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24/4/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Pietro Incarnario <Verona>
Data ultima modifica: 17/02/2016, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa rettoria


Denominazione Chiesa di San Pietro Incarnario


Altre denominazioni S. Pietro Incarnario


Ambito culturale (ruolo)  architettura altomedievale (origini e costruzione )
architettura gotica (costruzione )
architettura neoclassica (costruzione )
architettura contemporanea (restauro e rinnovamento)



Notizie storiche  955 ante - 955 (costruzione intero bene )
La chiesa di S. Pietro apostolo fu edificata prima del 955 per volere di Milone, conte di Verona ("cappella mea propria que ego ipse a fundamento fieri rogavi foris muris civitatis veronensis non longe ab ecclesia Sancti Firmi ubi dicitur Carnario, que est dedicata ad honorem beati Petri apostolorum princeps") in un luogo precedentemente adibito a "carnarium", da cui deriva il toponimo "Incarnario". Del primitivo edificio rimane oggi visibile solo la cripta sotterranea preceduta da un lungo atrio.
1440 - 1440 (costruzione intero bene )
Probabilmente attorno al 1440 il vecchio edificio subì profonde alterazioni con la costruzione del campanile e di una nuova abside, ancora superstite.
XVIII sec. - XVIII sec. (costruzione intero bene )
Nel corso della seconda metà del XVIII sec. l'edificio fu rinnovato nelle forme neoclassiche attuali.
XX sec. - XX sec. (restauro e rinnovamento intero bene )
In seguito ai gravi danni subiti nella II Guerra Mondiale l'edificio fu restaurato e rinnovato con l'arretramento di 7 m. della facciata per esigenze di viabilità.



Descrizione  La chiesa di S. Pietro apostolo fu edificata prima del 955 per volere di Milone, conte di Verona, in un luogo precedentemente adibito a "carnarium", da cui deriva il toponimo "Incarnario" (in epoca romana e altomedievale il termine "carnarium" aveva due significati: cimitero o macello, mercato della carni). Di tale edificio rimane oggi visibile solo la cripta sotterranea preceduta da un lungo atrio. Attorno al 1440 il vecchio edificio subì profonde alterazioni con la costruzione del campanile e di una nuova abside, ancora superstite. L'edificio attuale è il risultato della ricostruzione in forme neoclassiche avvenuta nella seconda metà del XVIII sec. Nel secondo dopoguerra la chiesa fu restaurata e rinnovata con l'arretramento di 7 m. della facciata per esigenze di viabilità. Esternamente si presenta con facciata a capanna preceduta da un'alta scalinata. Orientamento ad occidente. Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare emergente rialzato di tre gradini e concluso con abside semicircolare. I prospetti interni sono scanditi da lesene d’ordine ionico su cui si imposta l’alta trabeazione sommitale; lungo i fianchi laterali dell’aula l’ordine inquadra archeggiature cieche con contorni modanati; le pareti sono ornate con opere pittoriche su tela ed otto tempere a fresco di Luigi Frisoni; al centro della parete absidale una cornice architettonica accoglie la pala d’altare di Felice Brusasorci (1546-1605). La navata è coperta da una volta “a schifo” con unghie laterali; il presbiterio è sovrastato da una breve volta a botte unghiata; catino absidale a sviluppo semicircolare con lunetta centrale. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in piastrelle di marmo chiaro di Botticino.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio quadrangolare emergente, rialzato di tre gradini e di ampiezza ridotta, concluso con l’abside semicircolare. Sul lato meridionale del presbiterio si colloca un piccolo vano adibito a sacrestia; sullo stesso lato si affianca la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduta da un’alta scalinata. Al piano seminterrato, in corrispondenza del presbiterio, si colloca la cripta, adibita a cappella feriale.
Facciata
Facciata a capanna in stile neoclassico. Orientamento ad occidente. Al centro, preceduto da un'alta scalinata in nembro rosato, si apre il portale d'ingresso timpanato. Oltre il portale una finestra di forma semicircolare illumina l'interno dell'edificio. Due lesene angolari con capitelli ionici reggono la trabeazione su cui si imposta il timpano aggettante con cornice dentata.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, composto da conci in pietra calcarea, tufo, mattoni pieni in laterizio e ciottoli. I paramenti murari esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco, ad eccezione delle pareti esterne del presbiterio che si presentano con tessitura muraria a vista.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ambiente dell’aula è coperto da un’ampia volta “a schifo” con unghie laterali, il quadrilungo centrale è contornato da una cornice modanata in stucco. Il vano del presbiterio è sovrastato da una breve volta a botte unghiata separata con una costolonatura in lieve aggetto dal catino absidale a sviluppo semicircolare con unghia centrale. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato, collegato ad un sistema di centinature lignee portanti.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale costituita da arcarecci e correntini con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è realizzata in piastrelle di marmo chiaro di Botticino; il piano del presbiterio è rialzato con tre gradini in pietra bianca.
Prospetti interni
L’interno della chiesa esibisce un’elegante ed equilibrata composizione architettonica e decorativa di matrice settecentesca. I prospetti sono scanditi da lesene d’ordine ionico su cui si imposta l’alta trabeazione modanata sommitale che si sviluppa cingendo l’invaso dell’aula; lungo i fianchi laterali dell’aula l’ordine inquadra archeggiature cieche con contorni modanati; nelle campate intermedie una cornice modanata individua due registri, entrambi occupati da opere pittoriche su tela ed otto tempere a fresco di Luigi Frisoni; le pareti del presbiterio sono coronate da una cornice modanata; al centro della parete absidale una cornice architettonica accoglie la pala d’altare di Felice Brusasorci (1546-1605).
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, sono coronati da una cornice sottogronda modanata, e percorsi lungo i fianchi longitudinali dell’aula da una cornice marcapiano ai tre quarti dell’altezza; entrambi i prospetti laterali della navata sono caratterizzati da due modesti volumi emergenti, con geometria a capanna, conclusi da un frontone triangolare, a memoria delle antiche cappelle laterali; ad esse si sovrappone un oculo circolare; le pareti del presbiterio, in laterizio a vista, sono coronate da una cornice a mensoline e dentelli.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto edificato in mattoni di laterizio faccia a vista. Cella campanaria a bifore. Copertura conica in laterizio.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre e lo smembramento dell’altare maggiore pre-conciliare, la cui mensa è stata ricollocata in posizione avanzata verso l’aula, in ottemperanza alle prescrizioni del Concilio Vaticano II. Attualmente la chiesa è adeguata alla liturgia della chiesa ortodossa che vi officia.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Verona Centro
Parrocchia dei Santi Fermo e Rustico

Piazzetta S. Pietro Incarnario - Verona (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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