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18/5/2024 Diocesi di Gorizia - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Vito e Modesto <San Vito al Torre>
Data ultima modifica: 29/01/2015, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Vito e Modesto


Altre denominazioni Glesia di San Vît e Modest;Chiesa di San Vito


Ambito culturale (ruolo)  maestranze friulane (costruzione edificio)



Notizie storiche  XV - XV (preesistenza intero bene)
Esistenza di una chiesa medioevale, di dimensioni più piccole, con annesso il cimitero.
XVIII - XVIII (preesistenza intero bene)
Realizzazione dell'altare maggiore; di questo altare sono state conservate le statue dei Santi Vito e Modesto, attualmente collocate ai lati dell'altar maggiore.
1742 - 1742 (preesistenza intero bene)
Visita apostolica di Sertorio del Mestri; si stavano effettuando lavori di ampliamento della chiesa.
1757 - 1757 (preesistenza intero bene)
Esecuzione delle pitture della chiesa.
1778 - 1778 (costruzione intero bene)
Costruzione della nuova chiesa, sul sito della precedente chiesa, conservandone il presbiterio; i lavori furono finanziati da cospicue donazioni di diversi nobili.
1837 - 1837 (consacrazione intero bene)
Il 29 maggio 1837 la chiesa fu consacrata dall'Arcivescovo di Gorizia Francesco Saverio.
1886 - 1886 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione della nuova pavimentazione in riquadri di pietra bianchi e neri disposti diagonalmente.
inizio XX - inizio XX (decorazione interno della chiesa)
Esecuzione degli affreschi del presbiterio e della navata, ad opera di Giulio Justolin.
fine'80 XX - '90 XX (restauro intero bene)
Lavori di restauro della chiesa, diretti dall'ing. Luciano Macuglia.



Descrizione  La parrocchiale di San Vito viene costruita ex novo sul sito della precedente chiesa, mantenendo la dedicazione ai Santi Vito e Modesto. Rispetto alla vecchia chiesa, di cui si è conservato il presbiterio, è orientata in senso perpendicolare. I lavori di costruzione della nuova chiesa principiarono nella prima metà del Settecento, ma in corso d'opera si dovette ridimensionare il progetto a causa delle ristrettezze economiche, tant'è che parte del materiale fu donato nel 1756 all'erigenda chiesa di Mariano. Fu solo nel 1778 che si poté vedere completata la nuova chiesa, grazie a cospicue donazioni di nobili e la stessa fu consacrata soltanto nel 1837. Durante il corso di questo secolo furono completati gli interni e all'inizio del Novecento sono state completate le opere pittoriche e di decorazione dell'interno. Tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento la chiesa è stata oggetto di un restauro generale degli interni e dell'esterno, che ha interessato anche il presbiterio della vecchia chiesa, risistemato e adibito a cappella con la messa in luce degli affreschi che vi ricoprivano le pareti interne.

Preesistenze
La cappella annessa alla chiesa sulla sinistra della navata, attualmente utilizzata per le celebrazioni feriali, è costituita dal presbiterio dell'antica chiesa dei Santi Vito e Modesto, di cui si è conservato solo questa parte. L'antica chiesa, risalente al 1400, era orientata a Nord Est e la struttura rispondeva ai canoni medievali del luogo: era costituita da un'unica navata, la facciata era sormontata da un campaniletto a vela ed esternamente era circondata dal cimitero; all'interno la pavimentazione è in mattoni; i muri laterali e la volta dell'arco santo sono coperti da cicli di affreschi risalenti probabilmente al XVI - quelli dell'arco santo sono stati scoperti dal parroco don Miniussi durante la seconda guerra mondiale, quelli sui muri laterali recentemente. Le pitture della parete di fondo e del controsoffitto piano invece sono di epoca barocca (1757) e furono eseguite in seguito all'ampliamento realizzato a metà Settecento.
Impianto planimetrico
La chiesa è preceduta da un sagrato, da cui è sopraelevata mediante sette gradini. L'edificio è orientato a Sud Est. La configurazione planimetrica è molto semplice: l'edificio si compone di un'unica navata rettangolare, con due nicchie ed un'absidiola per lato, e di un presbiterio a pianta ottagonale. Sul fianco sinistro della navata, addossata al corpo dell'edificio, vi è una cappella costituita dal presbiterio della vecchia chiesa, sul lato destro la sacrestia. Isolato dalla chiesa, sulla destra in corrispondenza della navata, vi è il campanile. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 23,31 ml, larghezza 8,63 ml e altezza navata 16,56 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame. La facciata principale a capanna è sobria ed interamente intonacata e tinteggiata color giallo paglierino. È tripartita verticalmente da quattro lesene, impostate su un alto basamento in pietra e desinate da capitello tuscanico, sopra cui corre una cornice con modanatura lineare, ed è conclusa da un frontone con cornice aggettante. Nella fascia centrale della facciata, si collocano le aperture, ossia il portale riquadrato in pietra e un occhio circolare nel timpano del frontone. Le pareti laterali presentano alcune discontinuità dettate dalle nicchie interne, dalle absidiole - al cui interno si trova a sinistra il fonte battesimale, a destra la scala per la cantoria - dalla sacrestia e dalla vecchia chiesa; in alto si aprono due finestre rettangolari per lato nella navata, in corrispondenza delle nicchie interne, ed una nelle absidiole; nel presbiterio vi è una finestra rettangolare per lato.
Coperture
La copertura della chiesa è a falde con manto in coppi; all'intradosso la navata presenta un controsoffitto piano impostato su volta a botte lunettata, mentre il presbiterio da una volta ad ombrello anch'essa lunettata. La vecchia chiesa all'interno presenta un controsoffitto piano.
Campanile
Il campanile, con una struttura assestante, si trova sul lato destro della chiesa, addossato alla sacrestia. La torre campanaria è in pietra sbozzata a vista, segnata da cornici marcapiano; nella cella si apre una bifora per lato, protetta da una ringhiera in ferro; è sormontata da un tamburo ottagonale con archetti ed occhi e la copertura è a falde con manto in coppi. Nella cella sono ospitate tre campane. Sul fronte principale e sul lato Nord Est è presente il quadrante dell'orologio pubblico.
Apparato decorativo
L'interno della chiesa è intonacato e tinteggiato color crema. Le pareti sono modulate da lesene, decorate in finto marmo e desinate da capitello ionico, sopra cui corre una cornice modanata e aggettante, che prosegue anche nel presbiterio. Lateralmente si aprono due nicchie per parte inquadrate da un arco a tutto sesto, in cui sono collocati gli altari laterali. La chiesa è arricchita da affreschi e decorazioni, opera del pittore locale Giulio Justolin di Cavenzano; la volta del presbiterio è decorata con motivi floreali: nella vela di fondo è rappresentata la Crocifissione, mentre al centro della volta è raffigurato il Padre Eterno; nella navata l'affresco centrale rappresenta i Santi Vito e Modesto, nelle lunette laterali sono raffigurati gli evangelisti con i propri simboli, nella lunetta che raccorda la copertura con l'arco santo vi è la Madonna con il Bambino, mentre in quella di fondo, sopra la cantoria, Santa Cecilia.
Apparato liturgico
L'altare maggiore, in marmo bianco di Carrara, è opera di qualche maestro goriziano: il paliotto è decorato con un bassorilievo dell'Ultima Cena e ai lati della mensa sono collocate le statue dei Santi Vito e Modesto, provenienti dal vecchio altare. Vi sono quattro altari laterali, collocati nelle nicchie inquadrate da archi a tutto sesto: a sinistra, partendo dal fondo, l'altare della Santissima Trinità e della Madonna del Rosario, a destra, di Sant'Antonio Abate e San Giovanni Battista. Il fonte battesimale in pietra è ubicato nella nicchia absidata chiusa da cancelletto in ferro, sul fianco sinistro in fondo alla chiesa; nella nicchia di fronte vi è la scala a chiocciola in ferro che conduce alla cantoria con l'organo, posta sopra all'ingresso. Sul lato sinistro della navata, ai piedi del presbiterio, si trova il pulpito ligneo: l'accesso avveniva dalla vecchia chiesa, ma attualmente per accedere si necessita di una scala rimovibile.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (anni '80 XX)
Il presbiterio presenta la disposizione originale; le balaustre marmoree che delimitano lo spazio presbiteriale sono state mantenute; la sede antica, costituita da stalli lignei con inginocchiatoio, è mantenuta nella posizione originale, sulla sinistra del presbiterio. È stato aggiunto un altare ligneo rivolto verso il popolo ed un leggio ligneo collocato sulla sinistra del presbiterio, entrambi su disegno dell'architetto Carlo Zanin.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Gorizia
Decanato di Visco
Parrocchia dei Santi Vito e Andrea Apostolo

Via Roma - San Vito al Torre (UD)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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