chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Castellinaldo Alba chiesa sussidiaria San Cristoforo Parrocchia di S. Dalmazzo Facciata nessuno 1345 - 1345(prima menzione intero bene); 1414 - 1508(citazione intero bene); 1650 - 1650(riedificazione intero bene); 1675 - 1675(riplasmazione intero bene); 1817 - 1817(dipendenza intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene ); 1888 - 1888(riedificazione intero bene); 1995 - 1996(rifacimento tetto)
Chiesa di San Cristoforo
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Cristoforo <Castellinaldo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
Notizie Storiche
1345 (prima menzione intero bene)
La chiesa è compresa nell'elenco di quante pagavano il cattedratico alla Chiesa d'Asti, come dipendenza della pieve di Canale.
1414 - 1508 (citazione intero bene)
La chiesa è citata come coerenza di possessi fondiaria della famiglia Pelletta di Canale, poi acquisiti in parte dai Malabaila.
1650 (riedificazione intero bene)
Il mastro Secondo Toppino lavora alla chiesa, fatta riedificare dalla comunità.
All'epoca risulta denominata anche chiesa di val Marta.
1675 (riplasmazione intero bene)
Il mastro Bartolomeo Detame è incaricato di riparazioni alla struttura.
1817 (dipendenza intero bene)
Nella Restaurazione, la chiesa, insieme alle altre del luogo, è assegnata alla ricostituita diocesi di Alba.
1869 (descrizione intero bene )
L'elenco delle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba attesta che appartiene alla comunità e che le funzioni vi vengono celebrate il 13 agosto.
1888 (riedificazione intero bene)
La chiesa viene riedificata nel 1888, data riportata in un'epigrafe posta in facciata.
1995 - 1996 (rifacimento tetto)
Viene rifatto il tetto, con manto di copertura in lastre ondulate.
Descrizione
Cappella dalle ridotte dimensioni, edificata sul crinale della collina. Realizzata interamente in muratura di mattoni a vista, ha pianta rettangolare con abside aggettante ed è priva di campanile. Lo spazio interno, privo di arredi, è coperto da campate di volte a crociera intervallare da una vela, dipinte di turchese.
Facciata
La facciata è caratterizzata da un timpano triangolare, poggiato su una trabeazione sorretta da lesene doriche angolari. Possiede un solo ingresso, sormontato da una finestra a oculo.
Adeguamento liturgico
nessuno
E' ancora correntemente utilizzato l'altare ottocentesco, appoggiato alla parete di fondo dell'abside.