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3/5/2024 Diocesi di Alba - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Vittore <Canale>
Data ultima modifica: 14/08/2016, Data creazione: 18/4/2008


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Vittore


Altre denominazioni Santo Stefano


Autore(Ruolo)  Castelli, Carlo Antonio (progetto facciata)
Gallo, Bartolomeo (progetto facciata e campanile)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze piemontesi (riedificazione)
maestranze piemontesi (rifacimento pavimentazione)
maestranze piemontesi (riedificazione)
maestranze piemontesi (restauro copertura)
maestranze piemontesi (restauro e ampliamento)
maestranze piemontesi (riedificazione facciata)
maestranze piemontesi (restauro presbiterio)
maestranze piemontesi (edificazione campanile)



Notizie storiche  1213 - 1213 (prima menzione intero bene)
In anticipo di oltre quarant'anni rispetto alla fondazione della villanova di Canale da parte degli astigiani, un documento è redatto "in domo ecclesie eiusdem loci que est supra mercatum".
1383 - 1383 (riedificazione intero bene)
I Roero, signori di Canale, ottenendone il patronato, fanno ricostruire la chiesa, riservandosi il primo altare sulla destra. Di questa fase sopravvive un pilastro, lasciato parzialmente in vista al principio della navata centrale.
1440 - 1440 (citazione altare di Santa Maria)
Bartolomeo Roero è sepolto presso l'altare di Santa Maria.
1478 - 1478 (citazione altar maggiore)
Domenico Roero, nel proprio testamento, esprime la volontà di essere sepolto presso l'altar maggiore.
1585 - 1585 (descrizione intero bene)
Angelo Peruzzi, in visita apostolica, descrive la chiesa come ampia, dotata di tre navate coperte da volte e interamente intonacata. Solo la navata centrale risulta però pavimentata.
1588 - 1588 (descrizione intero bene)
Il vescovo Panigarola, in visita pastorale, descrive la chiesa e stigmatizza lo stato di degrado in cui versa all'esterno.
1607 - 1607 (decorazione intero bene)
La comunità paga alcuni artisti e artigiani per la realizzazione di affreschi e arredi lignei.
1611 - 1611 (rifacimento pavimentazione)
Sono documentati interventi finalizzati al rifacimento della pavimentazione della chiesa, affidati al mastro da muro Domenico Medici.
1619 - 1619 (descrizione intero bene)
Il vescovo Aiazza, visitando la chiesa, invita a dotarla di campanile.
1651 - 1651 (ricostruzione coperture)
Sono ricostruite le strutture di copertura (in parte anche le volte) della chiesa.
1696 - 1698 (descrizione intero bene)
Il vescovo Migliavacca descrive la chiesa e la ritrova dotata di nuovi altari. Qualche mese dopo iniziano i lavori di ricostruzione delle volte della navata centrale.
1711 - 1711 (dignità intero bene)
Per la prima volta, l'edificio è menzionato con la titolazione a San Vittore, segno che aveva ormai totalmente acquisito anche le funzioni parrochiali dell'antica pieve omonima.
1722 - 1726 (ricostruzione facciata)
I mastri da muro Domenico Pianca e Isidoro Torriano lavorano alla ricostruzione della facciata, realizzata su progetto di Carlo Antonio Castelli, che viene anticipata sottraendo spazio alla piazza antistante la chiesa.
1732 - 1732 (restauro copertura)
Sono documentati interventi di restauro e rifacimento della copertura sotto la direzione del capomastro luganese Pianca.
1748 - 1757 (resturo e ampliamento intero bene)
Prende avvio una campagna di interventi di un certo impegno per restaurare e ampliare le strutture della chiesa.
1817 - 1817 (giurisdizione intero bene)
Con la Restaurazione, la chiesa, insieme alle altre del luogo, è assegnata alla ricostituita diocesi di Alba.
1825 - 1825 (ampliamento intero bene)
Nuovi lavori per adeguare lo spazio della chiesa alle necessità dei fedeli.
1876 - 1881 (modifiche e restauri intero bene)
Nella seconda metà del sec. XIX si dà avvio a un'ampia campagna di interventi volti ad adeguare la struttura della chiesa, concentrati perlopiù nel presbiterio. Nei decenni finali del secolo un consolidamento interessa estensivamente le strutture dell'edificio.
1928 - 1928 (costruzione campanile)
A oltre tre secoli di distanza dalla prima sollecitazione in tal senso, viene infine costruito il campanile su progetto dell'arch. Bartolomeo Gallo.
1929 - 1935 (riplasmazione facciata)
Su progetto dell'arch. Bartolomeo Gallo, la facciata della chiesa viene restaurata e parzialmente riplasmata.
2000 - 2000 (restauro facciata)
La facciata viene interamente restaurata e ridecorata.



Descrizione  La chiesa parrocchiale di San Vittore, nonostante i reiterati interventi di rifacimento e restauro, mostra ancora, nella propria struttura e nell'articolazione spaziale, evidenti debiti rispetto all'originaria chiesa tardomedievale. Ha impianto longitudinale a tre navate, con cappelle laterali poco profonde, ed è conclusa, in corrispondenza della nave maggiore, da un presbiterio a terminazione piana. Tutte le campate, ritmate da pilastri composti da fasci di lesene che reggono, verso la navata centrale, una trabeazione continua, sono coperte da volte a vela, riccamente decorate con affreschi perlopiù realizzati nel corso dei secc. XIX e XX. La facciata, di chiaro gusto neobarocco e affiancata sulla destra dal campanile originario, è tripartita, in modo da coordinarsi al meglio con lo sviluppo volumetrico del corpo longitudinale.

Facciata
Articolata con un gioco di superfici concave e gruppi di colonne libere, richiama modelli barocchi romani, ma è opera in stile del primo quarto del Novecento. Si compone di una sezione centrale, concava, a due livelli coronati da un timpano centinato con articolata trabeazione spezzata, in cui si aprono il portale principale e un oculo mistilineo, affiancata da due corpi laterali, anch'essi concavi, che termina al livello della trabeazione del primo ordine e sono collegati al corpo principale da due volute. Il settore centrale, corrispondente alla navata maggiore, è sottolineato lateralmente da una coppia di colonne libere che reggono un frontone spezzato. Le due sezioni laterali, invece, si collegano alla muratura perimetrale tramite un'ulteriore superficie concava, pensata per mascherare il volume delle cappelle laterali.
Campanile
La chiesa è dotata di due campanili. Uno sorge sulla destra della facciata e, per quanto riplasmato in occasione dei lavori di rifacimento che la interessarono a inizio Novecento, parrebbe riferibile al cantiere settecentesco. Il secondo, in posizione diametralmente opposta, sulla sinistra del presbiterio, fu realizzato nel 1928 ed è caratterizzato da un evidente impostazione razionalista, per quanto declinata, soprattutto nell'articolazione cella campanaria, secondo canoni barocchi semplificati.
Impianto strutturale
La chiesa presenta una struttura a ritmo "semplice", con corrispondenza dimensionale tra le campate della navata centrale (a impianto pressoché quadrato) e quelle delle navate laterali (rettangolari con andamento longitudinale). Le maglia strutturale dell'edificio è dunque semplificata ed evidente: pilastri composti da fasci di lesene dividono la navata centrale dalle laterali e sono legati da archi a sesto lievemente ribassato. Verso la nave maggiore, le lesene si innalzano sino a sorreggere la trabeazione che corre al di sopra del cervello degli archi e su cui poggia i sistema di volte a vela. Nelle lunette laterali che vengono così a crearsi al di sotto di queste (e al di sopra della cornice) si apre una serie di finestre che illuminano direttamente la navata centrale. Le navate laterali sono anch'esse coperte da volte a vela, che impostano direttamente sugli archi longitudinali e su quelli che, trasversalmente, individuano le singole campate. Le cappelle laterali, infine, sono coperte da una volta a botte, poco più di un arco, in realtà, in considerazione del limitato sviluppo in profondità.



Adeguamento liturgico  mensa e leggio - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
L'inserimento dei nuovi arredi non ha comportato lo smantellamento della macchina d'altare preconciliare.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Piemonte
Diocesi di Alba
Parrocchia di S. Vittore

Via Brignolo 6 - Canale (CN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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