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3/5/2024 Diocesi di Reggio Emilia - Guastalla - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo <Castelnovo di Sotto>
Data ultima modifica: 31/01/2017, Data creazione: 9/4/2008


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Sant'Andrea Apostolo


Altre denominazioni A. Andrea Apostolo;S. Andrea Ap.lo;S. Andrea Ap.


Ambito culturale (ruolo)  maestranze emiliane (preesistenze )
maestranze emiliane (ricostruzione chiesa)
maestranze emiliane (consolidamento strutturale)
maestranze emiliane (restauro generale)
maestranze emiliane (completamento facciata)
maestranze emiliane (consolidamento strutturale)
maestranze emiliane (consolidamento strutturale)
maestranze emiliane (restauro generale)



Notizie storiche  XIII - XIV (preesistenze intero bene)
L’esistenza della chiesa di S. Andrea Apostolo è documentata da fonti scritte fin dal 1230 sotto la giurisdizione del Vescovo di Parma nella cui diocesi rimase fino al 1828. Nel 1230 era una cappella dipendente dalla Pieve di Campegine. Successivamente, in un documento del 1278 e in un altro del 1333, la chiesa viene citata con il titolo di parrocchiale, staccata dalla Pieve di Campegine.
XV - XVII (preesistenze intero bene)
Nel XV secolo, probabilmente in seguito ad un incendio che aveva distrutto l’antica chiesa, viene edificata una nuova chiesa sotto il titolo di S. Andrea, però in posizione diversa dalla precedente. Sembra che poco dopo sia stata allungata verso ovest e allargata verso sud. Una planimetria recante la data del 1416 indica che la chiesa aveva una configurazione a prevalente sviluppo longitudinale con tre cappelle sul lato sud e nessuna cappella sul lato opposto. Terminava con un’abside semicircolare. Le fonti avvertono però che esistono dei dubbi circa l’attendibilità della data riportata sul disegno. Nel corso del 1600 la chiesa fu interessata probabilmente da importanti opere di completamento, ma la documentazione a riguardo è scarsa.
1712 - 1715 (ricosstruzione e ampliamento intero bene)
La chiesa attuale si deve ad un intervento di ricostruzione attuato a partire dal 1712 su progetto del reggiano Prospero Mattioli. L’architetto fu incaricato dapprima di coprire la vecchia chiesa con una nuova volta ma poi mise mano anche all’organizzazione spaziale che si presentava piuttosto irregolare. I lavori si protrassero per circa 30 anni, ma nel 1725 viene aperta al culto anche se i lavori non sono ancora terminati.
1828 - 1828 (mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere gererale)
Nel 1828 la chiesa di S. Andrea passa sotto la Diocesi di Reggio.
1831 - 1832 (consolidamento strutturale intero bene)
A seguito degli eventi sismici del 1831-32 crollano l’attico e la facciata e si producono lesioni alle volte. Vengono posizionate delle catene in ferro nella cappella della SS. Annunziata e in quella di S. Antonio. Altre catene vengono impiegate per legare la facciata al corpo della chiesa e per il coro e il presbiterio.
1845 - 1845 (consacrazione solenne carattere generale)
Il 26 ottobre 1845 la chiesa viene solennemente consacrata.
1958 - 1959 (restauro generale intero bene)
Negli anni 1958-59 viene attuata un’importante campagna di restauro della chiesa. I lavori hanno riguardato: - riparazione e ripassatura tetto; - rifacimento dei quattro altari laterali in marmo di Verona; - rifacimento impianto di illuminazione con capricorni in legno dorato appesi alle lesene; - decorazione dell’interno ad opera dei pittori Tacito Confetta di Reggio e del pittore locale Bonvicini; - completamento della facciata con il grande portale di ingresso e l’ornato a festoni, nonché posa delle due statue di S. Prospero e S. Francesco nelle nicchie; - posa di vetrate istoriate nel coro e nella facciata.
1983 - 1988 (consolidamento strutturale intero bene)
In seguito al terremoto del 1983 la chiesa riporta gravi danni di carattere strutturale: - crepe trasversali nella volta centrale; - lesioni verticali nei muri laterali in corrispondenza dei finestroni e della cupola;i - parziale crollo del tetto con sfilamento di una trave di copertura; - lesioni nei muri dell’abside e nei muri interni dei locali annessi. I lavori di riparazione iniziarono nel 1987 e terminarono nel 1988 sotto la direzione dell’ing. Giaroli Lodovico e dell’arch. Tarasconi Francesco: - sigillatura crepe nelle volte con resine epossidiche; - posa di n. 5 catene in acciaio in corrispondenza dei finestroni a presidio delle murature lesionate; - ripresa delle murature a scuci-cuci; - risarcimento lesioni verticali con malte e resine; - rifacimento manto di copertura in coppi e consolidamento capriate dissestate; - rimozione intonaci deteriorati e rifacimento con malta di calce.
1996 - 2002 (consolidamento strutturale intero bene)
A causa del sisma del 1996, nella chiesa vengono intrapresi lavori di consolidamento strutturale attuati attraverso operazioni di scuci cuci nelle murature, cuciture armate e realizzazione di una cappa armata nella volta.
2005 - 2005 (progetto di restauro generale intero bene)
Nel 2005 viene redatto un progetto per il restauro generale della chiesa a firma degli architetti Giovanni Signani e Barbara Zilocchi di Parma. I temi del progetto comprendono: - restauro delle fronti esterne; - risanamento delle coperture; - restauro e risanamento dei paramenti murali interni ed esterni; - pulizia e restauro delle decorazioni interne; - consolidamento del solaio nella cappella di San Prospero; - rimozione e restauro delle superfici pavimentali; - restauro dei serramenti; - adeguamento impiantistico (nuovo impianto di riscaldamento radiante a pavimento, nuovo impianto elettrico, impianto antifurto).
2013 - 2014 (restauro cappella di San Prospero)
Dal progetto generale del 2005 viene stralciata la Cappella di San Prospero che tra il 2013 e il 2014 viene sottoposta a lavori di restauro riguardanti: - le superfici interne e dei paramenti murari esterni; - le superfici decorate interne; - la pavimentazione (danneggiata dall’umidità); - gli infissi e le inferriate.



Descrizione  L’attuale conformazione della chiesa di S. Andrea Apostolo si deve ad un intervento di ricostruzione attuato a partire dal 1712 su progetto del reggiano Prospero Mattioli, autore di altre chiese della provincia di Reggio Emilia. L’impianto planimetrico è di tipo longitudinale con un’unica navata e il transetto poco sporgente. Il presbiterio è rialzato di alcuni gradini e termina con un’abside semicircolare nella quale, entro una cornice in legno intagliato e dorato, è presente il dipinto raffigurante S. Andrea che si appresta al martirio, opera del pittore Francesco Camuncoli (1745-1825). La navata è suddivisa in tre campate di diversa ampiezza. Nella maggiore sono collocate le cappelle di S. Antonio Abate (lato sud) e di S. Mauro (lato nord). La campata vicino all’ingresso ospita, entro ristrette cappelle, gli altari della B.V. di Lourdes (lato sud) e di S. Teresa del Bambin Gesù (lato nord). Nella campata che precede il transetto sono posti gli ingressi laterali alla chiesa. I bracci del transetto contengono due imponenti altari, quello della SS. Annunziata (lato sud) e quello della B.V. Addolorata (lato nord). Nella calotta della cupola è stato realizzato dall’artista parmense Giovanni Bolla un affresco con la “Gloria di S. Andrea” (1732). In adiacenza alla chiesa sul lato sud è posta la Cappella di San Prospero, sorta nel XVIII secolo come oratorio della Confraternita del SS. Sacramento e oggi utilizzata come cappella feriale. La facciata è articolata su due livelli con due coppie di lesene sia nel primo che nel secondo livello. Nel 1958 la porta centrale d’ingresso è stata ornata con un portale a festoni recante lo stemma del vescovo Beniamino Socche e nelle nicchie laterali sono state collocate le statue di S. Prospero e di S. Francesco. Sulla parete esterna della chiesa (prospetto sud) è visibile un trompe l’oeil (840x455 cm) recante una raffigurazione prospettica della navata di una chiesa e di un matroneo affacciantesi sulla stessa. Una lapide in marmo reca l’indicazione degli anni tra il 1795 e il 1799 quale data presunta di realizzazione dell’opera.

Impianto strutturale
Dalla relazione tecnica di accompagnamento al progetto di consolidamento strutturale redatta dall’ing. Giaroli (1986) si apprende che la struttura portante della chiesa è in mattoni.
Pianta
La chiesa ha il fronte rivolto ad ovest. L’impianto planimetrico è di tipo longitudinale a navata unica e transetto poco sporgente. Il presbiterio è separato dalla navata da una balaustra in marmo ed à rialzato di alcuni gradini. Termina con un’con abside semicircolare. La navata è suddivisa in tre campate di diversa ampiezza. Nella maggiore sono collocate le cappelle di S. Antonio Abate (lato sud) e di S. Mauro (lato nord). La campata vicino all’ingresso ospita, entro ristrette cappelle, gli altari della B.V. di Lourdes (lato sud) e di S. Teresa del Bambin Gesù (lato nord). Nella campata che precede il transetto sono posti gli ingressi laterali alla chiesa. I bracci del transetto sono occupati da due imponenti altari, quello della SS. Annunziata (lato sud) e quello della B.V. Addolorata (lato nord). L’intersezione con la navata determina la formazione di una cupola con alto tamburo finestrato e calotta semisferica senza lanterna. Sul lato nord del presbiterio, con accesso dalla cappella della B.V. Addolorata è situato il vano rettangolare della sagrestia. Sul lato opposto, con accesso diretto dalla cappella della SS. Annunziata, sorge la torre campanaria. In adiacenza alla parete della medesima cappella, ma ad una quota inferiore di alcuni gradini, è posta la Cappella di San Prospero, sorta nel XVIII secolo come oratorio della Confraternita del SS. Sacramento e oggi utilizzata come cappella feriale.
Interno
Le linee architettoniche dell’interno sono state definite dall’architetto Mattioli che ha previsto un impaginato basato sull’impiego di pilastrate con paraste di ordine composito e trabeazione con dentelli che corre lungo tutto il perimetro della chiesa. La campata maggiore della navata , coperta a crociera, è caratterizzata dalle due cappelle laterali inquadrate da alte aperture ad arco, mentre le due campate minori presentano, nella parte inferiore, due ristrette cappelle (campata vicino all’ingresso) e due accessi dall’esterno (campata vicino al transetto) e, nella parte superiore, balconi sormontati da dipinti ovati. Nel presbiterio si ripete il tema della balconata con la presenza di cantorie su entrambi i lati. In quella a nord è collocato l’organo acquisito intorno alla metà del Novecento, in sostituzione di uno precedente ottocentesco che a sua volta aveva preso il posto di un altro in legno realizzato nel 1725 da Domenico Taralli. Nel coro sono presenti stalli in legno di noce realizzati nel 1739. Il dipinto raffigurante S. Andrea che si prepara al martirio opera di Francesco Camuncoli (1745-1825) è situato della curva absidale. Nel 2002 sia il dipinto che la cornice in legno intagliato e dorato sono stati oggetto di restauro. La cappella laterale destra della navata è dedicata a S. Antonio Abate il cui altare ha una mensa in marmo e conserva un dipinto raffigurante l’Immacolata Concezione, S. Antonio da Padova e S. Francesco Saverio realizzato dal pittore brescellese Carlo Zatti nel 1810. La cappella sul lato opposto è dedicata a S. Mauro e contiene un dipinto di scuola emiliana del XVIII secolo che ritrae San Francesco di Paola e S. Luigi Gonzaga. Nel corso del XIX secolo al dipinto viene aggiunta la figura di S. Mauro Abate ad opera del pittore Zatti. Le cappelle del transetto sono intitolate alla SS. Annunziata (quella sul lato sud) e alla B.V. Addolorata (quella sul lato nord). La cappella dell’Annunziata reca un altare la cui struttura architettonica con colonne tortili e sontuoso fastigio superiore richiama lo stile degli altari del transetto del Santuario della B.V. della Porta di Guastalla (in particolare quello intitolato a S. Francesco di Paola), chiesa che il Mattioli aveva realizzato a partire dal 1693. L’ancona dell’altare della SS. Annunziata è presente un dipinto del reggiano Prospero Minghetti che ha rappresentato l’Annunciazione (metà sec. XIX). La cappella sul lato opposto, dedicata alla B. V. Addolorata, ha un altare del 1809 realizzato dallo scultore Francesco Tondelli. Cappella di S. Prospero. In adiacenza alla parete della cappella della SS. Annunziata si trova la cappella feriale intitolata a S. Prospero. E’ situata ad un livello inferiore rispetto al piano della navata. Vi si accede sia dall’esterno che dall’interno della chiesa. Era sorta in forma di oratorio per la Confraternita del SS. Sacramento e oggi è utilizzata come cappella feriale. Ha una planimetria rettangolare ad aula unica. Le pareti sono state decorate intorno alla metà del secolo scorso dal pittore locale William Lusuardi che nel soffitto ha ritratto scene della vita di Gesù e nella finta cupola l’Assunzione di Maria. Intorno alla metà del secolo scorso è stato sostituito il vecchio altare con uno nuovo in marmo di Carrara. Il terremoto del 1983 ha provocato il crollo di parte del soffitto del salone soprastante la cappella e le infiltrazioni che si sono originate hanno procurato danni alla volta e alle decorazioni. La cappella è stata oggetto di un importante intervento di restauro negli anni 2013-2014.
Illuminazione
L’apporto luminoso di origine naturale può considerarsi sufficiente. Al di sopra delle cappelle maggiori (navata e transetto) sono presenti finestroni rettangolari, con parte superiore arcuata, che permettono il passaggio di luce naturale. Il tamburo della cupola ha finestre rettangolari. Altre finestre con vetrate istoriate policrome sono collocate in facciata e nell’abside. L’illuminazione artificiale è comunque garantita da una serie di lampade a sulle pilastrate principali a circa due metri da terra e da proiettori al livello superiore. Di fianco al dipinto absidale sono sistemati dei punti luce a parete.
Decorazioni pittoriche
Nel 1958-59 viene attuata un’importante campagna decorativa dell’interno della chiesa eseguita dal pittore Tacito Confetta con Alide Bonvicini. Presso l’Archivio dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali si conserva il progetto acquerellato della decorazione. Dalla relazione degli architetti Giovanni Signani e Barbara Zilocchi (2005) si apprende che le analisi stratigrafiche eseguite sulle pareti interne decorate hanno rivelato la sovrapposizione di quattro cicli decorativi. Lo strato più superficiale è stato realizzato con colori a tempera. Nel 1732 viene realizzato l’affresco della cupola con la “Gloria di S. Andrea” ad opera dell’artista parmense Giovanni Bolla (1650-1733). Durante i lavori di decorazione di metà Novecento il dipinto è stato arricchito intorno da coloriture monocrome. Agli anni ’20 del Novecento risale la pittura della volta della navata da parte del pittore Baldi, autore anche di un affresco nel catino absidale raffigurante l’Ascensione di Cristo tra Angeli e Cherubini, non più visibile in seguito agli interventi di decorazione attuati nella seconda metà del Novecento.
Pavimentazioni
Il presbiterio è pavimentato con lastre di marmo bianco e rosso di Verona (32x32 cm), impiegate anche per le basi delle quattro pilastrate del presbiterio. Tale pavimentazione è stata realizzata nel 1739. Nella navata e nel coro è presente un pavimento in marmo di Carrara bianco e nero (50x50 cm), posato nel 1923. Forse all’epoca costruttiva anche il coro e la navata erano pavimentati in marmo rosso di Verona. Gli altari laterali hanno una pavimentazione in marmo di Carrara, risalente al 1927. Nella sagrestia la pavimentazione è in marmo di Carrara bianco e grigio (32x32 cm), nella Cappella di San Prospero è in formelle di laterizio (25x25 cm). Prima dell’odierna pavimentazione in marmo è probabile che la chiesa ne avesse una in cotto (le fonti riportano che nel 1819 venne rinnovato il pavimento della chiesa e per l’occasione vennero smontati 1856 mattoni quadri e 19.780 quadrelli e le basi dei pilastri della vecchia chiesa). Nel 1895 vengono rifatti in pietra dura l’atrio e i gradini che dalla cappella di San Prospero conducono al coro.
Prospetti
La chiesa di S. Andrea occupa una singolare posizione all’interno dell’impianto urbanistico di Castelnovo Sotto. La via principale del paese la lambisce sul lato sud, mentre ad ovest è presente uno slargo stradale che consente di apprezzare la facciata nella sua interezza. L’impaginato architettonico del fronte principale è articolato su due livelli di pari ampiezza, con due coppie di lesene sia nel primo che nel secondo livello. Ai lati del portale due nicchie ospitano le statue di S. Prospero e di S. Francesco. Tre gradini a forma poligonale conducono alla porta di ingresso ornata a metà Novecento da un portale a festoni con al centro lo stemma del vescovo Beniamino Socche. Un progetto per il completamento della facciata era stato elaborato anche dall’artista Giovanni Miglioli di Guastalla, ma non corrisponde a quanto realizzato. Sulla parete sud della chiesa è visibile un trompe l’oeil (840x455 cm) recante una raffigurazione prospettica della navata di una chiesa e di un matroneo affacciantesi sulla stessa. Una lapide in marmo reca l’indicazione degli anni tra il 1795 e il 1799 quale data presunta di realizzazione dell’opera. Sul lato nord, un vicolo pedonale separa la chiesa dalla canonica, ma un collegamento tra le due costruzioni è ugualmente assicurato tramite un passaggio coperto al piano superiore. La torre campanaria è inglobata nelle strutture della chiesa e dei locali accessori che sono stati costruiti intorno al presbiterio. Ha una cella a monofore con cupolino.
Coperture
Dalla relazione tecnica di accompagnamento al progetto di consolidamento strutturale redatto dall’ing. Giaroli (1986) si apprende la struttura voltata della chiesa è realizzata con laterizi posti di piatto; le strutture di copertura sono ad orditura lignea costituita da capriate terzere e travicelli; il manto è in coppi.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
Collocazione mensa per la celebrazione rivolta verso l’assemblea.
aula - aggiunta arredo (2015-16)
Si sta sperimentando una soluzione che vede la collocazione dell’altare al centro dell’assemblea. La seduta del celebrante è posta di lato all’assemblea. La proclamazione della Parola avviene sul lato opposto a quello del celebrante.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Reggio Emilia - Guastalla
Vicariato Castelnovo di Sotto-Sant'Ilario d'Enza
Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo

via Gramsci - Castelnovo di Sotto (RE)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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