CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
19/5/2024 Diocesi di Reggio Emilia - Guastalla - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa della Natività di San Giovanni Battista <Bagno, Reggio nell'Emilia>
Data ultima modifica: 23/10/2019, Data creazione: 9/4/2008


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa della Natività di San Giovanni Battista


Altre denominazioni Natività di S. Giovanni Batt.;Natività di S. Giovanni Battista


Ambito culturale (ruolo)  maestranze emiliane (preesistenze)
maestranze emiliane (ricostruzione )
maestranze emiliane (restauri)
maestranze emiliane (consolidamento campanile)
maestranze emiliane (restauro e consolidamento statico chiesa)



Notizie storiche  XII - XII (notizie storiche preesistenze)
Si ha notizia della consacrazione di una primitiva chiesa dedicata a San Giovanni nel 1160.
XIV - XVII (trasformazioni e restauri preesistenze)
Dopo il 1342 la famiglia Boiardi si fece carico di un restauro alla chiesa. A quel tempo aveva una sola navata con tre altari e coro quadrato. Successivamente, nella prima metà del Seicento. Viene rifatto il coro in forma semicircolare, allungata la navata e aggiunti altri due altari.
XVIII - XVIII (costruzione campanile intorno)
A fianco della facciata si erge il campanile. E’ stato realizzato dal capomastro Pietro Armani verso la fine del XVIII secolo. I primi due piani sono realizzati a bugnato lineare. I piani soprastanti sono costituiti da celle sovrapposte, la prima a pianta quadrata con serliane, la seconda a pianta ottagonale con monofore. Conclude la composizione un tiburio con calotta semisferica.
1717 - 1738 (costruzione intero bene)
La chiesa attuale viene fondata nel 1717 dall’arciprete don Francesco Montanari che la fa costruire a sue spese. Non si conosce il nome dell’architetto che l'ha progettata, ma taluni studiosi ritengono che possa trattarsi dell'architetto Marco Montanari, allievo del Ferraroni e già attivo in quel tempo nelle chiese reggiane di S. Francesco (1713) e S. Domenico (1726). La chiesa verrà poi consacrata da mons. Ludovico Forni il 24 giugno 1738. La sagrestia è l’unica parte superstite della chiesa precedente. Ha un soffitto a volta con lo stemma della famiglia Bazzani.
1987 - 1992 (consolidamento campanile e canonica intorno)
A seguito dell'evento sismico del 1987 vengono eseguiti dei lavori di consolidamento del campanile e della canonica. In particolare il campanile aveva subito i seguenti danni: - cedimenti e caduta di mattoni nei pinnacoli sopra la cella; - spostamenti di alcune lastre metalliche delle copertine; - movimento della croce con deformazione della sottostante sfera metallica. I lavori vengono eseguiti nel 1992.
1996 - 2002 (restauro e consolidamento statico intero bene)
Un altro evento sismico, nel 1996, rende necessario un ulteriore intervento di consolidamento e riparazione. I lavori consistono nei seguenti: - consolidamento cupola con posa di rete elettrosaldata all’estradosso e massetto alleggerito; - rifacimento del pianellato di sporto e dei correntini in legno di abete nel tiburio; - ripasso del manto di copertura; - sostituzione dei materiali deteriorati nella lanterna.



Descrizione  La chiesa di Bagno sorge a margine di un'arteria stradale piuttosto frequentata. La sua costruzione si deve all'interessamento dell'arciprete Don Francesco Montanari. Non si conosce il nome del progettista, ma gli studiosi sono propensi a credere che possa trattarsi dell'architetto Marco Montanari, allievo del Ferraroni e già attivo in quel tempo nelle chiese reggiane di S. Francesco e di S. Domenico. La chiesa ha una pianta centrale con aula di forma esagonale e un presbiterio con abside semicircolare al centro della quale è collocato il dipinto di Jacopo Palma il Giovane raffigurante il santo titolare, proveniente dalla chiesa precedente. Sull’aula si eleva la cupola a calotta semisferica con lanterna. Le quattro cappelle hanno altari dedicati alla Beata Vergine. Gran parte dell’apparato decorativo plastico è realizzato in gesso e polvere di marmo, armato con ferro e/o legno. Nelle pilastrate sono presenti sei statue ritraenti personaggi che hanno avuto un ruolo nella vita di San Giovanni Battista (arcangelo Gabriele, S. Elisabetta, S. Zaccaria, S. Giovanni, il 'manigoldo', S. Matteo Evangelista). Nei pennacchi della cupola sono invece rappresentati i dodici Apostoli realizzati dal bolognese Petronio Tadolini (1729-1813). Il prospetto di facciata è suddiviso in due livelli da una cornice marcapiano fortemente aggettante. Al centro del livello inferiore è posto il portale di ingresso architravato con fregio decorato a motivi vegetali e iscrizione dedicatoria. Al livello superiore la finestra rettangolare con timpano curvo è affiancata dalle statue di San Giovanni Battista e San Paolo inserite entro nicchie. Sul lato nord della facciata, discosto ma ad essa collegato, si erge il campanile costruito dal capomastro Pietro Armani verso la fine del XVIII secolo. I primi due piani sono realizzati a bugnato lineare. I piani soprastanti sono costituiti da celle sovrapposte, la prima a pianta quadrata con serliane, la seconda a pianta ottagonale con monofore. Conclude la composizione un tiburio con calotta semisferica.

Impianto strutturale
Dalla Relazione tecnica allegata al progetto di consolidamento statico e restauro (2000) si apprende che il sistema fondale è costituito da mattoni laterizi, commessi con malta di cemento. Con lo stesso materiale è costruita la chiesa, la cupola, i voltini delle cappelle, la volta del presbiterio e il catino absidale. La copertura in coppi laterizi soprammessi è sorretta da una doppia orditura lignea principale e da correntini di varie essenze. Il campanile, costruito dopo la chiesa, è realizzato anch'esso in mattoni laterizi.
Pianta
La chiesa è orientata a sud. Ha una pianta centrale di forma esagonale con un accentuato prolungamento della zona presbiteriale. Sull’esagono si eleva la cupola a tutto sesto celata all'esterno dal tiburio dodecagonale concluso da una lanterna. Sull'aula prospettano quattro cappelle con altari.
Interno
La spazialità dell'interno è organizzata intorno all'aula esagonale. Le paraste addossate ai pilastri sono di ordine ionico con base attica. Su queste poggia la trabeazione che si sviluppa per tutto il perimetro della chiesa. Il presbiterio rialzato di due gradini termina nell'abside semicircolare nella quale è contenuto il dipinto di Jacopo Palma il Giovane (1548-1628) raffigurante San Giovanni Battista proveniente dalla vecchia chiesa demolita. Il pavimento in graniglia dell'aula risale ai primi decenni del Novecento, mentre nel presbiterio vi è una pavimentazione in marmo bianco e rosso di Verona. Gran parte dell’apparato decorativo plastico è realizzato in gesso e polvere di marmo, armato con ferro e/o legno. Nelle pilastrate sono presenti sei statue ritraenti personaggi che hanno avuto un ruolo nella vita di San Giovanni Battista (arcangelo Gabriele, S. Elisabetta, S. Zaccaria, S. Giovanni, il 'manigoldo', S. Matteo Evangelista). Nei pennacchi della cupola sono invece rappresentati i dodici Apostoli realizzati da Petronio Tadolini di Bologna (1729-1813). Superato l'ingresso, sul lato sinistro si trova il Fonte Battesimale. I quattro altari minori sono dedicati alla Beata Vergine Maria. Nella controfacciata, sopra la porta di ingresso è presente la cantoria poggiante su quattro mensole con volute. Sul parapetto sono raffigurati strumenti musicali. Nella cantoria trova collocazione un organo a canne acquistato nel 1851 e restaurato da Eugenio Bonazzi nello stesso periodo.
Prospetti esterni
La facciata è suddivisa in due livelli da una cornice marcapiano fortemente aggettante. Al livello inferiore due coppie di lesene con capitelli compositi si staccano leggermente dalla parete a produrre un lieve effetto chiaroscurale. Al centro è presente il portale di ingresso architravato con fregio decorato a motivi vegetali e iscrizione dedicatoria al santo titolare. Nel livello superiore la finestra rettangolare con timpano curvo è affiancata dalle statue di San Giovanni Battista e San Paolo inserite entro nicchie. La composizione termina con un frontone triangolare al centro del quale si trova una finestra ovale.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
Collocazione mensa per la celebrazione rivolta verso l'assemblea.
presbiterio - intervento strutturale (1965-75)
Demolita la balaustra davanti al presbiterio. I materiali sono stati riutilizzati per realizzare la mensa.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Reggio Emilia - Guastalla
Vicariato Urbano
Parrocchia di Natività di San Giovanni Battista

via Lasagni - Bagno, Reggio nell'Emilia (RE)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.