato il progetto di restauro dell'edificio.
Descrizione
Edificio di medie dimensioni, con impianto longitudinale a tre navate, la maggiore delle quali è concusa da un profondo presbiterio absidato.
La facciata, come peraltro l'interno, risente degli interventi attuati nel sec. XIX e si articola secondo un evidente gusto neoclassico, assumendo tratti sin monumentali. Essa è organizzata su due livelli: quello inferiore è partito da semicolonne e lesene di ordine ionico, che sottolineano il settore centrale (corrispondente alla navata maggiore), ulteriormente enfatizzato dalla presenza di un timpano sostenuto dalla trabeazione che divide tale livello dal superiore. Questo, eccezion fatta per due vele murarie che, poste al di sopra dei settori delle ali laterali del livello inferiore, mascherano le falde inclinate dei tetti che coprono le navate laterali, prosegue solo in corrispondenza del sottostante settore centrale, rendendo così ben evidente anche all'esterno l'articolaione volumetrica del corpo della chiesa. Concluso anch'esso da un timpano, è caratterizzato dalla presenza di una finestra mistilinea, posta in mezzeria di facciata e allineata al sottostante portale d'ingresso.
Impianto strutturale
Edificio interamente realizzato in muratura di mattoni, intonaca in corrispondenza del prospetto principale e dello spazio interno, mostra un'articolazione strutturale e spaziale complessivamente logica e coerente.
L'interno, a tre navate, è scandito da pilastri compositi e da colonne libere a ritmo alternato, reggenti una trabeazione su cui poggiano le coperture delle navate centrale e delle laterali. La prima è sormontata da una volta a botte, che lascia spazio, sul primo tratto del presbiterio, a una volta a vela; le seconde hanno coperture piane, verosimilmente in cannicciato.
L'abside terminale, che mostra soluzioni più risalenti rispetto al resto della chiesa, è forse ciò che resta di un edificio più antico ed è scandita da lesene che non proseguono però in nervature nel semicatino di copertura.
Adeguamento liturgico
nessuno
La chiesa è oggi assegnata in comodato d'uso al comune, che la utilizza come spazio per attività culturali e ricreative. Si conserva comunque l'originaria macchina d'altare, caratterizzata dalla presenza di due varchi laterali che dividono e mascherano il coro dal presbiterio.