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3/5/2024
Diocesi di Padova - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Maria Assunta <Saccolongo>
Data ultima modifica: 21/09/2017, Data creazione: 30/6/2011
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta
Altre denominazioni S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie storiche
1100 - 1100 (preesistenze carattere generale)
Delle origini della chiesa poco si sa a causa delle frequenti esondazioni del fiume Bacchiglione che hanno distrutto documenti e carteggi dell'epoca. Alcuni documenti del 1100 indirettamente documentano la presenza di una struttura religiosa.
1608 - 1608 (restauro intero bene)
Negli anni la chiesa ha subito dei restauri e ampliamenti perché divenuta insufficiente ad ospitare l¿accresciuta popolazione. una lapide posta all¿esterno dell¿edificio sacro, ricorda che “nell¿anno 1608 dal parto della Vergine” (l¿8 settembre), l¿abate Jacopo Sinio, Protonotario apostolico e Cameriere segreto di Papa Clemente VIII, la restaurò “assieme al monastero di santa Maria”.
1733 - 1735 (ricostruzione intero bene)
La chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna Assunta è stata ricostruita tra il 1733 e il 1735. Della struttura originaria è probabile che sia rimasto solo il tronco del campanile, rialzato di qualche metro e con una nuova cella campanaria. Fino alla metà del XVI secolo fu soggetta all¿Abbazia di Santa Giustina, quando Papa Gregorio XIII
l¿eresse a vicaria perpetua con beneficio autonomo, facente parte dei beni dell¿abbazia andata in commenda.
1773 - 1775 (ampliamento intero bene)
La chies è stata ampliata nel 1773 (secondo lo storico Sartori a spese del monastero di Praglia) e consacrata il 5 giugno del 1775 dal card. Giustiniani, essendo abate commendatario Francesco Fontinio, con il mandato di ricordare ogni anno tale ricorrenza nella domenica IV del mese di settembre
1922 - 1943 (restauro campanile)
Il campanile è del „600. Il vescovo Modesto Farina, nella visita pastorale del 1826 scriveva: «il campanile di Saccolongo è forte e grande che capirebbe molte campane». Le tre campane che formano l¿attuale concerto vennero fuse nel 1922: nel 1943 lo stato maggiore tedesco requisì la campana maggiore per farne armi da guerra, ma la restituì nel corso dello stesso anno.
1989 - 1989 (restauro intero bene)
Nel 1989 l'interno della chiesa venne restaurato per intervento del compianto parroco don Renzo Casarin.
2006 - 2006 (ampliamento sagrato)
Realizzazione del sagrato
2011 - 2011 (manutenzione copertura )
Sistemazione del manto di copertura della chiesa
Descrizione
La chiesa parrocchiale è da una navata principale realizzata inizialmente di circa ml 11.40 * 23.00 adibito per l¿accomodamento dei fedeli, due navate laterali presumibilmente realizzate in epoca successive di circa ml 3 * 22.00 dove trovano spazio dei ripostigli e gli altari minori, la zona dell¿abside di circa ml 6.70 * 8.00 più la parte semicircolare. Nel loto nord est è stata realizzata una parte adibita a centrale termica, wc e sacrestia di circa ml 4.70 * 8.00 . Su lato ovest vi è il campanile di dimensione 4.00 * 4.00 di base.
Elementi decorativi
L’antico altare maggiore, in marmo rosso di Verona e bianco di Carrara, è fisso e si trova in
corrispondenza del centro della
navata occupando l’estremità del
presbiterio. La pradella, che si
protrae oltre l’altare per un metro
e 70 cm, è caratterizzata da tre
gradini per un’altezza totale di cm
48 rispetto al livello del
presbiterio: realizzata in marmo
rosso sulla sommità riporta un
pregevole decoro a meandro in
marmo di vari colori.
L’altare è alto cm 160 mentre l’antico ciborio, con alle sue spalle il coro, è caratterizzato da
paraste in marmo rosso di Verona ed è alto due metri, esclusa la statua dell’Assunta posta sulla
sua sommità decorata a conchiglia. La larghezza totale dell’altare maggiore è di mt 3,80 con una
profondità, esclusa la pradella, di mt 1,35.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1989)
La nuova mensa, inserita unitamente all’ambone e alla fonte battesimale durante il restauro avviatosi nel 1989, per intervento dell’allora parroco don Renzo Casarin, è anch’essa fissa ed è posta al centro del presbiterio,
difronte all’altare maggiore. Con la sua posizione elevata di cm 50
rispetto alla navata è ben visibile a tutti e consente che la comunità, in ualsiasi parte della chiesa, possa esservi rivolta. La collocazione permette un comodo e funzionale svolgimento dei gesti liturgici ed è chiaramente identificabile come centro della celebrazione.
La mensa è realizzata in pietra naturale, ovvero marmo bianco di Carrara, è larga 3 metri e profonda 1,10 metri per un’altezza di cm 95. Realizzata in stile moderno è costituita da sole due parti: un piano e un basamento ricavato da un blocco di marmo su cui spiccano alcuni semplici motivi geometrici.
ambone - intervento strutturale (1989)
L’ambone è posto alla destra dell’altare e, per forma,
materiale e decorazione è correlato alla mensa. Di stile
moderno, l’ambone non è altro che un semplice leggio
con microfono realizzato in un unico blocco di marmo
bianco con decorazioni geometriche.
La sua posizione elevata rispetto all’assemblea consente,
nonostante si trovi decentrata per lasciare il giusto
primato alla mensa, una nobile ubicazione, perfetta come
unione tra il presbiterio e la navata.
L’ambone ha una larghezza di cm 50 e una profondità di
cm 40. Nella parte più alta misura cm 135, mentre dal
lato del lettore l’altezza è di cm 110.
fonte battesimale - intervento strutturale (1989)
Il battistero si trova all’estrema destra dell’altare, ad un
livello leggermente rialzato rispetto alla navata (cm 17)
ma inferiore al presbiterio.
Le caratteristiche estetiche della fonte battesimale sono
riconducibili alla mensa e all’ambone, si tratta, infatti, di
un blocco di marmo scavato per contenere l’acqua. Di
sezione quadrata, cm 100x100, ha un’altezza di cm 85 e
un semplice motivo geometrico.
L’ubicazione del battistero è in armonia con le altre parti
della chiesa e dell’ambiente in generale in più, la sua
posizione ribassata rispetto al battistero consente che lo
stesso mantenga una sua fisionomia propria.
Il collocamento della fonte battesimale permette la
partecipazione attiva dell’intera assemblea e lascia adeguato spazio per battezzando, genitori,
padrini e celebrante durante il rito.
Collocazione geografico - ecclesiastica
Regione Ecclesiastica Triveneto Diocesi di Padova Parrocchia di Santa Maria Assunta
Via Pio XII, 16 - Saccolongo (PD)
Edifici censiti nel territorio dell'Ente Ecclesiastico
Altre immagini
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