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18/5/2024 Diocesi di Gorizia - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Rocco <Villesse>
Data ultima modifica: 01/04/2016, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Rocco


Altre denominazioni S. Rocco


Ambito culturale (ruolo)  maestranze friulane (costruzione edificio)



Notizie storiche  VII (?) - VII (?) (preesistenza intero bene)
Esistenza di una chiesa dedicata a San Michele, attualmente circondata dal cimitero.
XIV - XIV (preesistenza intero bene)
Rifacimento della chiesa di San Michele, conferendole l’aspetto attuale.
1569 - 1569 (preesistenza intero bene)
La chiesa di San Rocco fu ampliata.
1590 - 1593 (preesistenza intero bene)
Erezione di una nuova chiesa, dedicata a San Rocco, collocata in posizione più comoda al centro del paese nelle adiacenze della chiesa attuale sull’altro lato strada.
1807 - metà XIX (costruzione esterno della chiesa)
Erezione del campanile, su progetto dell’ingegnere Clementic; i lavori furono interrotti e ripresi successivamente, modificando il progetto originale che prevedeva una copertura a cuspide, sostituita dall’attuale copertura a cipolla secondo il progetto dell’impresario G.B. Spangher.
1835 - 1840 (costruzione intero bene)
Costruzione ex novo della chiesa, su progetto dell’ingegnere Clementic nel 1828. I lavori iniziarono nell’agosto del 1835 e terminarono nel 1839, anche se la data della conclusione dei lavori è il 3 febbraio del 1840.
1842 - 1842 (consacrazione intero bene)
La chiesa fu consacrata dall’arcivescovo di Gorizia Francesco Saverio Luschin il 16 agosto 1842 (si veda la lapide immurata in fondo alla chiesa, a sinistra dell’ingresso).
1857 - 1862 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione degli altari laterali: quello di San Giuseppe (in origine della Madonna) è opera di Francesco Serravalle di Udine, quello della Madonna del Rosario di uno scultore di Gemona.
1859 - 1863 (rifacimento intero bene)
Rifacimento della copertura della navata, con la costruzione del soffitto a padiglione in sostituzione del controsoffitto piano.
1863 - 1863 (decorazione interno della chiesa)
Esecuzione degli affreschi della volta della navata, ad opera del pittore Lorenzo Bianchini; a lui sono attribuiti anche gli affreschi dei quattro evangelisti della volta del presbiterio.
1890 - 1890 (completamento esterno della chiesa)
Installazione dell’orologio pubblico collocato sulla torre del campanile, opera della ditta f.lli Solari di Pesariis.
1895 - 1895 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione della nuova pavimentazione in quadrelle di cemento, in sostituzione della precedente in mattoni.
1913 - 1913 (decorazione interno della chiesa)
Esecuzione degli affreschi della lunetta di fondo del presbiterio e delle decorazioni della volta, ad opera del pittore Giulio Justolin da Cavenzano.
1998 - 2000 (restauro ed ampliamento intero bene)
Restauro generale della chiesa e del campanile, su progetto degli architetti Ferigutti e Vecchi. In quest’occasione furono rinnovati gli impianti elettrico, di riscaldamento ed idrico ed installato l’impianto di antifurto.
2002 - 2002 (completamento esterno della chiesa)
Realizzazione della meridiana sul fronte principale del campanile, ad opera di Aurelio Pantanali.



Descrizione  La chiesa di San Rocco, ottocentesca, fu costruita ex novo sul sito di fronte a quello della precedente chiesa, demolita sia per motivi statico-strutturali sia perché divenuta insufficiente ad accogliere l’aumentata popolazione. Già all’inizio dell’Ottocento era stata avviata la costruzione del nuovo campanile, originariamente di fronte alla vecchia chiesa: il progetto fu redatto dall’ingegnere Clementic, e l’opera, sospesa per mancanza di fondi, fu portata a conclusione solo a metà secolo, modificandone rispetto al progetto la sommità. La nuova chiesa, sempre su progetto dell’ingegnere Clementic - un primo progetto risale al 1826, quello definitivo al 1828 -, fu eretta di fianco al campanile, ad una distanza di circa un metro dal corpo del campanile, mentre nel progetto era prevista addossata al corpo del campanile medesimo; inoltre non furono realizzati un arco a tutto sesto ad inquadrare la parte centrale della facciata e due nicchie absidate nelle fasce laterali. I lavori iniziarono nell’agosto del 1935 e terminarono il 3 febbraio del 1840; in seguito la chiesa fu consacrata. Nella seconda metà del secolo si susseguirono vari lavori di completamento degli interni, quali la costruzione degli altari laterali - l’altare maggiore è antecedente -, la realizzazione di una nuova volta di copertura nella navata arricchita con affreschi e la realizzazione della nuova pavimentazione; l’apparato pittorico fu completato ad inizio Novecento con l’affresco della lunetta di fondo del presbiterio e la decorazione della volta. A cavallo tra la fine degli anni Novanta del Novecento e l’inizio del nuovo millennio l’edificio fu restaurato e fu realizzata una cappella feriale con la sistemazione dei vani annessi; in quest’occasione furono rinnovati gl’impianti tecnici.

Preesistenze
L’attuale chiesa di San Rocco fu costruita su un sito di proprietà dei Del Negro, non edificato in precedenza. La primitiva chiesetta di Villesse, dedicata a San Michele, infatti sorgeva sul sito dove ancora oggi vi è la chiesetta con la stessa intitolazione, attualmente circondata dal cimitero. Eretta forse già in epoca longobarda vista l’intitolazione, probabilmente sul sito di una villa romana, deve il suo aspetto attuale ad una ricostruzione/rifacimento trecentesca: è composta da un’aula rettangolare con copertura a capriate a vista, il presbiterio circa quadrato è sormontato da un soffitto di epoca posteriore; il fianco destro della chiesa leggermente spanciato con due contrafforti che ne fanno da sostegno; all’interno è completata con un’acquasantiera e due altari laterali del Cinquecento, mentre l’altare maggiore è settecentesco. Esternamente vi era un piccolo campanile alto 8-10 metri abbattuto durante la prima guerra mondiale ed in seguito sostituito con il campaniletto a vela che si erge sopra la facciata. Verso la fine del Cinquecento quest’edificio risultava distante dal paese e tra il 1590 e il 1593 fu costruita una nuova chiesa in centro paese, dedicata a San Rocco; l’edificio, di modeste dimensioni, sia in pianta che in alzata, con la facciata liscia arricchita da un timpano triangolare non fu consacrato; all’interno vi si trovava l’altar maggiore dedicato a San Rocco ed il fonte battesimale in pietra; in una visita del 1789 la chiesa risulta dotata di tre altari: oltre al maggiore, vi erano anche l’altare della Madonna del Rosario e dell’Annunziata. Nel corso del XIX era divenuto insufficiente ad accogliere l’aumentata popolazione e fu demolito e costruita l’attuale chiesa.
Impianto planimetrico
La chiesa è preceduta da un sagrato avente tre gradini dalla quota della strada. L’edificio è orientato a Nord Est ed è caratterizzato da una configurazione planimetrica molto semplice: si compone di un’unica navata rettangolare con tre nicchie per lato ed una bussola d’ingresso, che occupa l’intera larghezza della navata creando una sorta di atrio, in cui lateralmente si aprono due nicchie absidate; il presbiterio è a base quasi quadrata con gli spigoli smussati. Lungo il fianco destro della chiesa si sviluppa una serie di ambienti collegati tra loro, dove trova posto la sacrestia a fianco del presbiterio, un locale adibito a magazzino, una cappella feriale, un atrio d’ingresso - da cui si accede sia alla cappella feriale sia in chiesa - un locale wc ed un altro vano adibito a magazzino; il primo piano di questi ambienti, sottotetto, è adibito a deposito. Sempre su questo lato, in linea con la facciata, ad una distanza di circa un metro dal corpo della chiesa, si colloca il campanile. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 35,22 ml; larghezza 11,39 ml e altezza navata 11,77 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame, interamente intonacate e tinteggiate in colore beige, mentre le modanature sono differenziate con il colore bianco. La facciata, a capanna, è scandita verticalmente da quattro lesene tuscaniche - di cui quelle esterne presentano una soluzione ad angolo - impostate sopra un basamento continuo che prosegue lungo l’intero perimetro della chiesa; le lesene sono sormontate da una trabeazione con cornice e fregio liscio, che corre anch’essa lungo l’intero perimetro della chiesa, definendo l’attacco della copertura. Al centro si aprono il portale, inquadrato in pietra e sormontato da un architrave, ed una mezzaluna cieca affrescata con un cristogramma. La facciata è conclusa da un frontone con cornice modanata aggettante e timpano liscio, al cui centro vi è un occhio circolare. Le facciate laterali non presentano discontinuità ad eccezione del fianco sudorientale, che segue lo sviluppo dei locali annessi; su entrambi i lati, in alto, vi si aprono tre mezzelune in corrispondenza della navata ed una in corrispondenza del presbiterio.
Coperture
La copertura della chiesa è a falde (due nella navata, cinque nel presbiterio) con struttura lignea e manto esterno in coppi. All’intradosso la navata presenta una volta a padiglione lunettata in corrispondenza delle finestre laterali, dell’arco santo e dell’arco di controfacciata, mentre il presbiterio è sormontato da una volta a crociera ribassata con lunette laterali.
Campanile
Il campanile presenta una struttura isolata, separata dalla chiesa di circa un metro, sul fianco destro in linea con la facciata. Il fusto, a base quadrata, è in pietra a vista, con gli spigoli definiti da pietre sbozzate regolarmente e scandito orizzontalmente da cornici marcapiano; all’interno una scala lignea, con le rampe che si sviluppano lungo i fianchi della struttura, consente di vedere a tutt’altezza lo sviluppo verticale. Nella cella si apre una bifora per parte e sono ospitate tre campane. Un alto tamburo ottagonale, con una monofora per lato, sostiene la copertura a cipolla con rivestimento esterno in rame, realizzata in sostituzione dell’originale cuspide prevista nel progetto. Sul fronte principale della torre, sotto alla cella, è collocato il quadrante dell’orologio pubblico - in marmo, restaurato e ripristinato nel funzionamento nell’ottobre del 2012 - e sopra alla porta d’ingresso è stato realizzato da Aurelio Pantanali nel 2002 un quadrante solare su di una vecchia lapide.
Apparato decorativo
L’interno della chiesa è intonacato e nel restauro degli anni Novanta-Duemila sono state rifatte le pitturazioni: nella navata i fianchi sono sui toni del grigio, con il basamento color prugna e le paraste rosate entrambi trattati con un effetto finto marmo, e la copertura in crema; le pareti del presbiterio invece sono color crema con effetto damascato. Una trabeazione continua, con fregio dipinto color ocra decorato con motivi vegetali e scritte e cornice superiore aggettante, funge da piano d’imposta per le finestre e per le volte di copertura. Nell’impaginato trovano posto tre nicchie per parte alte fino alla trabeazione: quelle verso il presbiterio ospitano gli altari laterali, in quelle centrali a destra vi è l’accesso secondario e a sinistra una piccola nicchia centinata con statuetta del Sacro Cuore di Gesù, in quelle in fondo sono collocati i confessionali lignei. La pavimentazione nella navata è realizzata in riquadri in marmo rosso e bianco posti in opera a scacchiera, compresi entro tre cornici in marmo grigio, mentre nel presbiterio sono utilizzati gli stessi marmi, ma posti con una composizione geometrica diversa. La chiesa è arricchita da affreschi realizzati dai pittori Lorenzo Bianchini e Giulio Justolin, tra la seconda metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Il primo è l’autore dei due affreschi della volta del presbiterio: entro due cornici mistilinee in stucco sono rappresentati San Rocco e il Martirio di San Sebastiano; sempre al Bianchini sono attribuiti i quattro Evangelisti raffigurati con i proprio simboli entro una cornice ovale, su ciascuna vela della volta del presbiterio. Nella lunetta di fondo del presbiterio è rappresentata la scena di Cristo nell’orto, opera dello Justolin che decorò anche le diagonali della volta presbiterale, realizzando lungo quelle di fondo, due fasce a fondo oro in cui sono raffigurati, entro due scudi, due putti in chiaroscuro che sorreggono il calice e le tavole della legge, avvolti da una composizione a motivi vegetali che si sviluppa lungo l’arco diagonale: al centro della volta si apre un occhio circolare in cui è dipinta la colomba dello Spirito Santo. Anche le vele delle finestre della navata sono arricchite con decorazioni in chiaroscuro con putti alati avvolti da volute.
Apparato liturgico
Il presbiterio è rialzato dalla navata mediante tre gradini in marmo grigio, dove, in quello più alto, agli estremi sono state create due appendici semicircolari da dove vengono proclamate le Sacre Letture ed il Vangelo ed in quello più basso sul lato destro vi è un’appendice utilizzata talvolta per battesimi che non si servono del fonte battesimale ma di un catino mobile per il rito. Sullo sfondo del presbiterio vi è l’altare maggiore, con una struttura a mensa in marmo nero, impostata su quattro gradini in marmo grigio e con il paliotto decorato da un clipeo centrale in marmo rosso contornato da girali e motivi vegetali in marmo bianco; il tabernacolo è incluso in un tempietto ottagonale, pieno nella parte inferiore - dove si apre la porticina -, nella parte superiore invece composto da otto colonnine in marmo rosso, sormontate da una cornice aggettante che sorregge un tamburo a diametro digradante, su cui è impostato il cupolino; fa da sfondo al tabernacolo un drappo marmoreo in marmo giallo di Siena sorretto da tre testine alate; a lato della mensa, impostate su dei piedritti marmorei, vi sono le statue in stucco di San Rocco e San Sebastiano, mentre in cima al cupolino si erge la statuetta del Risorto. Sul fianco sinistro, a lato dell’arco santo, è ricavata una nicchia inquadrata da una struttura a tempietto in cui sono custoditi gli olii santi. Nella navata, nelle nicchie laterali, sono collocati altri due altari dedicati, quello a sinistra, alla Beata Vergine del Rosario e, quello a destra, a San Giuseppe. Il primo è costituito da una mensa a trapezio rovesciato impostata su due gradini in marmo rosso; come l’altare maggiore, presenta il paliotto decorato da un clipeo centrale in marmo rosso attorniato da motivi vegetali in marmo bianco; l’alzata è costituita da due colonne in marmo rosso con capitelli compositi in pietra bianca, appoggiati a tre lesene laterali beige, nere e gialle, quest’ultime affiancate esternamente da due volute giallo; la trabeazione soprastante sorregge tre moncherini d’arco spezzati con al centro un’edicola in marmo rosso; nella nicchia chiusa da una teca è ospitata la statua lignea della Vergine. L’altare del San Giuseppe presenta una mensa in marmo bianco con specchiature in marmo nero e la parte centrale del paliotto, definita lateralmente da volute, in marmo bianco con due puttini alati in bassorilievo che sorreggono una ghirlanda in cui è contenuto il monogramma mariano in oro; l’alzata, anche se più semplice, è simile a quella dell’altare precedente, con una coppia di colonne in marmo rosso con capitelli compositi in pietra bianca, appoggiati ad una lesena in marmo bianco, anch’essa con voluta esterna, e la trabeazione soprastante che sorregge tre moncherini d’arco spezzati con al centro un’edicola in marmo bianco; nella nicchia chiusa da una teca è ospitata la statua lignea di San Giuseppe con il Bambino. L’ingresso è sormontato dalla cantoria lignea con l’organo, sotto cui è stata realizzata una bussola, con serramenti lignei vetrati, che occupa l’intera larghezza della navata: nella nicchia sul fianco destro vi è la scala a chiocciola che conduce alla cantoria, in quella a sinistra è contenuto il fonte battesimale in pietra sul cui sfondo è affrescato il Battesimo di Gesù.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1970 - 1980)
Lo spazio presbiterale, sul lato destro è stato allungato verso la navata, con una propaggine in cui si colloca un catino battesimale in rame, mobile - tuttavia è mantenuto l’originale fonte in pietra nella sua posizione nella nicchia a sinistra sotto la cantoria; è stata rimossa la balaustra lapidea che divideva la navata dal presbiterio; sul gradino più alto d’accesso al presbiterio, agli estremi, sono state create due appendici in cui sono collocati due leggii mobili per la proclamazione delle letture. È stato aggiunto un altare rivolto verso il popolo - in legno rivestito in rame con il bassorilievo dell’Ultima Cena nel paliotto. È stata mantenuta l’antica sede costituita da stalli lignei collocati lungo i fianchi del presbiterio - il trono vero e proprio è a sinistra - ma sono state aggiunte cinque sedute mobili posizionate ai piedi dell’altare maggiore che costituiscono l'attuale sede.
navata - intervento strutturale (1970 - 1980)
È stato rimosso il pulpito ligneo con baldacchino che si trovava sul fianco destro della navata, accanto all’altare laterale.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Gorizia
Decanato di Gradisca d'Isonzo
Parrocchia di San Rocco

Villesse (GO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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