chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Ferrara
Ferrara - Comacchio
chiesa
parrocchiale
San Benedetto
Parrocchia di San Benedetto Abate
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
presbiterio - intervento strutturale (2018)
1099 - XII(preesistenze intero bene); 1496 - 1506(costruzione intero bene); 1535 - 1553(completamento intero bene); 1621 - 1646(costruzione campanile); 1927 - 1927(restauri intero bene); 1944 - 1954(ricostruzione intero bene); 2010 - 2010(restauro intero bene); 2012 - 2018(ristrutturazione post sisma intero bene)
Chiesa di San Benedetto
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Benedetto <Ferrara>
Altre denominazioni Chiesa di San Benedetto Abate
Autore (ruolo)
Rossetti, Biagio (progetto, attribuito a)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze ferraresi (costruzione)
Notizie Storiche

1099 - XII (preesistenze intero bene)

Al termine delle battaglie per il possesso di Mantova, riconquistata all’imperatore Enrico IV grazie anche all’aiuto dei veneziani, la contessa Matilde di Canossa fece edificare a partire dal 1099 una chiesa in onore di San Marco in un luogo poi chiamato Chiatamone.

1496 - 1506 (costruzione intero bene)

I monaci benedettini di Pomposa abbandonarono il monastero per l’insalubrità del luogo e si stabilirono in Ferrara presso l’antica chiesa di San Marco, con l’intenzione di edificare un monastero di vaste proporzioni. Nel 1496, secondo altri studiosi, nel 1503 la chiesa di San Marco fu abbattuta per liberare il lotto di terreno interessato dall’edificazione delle nuove mura cittadine. I benedettini avviarono dunque i lavori per la nuova chiesa fra gli ultimi anni del Quattrocento e il 1506 affidando la direzione dei lavori a Gerolamo da Brescia e poi a Leonardo da Brescia, anche se parte della bibliografia più antica assegna il progetto generale a Biagio Rossetti. La prima pietra fu posata dal duca Ercole I e dal Vescovo di Adria, Nicolò Maria d’Este.

1535 - 1553 (completamento intero bene)

La carestia del 1505, seguita dalla pestilenza e dalle guerre che segnarono il territorio italiano all’inizio del Cinquecento, determinarono la sospensione dei lavori. Il cantiere riaprì solo nel 1535 ad opera dei fratelli Giovan Battista ed Alberto Tristani; nel 1553 la chiesa risulta finalmente terminata. Sarà consacrata il 23 marzo 1563.

1621 - 1646 (costruzione campanile)

Il campanile sarà iniziato nel 1621 su progetto di Giovan Battista Aleotti; la costruzione sarà terminata solo nel 1646.

1927  (restauri intero bene)

La chiesa fu soppressa e poi riaperta al culto nel 1812. Nel 1927 Mons. Benedetto Pavani fece restaurare l’edificio.

1944 - 1954 (ricostruzione intero bene)

La chiesa cinquecentesca fu bombardata il 28 gennaio 1944. I danni, testimoniati da numerose foto d’epoca, furono tali da consentire il recupero solo di una porzione dell’abside; l’aula fu ricostruita dallo Stato per interessamento dell’on. Natale Gorini fra il 1952 e il 1954 e riconsacrata il 21 marzo 1954.

2010  (restauro intero bene)

Nel 2010 un incendio interessò la chiesa; le parti danneggiate furono prontamente ripristinate.

2012 - 2018 (ristrutturazione post sisma intero bene)

Gli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia nel maggio 2012 hanno apportato notevoli danni anche alla chiesa di San Benedetto. Si sono verificate fessurazioni importanti che hanno compromesso la coesione delle strutture verticali e il cedimento di parte del coperto. I lavori di ristrutturazione, avviati ad aprile 2018, comporteranno l’apposizione di tiranti in acciaio e fibra di carbonio; le travi in legno e i coppi verranno invece mantenuti perché non danneggiati. Il termine dei lavori è previsto per i mesi di aprile-maggio 2019.
Descrizione

La chiesa di San Benedetto sorge nel quadrante nord ovest del centro ferrarese, con asse parallelo al corso di porta Po. Di impianto a croce latina, con tre navate e transetto, la chiesa presenta prospetti esterni in laterizio a vista con elementi in marmo. La facciata è divisa in due corpi sovrapposti e tripartita da lesene, con tre portali; le ali laterali sono raccordate mediate volute marmoree. I fianchi evidenziano la presenza di cappelle laterali, a pianta semicircolare, di cappelloni semicircolari alle estremità dei transetti e di ulteriori cappelle affiancate al presbiterio chiuso da un’abside semicircolare. L’interno è scandito in tre navate da archi a tutto sesto su pilastri, con navata centrale, transetto e presbiterio voltati a botte cassettonata. La crociera è voltata a cupola.
contesto
La chiesa, il monastero e le opere parrocchiali di San Benedetto occupano una porzione consistente dell’isolato urbano posto fra corso di Porta Po, via della Cittadella, viale Cavour e via don Michele Gregorio, nel quadrante nord-ovest del centro di Ferrara. La chiesa si sviluppa lungo un asse ovest-est parallelo al corso di Porta Po.
impianto planivolumetrico
L’aula costituisce una aggregazione orizzontale con una porzione del convento: un volume dell’ala di recente fabbricazione si addossa al fianco sinistro dell’aula, all’altezza delle ultime due cappelle laterali precedenti il transetto. Il volume di un antico oratorio è aggregato mediante un basso passaggio alla parete ovest del transetto sud e connette il volume dell’aula con una parte del convento antico.
esterno
L’aula è preceduta da un sagrato selciato ornato a riquadri ed è introdotta da due alzate in marmo. La facciata a salienti rampanti, in laterizio a vista, è scandita da lesene in marmo con capitelli ionici sui quali s’impostano cornicioni marcapiano modanati anch’essi in marmo. Nelle tre specchiature del registro inferiore si aprono il portale centrale e i due ingressi laterali in corrispondenza delle navate; i tre ingressi sono sottolineati da lesene sulle quali si impostano mensole con fregio muto, modanate, sulle quali si impostano delle lunette. Nella specchiatura centrale del registro superiore si apre un oculo in asse con il portale sottostante, con cornice in marmo modanata. Le ali sono raccordate da salienti rampanti ornati da volute e conclusi da cippi sormontati da vasi. La facciata termina nella parte superiore con una cimasa definita da volute marmoree conclusa ai lati e in sommità da cippi marmorei con vasi e croce. Il fianco sinistro si caratterizza per i volumi circolari delle sei cappelle finestrate, in parte celate dal volume addossato, sormontate dal volume della navata laterale scandito da lesene. Il prospetto è coronato dal cleristorio con paramento scandito a sua volta da lesene e oculo centrale. Il volume del transetto è anch’esso scandito da lesene e concluso da una cappella semicircolare finestrata. All’innesto fra il volume del transetto e il presbiterio si apre una cappella con asse parallelo al presbiterio e abside semicircolare. Il presbiterio presenta le medesime caratteristiche del transetto ed è concluso da un’abside semicircolare. Il fianco destro presenta le stesse caratteristiche del sinistro. La crociera è coperta da un tamburo finestrato.
pianta
A croce latina, con tre navate, cappelle laterali, presbiterio quadrangolare e abside semicircolare.
interni
L’interno è pavimentato in lastre di marmo bianco con corridoi in marmo grigio. Presenta tre navate divise da fornici arcuati impostati su pilastri; la navata centrale è sormontata da una volta a botte cassettonata con falsa cupola centrale in corrispondenza degli oculi. Le navate laterali sono ritmate in campate definite da archi a tutto sesto sui quali si impostano false cupole su pennacchi; in corrispondenza di ciascuna campata si aprono cappelle laterali a pianta semicircolare, rialzate di un gradino e chiuse da catini. Il transetto è voltato a botte e chiuso da cappelle semicircolari. In corrispondenza della crociera si alza un tamburo finestrato ritmato da lesene e chiuso da cupola. Il presbiterio è chiuso da un’abside semicircolare. La chiesa è attualmente inagibile; una descrizione più dettagliata dell’interno sarà possibile al termine dei lavori di ristrutturazione e con la restituzione dell’edificio al culto.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio, orizzontamenti non indagabili. Manto in coppi.
apparati liturgici
Gli apparati e gli arredi sono stati rimossi per consentire i lavori di ristrutturazione post sisma, la cui conclusione è prevista e programmata per la primavera 2019. Le scelte che verranno compiute in merito saranno descrivibili all’atto della riapertura della chiesa al culto.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2018)
Si attende il termine dei lavori di ristrutturazione post sisma per conoscere le scelte che verranno attuate in merito all'arredo dell'area presbiteriale.
Contatta la diocesi