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24/12/2024
Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Maria della Pace <Verona>
Data ultima modifica: 11/03/2016, Data creazione: 8/3/2011
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria della Pace
Altre denominazioni Chiesa della Madonna di Campagna;S. Maria della Pace
Autore(Ruolo)
Sanmicheli, Michele (costruzione)
Banterle, Francesco Giuseppe Maria (ampliamento chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
architettura rinascimentale (origini e costruzione )
architettura barocca (restauro )
architettura contemporanea (restauro )
architettura contemporanea (ampliamento )
architettura contemporanea (restauro )
Notizie storiche
1559 - 1589 (origini e costruzione intero bene)
Nel 1517, la Repubblica di Venezia, per ragioni strategico-militari, ordinò che fossero abbattute le case, i palazzi, le chiese, i giardini e gli alberi a un miglio di distanza dalle mura cittadine. Si narra che su uno dei pochi muretti scampati alla spianata era sopravvissuta un’immagine raffigurante la "Vergine con Bambino e i SS. Bartolomeo e Antonio Abate", attorno alla quale si sviluppò un’intensa devozione. In considerazione di tale fervore, il vescovo Luigi Lippomano (1548-1558) commissionò al noto architetto veronese Michele Sanmicheli la progettazione di una chiesa atta a custodire l’immagine della Vergine. I lavori, principiati nel 1559, ebbero compimento nel 1589. L’affresco della Vergine fu collocato dietro l’altar maggiore già nel 1561.
1633 - 1633 (restauro intero bene)
Nel 1633 la chiesa venne restaurata.
1903 - 1903 (restauro intero bene)
Nel 1903, l’edificio, danneggiato da alcune scosse di terremoto, fu restaurato.
1931 - 1932 (ampliamento intero bene)
Tra il 1931 ed il 1932 l'edificio fu ampliato nelle forme attuali; l’interno fu decorato con una profusione di marmi policromi. Il progetto venne affidato all’arch. veronese Francesco Banterle.
L'edificio rinnovato fu consacrato in data 17 settembre 1932.
1947/07/16 - 1970 (erezione in Parrocchia carattere generale)
La chiesa di S. Maria della Pace fu smembrata da S. Michele Extra, ed eretta in Parrocchia autonoma il 16 luglio del 1947. Fu affidata dapprima ai Poveri Servi della Divina Provvidenza e successivamente (1970) alla Congregazione Sacerdotale S. Giovanni Battista.
La chiesa di S. Maria della Pace è stata dichiarata basilica minore in data 17 ottobre 1897.
1991 - 1991 (restauro intero bene)
Nel 1991 l'edificio è stato integralmente restaurato a spese del Comune di Verona.
Descrizione
Nel 1517, la Repubblica di Venezia, per ragioni strategico-militari, ordinò che fossero abbattute le case, i palazzi, le chiese e gli alberi nel raggio di un miglio dalle mura cittadine. Si narra che su uno dei pochi muretti scampati alla spianata veneziana fosse sopravvissuto un affresco raffigurante una Vergine con Bambino e i SS. Bartolomeo e Antonio Abate. Attorno all'immagine ben presto si sviluppò un’intensa devozione, al punto che il vescovo Agostino Lippomano (1558-1560) decise di commissionare al noto architetto veronese Michele Sanmicheli la progettazione di una chiesa atta a custodirla. I lavori, principiati nel 1559, terminarono nel 1589. Tra il 1931 ed il 1932 fu ampliata nelle forme attuali. Eretta in Parrocchia il 16 luglio del 1947 fu dapprima affidata ai Poveri Servi della Divina Provvidenza e successivamente (1970) alla Congregazione Sacerdotale S. Giovanni Battista.
La chiesa presenta un impianto spaziale centrale ad unica aula a pianta ottagonale, e con sviluppo circolare esterno, il cui asse maggiore longitudinale è determinato dall’innestarsi, sul lato orientale, del corpo edilizio minore ospitante il presbiterio, quest’ultimo a pianta a croce greca con bracci laterali absidati semicircolari e concluso con abside rettangolare a fondale piatto; esternamente il volume cilindrico dell’aula è cinto da un ampio periptero colonnato che protegge i tre ingressi principali. L’ambiente interno dell’aula a pianta ottagona presenta i prospetti ritmati da paraste angolari con capitelli d’ordine composito, che inquadrano ampi nicchioni di ridotta profondità introdotti da archeggiature modanate in cui trovano sede gli altari laterali; oltre l’alta trabeazione si imposta il tamburo della cupola, modulato da snelle lesene che inquadrano arcate cieche o finestrate e nicchie con statue; nel vano absidale si conserva l’altare maggiore pre-conciliare che custodisce l’antico affresco devozionale della “Madonna col Bambino in trono tra i Santi Bartolomeo e Antonio Abate”, databile alla fine del Trecento. L’aula è coperta da un’ampia cupola in muratura a otto spicchi, sovrastata da una seconda calotta costituita da una centinatura lignea con rivestimento esterno in lastre di rame; il presbiterio è chiuso da una calotta sferica in muratura con manto in coppi di laterizio; il vano dell’abside è coperto da una volta a botte con decorazione a cassettoni. La pavimentazione interna è costituita da un motivo geometrico realizzato con intarsi in marmi policromi.
Pianta
La chiesa presenta un impianto spaziale centrale ad unica aula a pianta ottagonale, e con sviluppo circolare esterno, il cui asse maggiore longitudinale è determinato dall’innestarsi, sul lato orientale, del corpo edilizio minore ospitante il presbiterio, quest’ultimo a pianta a croce greca con bracci laterali absidati semicircolari e concluso con abside rettangolare a fondale piatto ospitante l’altare maggiore. Esternamente il volume cilindrico dell’aula è cinto da un ampio periptero colonnato che protegge i tre ingressi principali. Sul lato meridionale del presbiterio insistono il locale della sacrestia, la torre campanaria e la torretta ospitante la scala a chiocciola che consente di raggiungere le cupole dell’aula e del presbiterio.
Facciata
La chiesa di S. Maria della Pace non presenta una facciata principale (in quanto a pianta circolare). Lungo la porzione inferiore si sviluppa un porticato di forma circolare al di sotto del quale si aprono tre ingressi.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composto presumibilmente da conci di pietra calcarea, tufo e mattoni pieni in laterizio legati con malta di calce. I paramenti murari esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta da un’ampia cupola in muratura a otto spicchi, impostata su un alto tamburo a sviluppo interno ottagonale, semplicemente intonacata e tinteggiata verso l’intradosso. Il presbiterio è sovrastato da una calotta sferica in muratura, anch’essa intonacata e tinteggiata. Il vano dell’abside è coperto da una volta a botte con decorazione a cassettoni.
Coperture
La cupola dell’aula è sovrastata da una seconda calotta costituita da una centinatura lignea con rivestimento esterno in lastre di rame stagnato. La semicalotta sferica del presbiterio presenta un manto di copertura in coppi di cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula e del presbiterio, rispettivamente a pianta ottagonale e a pianta circolare, è costituita da un motivo radiale realizzato con intarsi in marmi policromi: marmo rosso Verona, nembro rosato, marmo biancone e marmo nero.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, fortemente caratterizzato dalla spazialità centrale dell’aula, a pianta ottagonale, e del presbiterio, a impianto circolare, esibisce un’armonica ed equilibrata composizione architettonica e decorativa d’insieme. I prospetti dell’aula sono ritmati da paraste angolari piegate a libro con capitelli d’ordine composito, che inquadrano ampi nicchioni di ridotta profondità introdotti da archeggiature modanate in cui trovano sede gli altari laterali; oltre l’alta trabeazione modanata si imposta un registro minore, corrispondente al tamburo ottagonale della cupola, modulato da snelle lesene che inquadrano arcate cieche o finestrate e nicchie con cornice timpanata in cui sono accolte otto statue; nel vano absidale si conserva l’altare maggiore pre-conciliare, inquadrato da un ricco prospetto marmoreo, che custodisce l’antico affresco devozionale della “Madonna col Bambino in trono tra i Santi Bartolomeo e Antonio Abate”, databile alla fine del Trecento; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Prospetti esterni
Esternamente l’edificio si compone di un’alta struttura cilindrica sormontata da una cupola emisferica cinta da una cornice balaustrata, e circondata alla base da un portico con un basso colonnato d’ordine tuscanico. Il volume edilizio che si eleva oltre il periptero è articolato in tre registri scanditi da fasce marcapiano modanate, di cui il settore centrale è ritmato da una fitta teoria di paraste d’ordine composito poggianti su un alto piedistallo, e che inquadrano arcatelle centinate con modanatura a voluta in chiave, in parte cieche ed in parte finestrate. I prospetti presentano un rivestimento ad intonaco.
Campanile
Torre campanaria parzialmente inglobata nel volume della casa canonica. Di essa emerge una porzione di fusto (recante un rivestimento ad intonaco di color sabbia). Cella campanaria ad edicola. Copertura a piramide.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione di un altare mobile in legno intagliato e decorato rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
Collocazione geografico - ecclesiastica
Regione Ecclesiastica Triveneto Diocesi di Verona Vicariato Foraneo di Verona Nord-Est Parrocchia di Santa Maria della Pace
Piazza Madonna di Campagna - Verona (VR)
Edifici censiti nel territorio dell'Ente Ecclesiastico
Altre immagini
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