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22/11/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Lorenzo <Verona>
Data ultima modifica: 07/06/2018, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa rettoria


Denominazione Chiesa di San Lorenzo


Altre denominazioni S. Lorenzo


Autore(Ruolo)  Giolfino, Nicola (interno, decorazione ad affresco )
Forti, Giorgio (restauro)



Ambito culturale (ruolo)  architettura altomedievale (origini e costruzione)
architettura romanica (costruzione )
arte gotica (interno, decorazione ad affresco )
arte rinascimentale (interno, decorazione ad affresco )
architettura contemporanea (restauro)
architettura contemporanea (restauro)



Notizie storiche  VIII sec. - VIII sec. (origini e costruzione intero bene )
La primitiva chiesa di S. Lorenzo sorse in epoca altomedievale lungo la consolare Via Postumia (o Via dei Sepolcri), oggi Corso Cavour. Ricordata nel componimento in versi conosciuto come "Ritmo Pipinano" o "Versus de Verona" (VIII sec.) per la presenza delle reliquie di S. Lorenzo (annoverate "tra i custodi santissimi pronti a difendere Verona dai nemici iniquissimi della città e della fede") fu distrutta nel corso di successive invasioni barbariche (probabilmente degli Ungari, nel X sec.). Di tale edificio rimangono tuttora visibili alcuni frammenti di pluteo di epoca longobarda, pilastri, capitelli e pietre tombali (collocati nel cortiletto antistante la chiesa).
XII sec. - XII sec. (costruzione intero bene )
La chiesa attuale risale al XII sec. Si fa risalire l'inizio dei lavori al 1110. In seguito ad una interruzione (causata forse dal terremoto del 1117 o da difficoltà economiche) la ripresa della costruzione proseguì con qualche variante costruttiva (sostituzione dei corsi in ciottoli di fiume con corsi di tufo e ideazione dei matronei). Durante i lavori di restauro del 1896 nel transetto meridionale fu rinvenuta una lamina in piombo in cui si ricordano le reliquie di S. Ippolito, qui deposte dal vescovo di Verona Zufeto (1107-1111).
XIII sec. - XIV sec. (decorazione ad affresco interno )
Tra il XIII ed il XIV sec. l'interno fu impreziosito da alcune decorazioni ad affresco, alcune delle quali tuttora visibili (testa di S. Cristoforo, XIII sec.; martirio di S. Lorenzo, XIV sec.).
XVI sec. - XVI sec. (decorazione ad affresco interno )
Nella prima metà del XVI sec. una porzione della parete di destra fu decorata con decorazioni ad affresco attribuite a Nicolò Giolfino ("Davide Cantante" e "Battesimo di Cristo").
XIX sec. - XX sec. (restauro intero bene )
Tra la fine del XIX sec. ed il secondo dopoguerra si registrano interventi di restauro volti all'eliminazione delle manomissioni barocche e neoclassiche avvenute tra il XVII ed il XVIII sec.
2002 - 2003 (restauro intero bene )
Risale al biennio 2002-2003 un organico intervento di restauro. Progetto a firma dell'arch. Giorgio Forti.



Descrizione  La primitiva chiesa di S. Lorenzo sorse in epoca altomedievale lungo la consolare Via Postumia (o Via dei Sepolcri), oggi Corso Cavour. Ricordata nel componimento in versi conosciuto come "Ritmo Pipinano" o "Versus de Verona" (VIII sec.) per la presenza delle reliquie di S. Lorenzo, fu distrutta nel corso di successive invasioni barbariche (probabilmente degli Ungari, nel X sec.). Di tale edificio rimangono tuttora visibili alcuni frammenti di pluteo di epoca longobarda, pilastri, capitelli e pietre tombali (collocati nel cortiletto antistante la chiesa). La chiesa attuale risale al XII sec. Si fa risalire l'inizio dei lavori al 1110. In seguito ad una interruzione (causata forse dal terremoto del 1117 o da difficoltà economiche) la ripresa della costruzione proseguì con qualche variante costruttiva (sostituzione dei corsi in ciottoli di fiume con corsi di tufo e ideazione dei matronei). Esternamente l'edificio si presenta con facciata monocuspidata di epoca romanica. Orientamento a occidente. Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Impianto planimetrico di tipo basilicale suddiviso in tre navate, separate da due file di colonne con capitelli scolpiti a fogliame alternate a massicci pilastri polistili, e concluse ciascuna con abside semicircolare; il presbiterio è preceduto da un transetto i cui bracci laterali sono costituiti da due cappelline con terminazione absidata sul lato orientale; alle navate laterali si sovrappongono le gallerie dei matronei. Lo spazio interno della chiesa, caratterizzato dal cromatismo del partito decorativo a corsi orizzontali di conci in tufo alternati a filari in laterizio e ciottoli di fiume, si presenta austero e suggestivo, con aula centrale a marcato sviluppo verticale verso cui si aprono le archeggiature gemine con arco rialzato delle navate laterali con i sovrapposti matronei; lungo le pareti si conservano limitati lacerti di decorazioni ad affresco databili tra il XII ed il XVI secolo; al centro della parete absidale è posta la pala d’altare cinquecentesca, opera di Domenico Brusasorzi. La navata centrale è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con travature ed assito cassettonato a vista; navate laterali e matronei sono sovrastati da una teoria di volte a crociera in muratura, e copertura ad unico spiovente; le strutture absidali sono chiuse da semi-calotte sferiche in conci di tufo; manto di copertura in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi diagonali; il piano del presbiterio presenta un disegno geometrico con intarsi in marmi policromi.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico di tipo basilicale suddiviso in tre navate, separate da due file di quattro colonne alternate ad altrettanti pilastri polistili a sezione cruciforme quadrilobata, e concluse ciascuna con abside emergente a sviluppo semicircolare; il presbiterio, sopraelevato di quattro gradini ed esteso all’intera luce dell’aula, occupa la campata terminale delle tre navate; in corrispondenza dell’abside centrale è posto l’altare maggiore pre-conciliare, delimitato da un recinto balaustrato sopraelevato di due ulteriori gradini; nelle absidi minori trovano sede l’altare del Crocifisso, a destra, e l’altare dell’Addolorata, sul lato opposto; il presbiterio è preceduto da un transetto i cui bracci laterali, di ridotta profondità, sono costituiti da due cappelline con terminazione absidata sul lato orientale; alle navate laterali si sovrappongono le gallerie dei matronei che risvoltano e si raccordano lungo la controfacciata. L’ingresso principale, con bussola interna, si apre al centro della parete di facciata; è presente un’entrata laterale lungo il fianco meridionale dell’aula (navata destra). Sul lato meridionale del presbiterio insistono la torre campanaria ed il complesso edilizio della casa canonica.
Facciata
Facciata a capanna in stile romanico, interamente edificata a corsi alternati di mattoni in cotto e ciottoli di fiume, ovvero a corsi regolati di conci in tufo. Orientamento ad occidente. La incorniciano due matronei (torri scalari) a pianta circolare (probabile influsso delle abbazie cluniacensi francesi). Si accede all'interno tramite un portale d'ingresso di forma rettangolare sormontato da un protiro pensile. Oltre il protiro due monofore strombate ed un ampio oculo illuminano l'interno dell'edificio.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, costituito da corsi orizzontali in blocchi squadrati di tufo, alternati a filari in mattoni pieni di laterizio e a corsi listati in ciottoli di fiume; lungo i fianchi longitudinali delle navate laterali sono presenti contrafforti murari a sperone; le strutture murarie longitudinali della navata maggiore sono controventate mediante arconi trasversali in muratura e tiranti metallici; le archeggiature in muratura che separano le navate si impostano su colonne monolitiche in pietra e massici pilastri polilobati in tufo e laterizio. I paramenti murari esterni ed interni sono privi di intonacatura.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata centrale ed il livello superiore del transetto sono coperti dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con travature a vista e sovrapposto assito a cassettoni. Le navate laterali e le gallerie dei matronei sono sovrastati da una teoria di volte a crociera in conci di fufo impostate su archeggiature trasversali e longitudinali. Le strutture absidali sono chiuse da semicalotte sferiche realizzate in tufo, che in parte conservano lacerti di decorazioni ad affresco.
Coperture
La navata centrale ed il transetto presentano una copertura a due falde con struttura portante costituita da travature longitudinali in cemento armato poggianti su arconi trasversali in muratura; coperto ad unica falda lungo le navate minori; orditura secondaria composta da travetti in pendenza con sovrapposto assito cassettonato; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula e del settore anteriore del presbiterio è realizzata in quadrotte alternate in marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi diagonali. Il piano rialzato del presbiterio, cinto da balaustra, presenta un disegno geometrico con intarsi in marmi policromi (marmo rosso Verona, marmo nero e biancone).
Prospetti interni
Lo spazio interno della chiesa, austero e suggestivo, con elementi lessicale tipici del romanico padano, è caratterizzato ad un impianto spaziale articolato in tre navate con aula centrale dal marcato sviluppo verticale, i cui prospetti longitudinali sono ritmati da slanciati pilastri cruciformi a sezione quadrilobata che si innalzano fino agli arconi di imposta della struttura di copertura, ed a cui si interpone un doppio registro di archeggiature gemine a sesto rialzato impostate su colonnine monolitiche in rosso ammonitico e pietra bianca, ornate con capitelli scolpiti a fogliame e con possente pulvino, che si aprono verso le navate minori ed i sovrapposti matronei; intenso il cromatismo del partito decorativo a corsi in conci di tufo e filari in cotto e ciottoli; lungo le pareti si conservano limitati lacerti di decorazioni ad affresco databili tra il XII ed il XVI secolo; al centro della parete absidale è posta la pala d’altare cinquecentesca, opera di Domenico Brusasorzi; una soffusa illuminazione naturale filtra da strette monofore strombate che si aprono lungo i fianchi dell’aula.
Prospetti esterni
I prospetti esterni della chiesa, con tessuto murario caratteristico del romanico veronese, a corsi di conci in tufo alternati a filari in mattoni pieni di laterizio e ciottoli di fiume, si articolano lungo i fianchi longitudinali in due registri architettonici corrispondenti alla suddivisione delle navate interne; il registro inferiore, ritmato da possenti contrafforti murari a sperone pentagonali, è coronato da una cornice sottogronda ad archetti pensili in laterizio ed è caratterizzato da strette monofore strombate disposte su due livelli; il settore superiore, di poco sopraelevato, è cinto in sommità da un fregio in laterizio con modanatura a dentelli; l’ingresso laterale sul lato meridionale della chiesa è protetto da un elegante protiro rinascimentale.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Pianta quadrangolare. Fusto edificato in cotto e ciottoli di fiume faccia a vista. Cella campanaria ad ampie monofore a tutto sesto. Copertura conica in laterizio.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (2009)
L’intervento di adeguamento liturgico ha previsto la realizzazione della nuova area presbiterale nel settore antistante il recinto dell’antico presbiterio chiuso da balaustra; su di esso trovano sede il nuovo altare mobile in legno rivolto verso l’assemblea e, lateralmente, l’ambone e la cattedra del celebrante, anch’essi in legno. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Verona Centro
Parrocchia dei Santi Apostoli

Corso Cavour - Verona (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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