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19/5/2024 Diocesi di Gorizia - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Silvestro <Cassegliano, San Pier d'Isonzo>
Data ultima modifica: 29/01/2015, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di San Silvestro


Altre denominazioni S. Silvestro


Ambito culturale (ruolo)  maestranze friulane (costruzione edificio)



Notizie storiche  XIV (?) - XIV (?) (preesistenza intero bene)
Il lacerto d’affresco rinvenuto in un angolo della navata ai piedi del presbiterio fa presupporre che almeno parte della struttura sia precedente al XVI secolo.
XVI - XVII (costruzione intero bene)
Edificazione della chiesa, probabilmente per volontà dei conti Sbruglio.
1773 - 1786 (rifacimento intero bene )
Rifacimento con ampliamento della chiesa, conferendole l’aspetto attuale.
1811 - 1811 (completamento interno della chiesa)
Collocazione dell’altare maggiore, acquistato dalla chiesa di San Polo di Monfalcone.
1914 - 1923 (?) (costruzione esterno della chiesa )
Costruzione della torre campanaria; l’opera iniziata nel 1914, fu sospesa a causa della prima guerra mondiale e portata a conclusione solo nei primi anni del dopoguerra.
1917 - 1917 (restauro intero bene )
Restauro della chiesa realizzato dalle autorità militari in seguito ai danni riportati nel corso della prima guerra mondiale.
1917 - 1917 (decorazione interno della chiesa)
Esecuzione delle pitture a tempera nel soffitto della navata e nella volta del presbiterio, per mano del pittore Angelo Landi, coperte nel corso del tempo.
1975 - 1975 (restauro intero bene )
Restauro generale della chiesa – si veda l’iscrizione con data incisa sul marciapiede esterno nei pressi del portale d’ingresso.



Descrizione  Una ricostruzione dell’evoluzione storica della chiesa di San Silvestro a Cassegliano risulta limitata e compromessa a causa della carenza di documenti e fonti. La sua edificazione probabilmente è da legare alla volontà dei conti Sbruglio tra il XVI e XVII secolo di avere un luogo di culto più vicino alla propria villa. L’aspetto attuale deriva da un rifacimento realizzato nella seconda metà del Settecento ed in seguito non subì interventi che ne alterassero l’assetto mentre per quanto riguarda l’apparato pittorico che ne arricchiva gli interni andò perduto a seguito dei numerosi restauri di cui fu oggetto. L’edificio, di chiara matrice popolare e piuttosto povero nelle finiture esterne, deriva da una tipologia di chiesette campestri che si diffusero nel territorio a partire dal Trecento, composte da una semplice navata longitudinale e un presbiterio concluso da un’abside poligonale; si deve probabilmente al rifacimento settecentesco l’aggiunta di due profonde cappelle laterali che conferiscono alla navata un impianto quasi a croce greca e la modulazione degli interni caratterizzata da linee architettoniche sobrie e slanciate conferiscono armonia ed eleganza all’insieme. Di fattura novecentesca la torre campanaria avente struttura in pietrame e c.a., risulta semplice nelle finiture e nelle scelte compositive, le quali ricalcano stilemi propri dei campanili di matrice veneta.

Preesistenze
Sul fianco destro della chiesa, esternamente, è immurata una lapide con l’iscrizione INFR: si tratta di un frammento lapideo di un recinto sepolcrale di età imperiale, che, secondo l’uso dell’epoca, veniva posto sul recinto delle tombe di famiglia per indicarne le dimensioni – la scritta INFR che si è conservata sta per IN FRONTE, ossia sul lato lungo la strada, e ne seguiva la misura. Non si conosce se questa pietra sia stata rinvenuta sul luogo stesso - fatto che porterebbe a dedurre che sul sito della chiesa in epoca romana esistesse un’area sepolcrale - o vi sia stata portata, tuttavia nelle vicinanze del paese sono stati rinvenuti numerosi reperti funerari a testimonianza di una preesistenza di epoca romana in zona. L’origine della chiesa attuale di San Silvestro, in base al lacerto d’affresco tardo medievale rinvenuto nella navata, potrebbe essere anteposta, avvicinandola a quella di altre due chiesette esistenti in paese, andate distrutte nel 1492 in seguito ad una piena del fiume Isonzo, e che forse di questo primitivo edificio si sia conservato qualche porzione muraria.
Impianto planimetrico
La chiesa, orientata a Est - ruotata di alcuni gradi a Nord -, è disposta con l’asse principale parallelo ad una strada a bassa percorrenza, che la costeggia direttamente lungo il fianco destro. L’edificio presenta una configurazione planimetrica semplice costituita da un’unica navata rettangolare, con due cappelle rettangolari sui lati in posizione centrale, e da un presbiterio a base quasi quadrata concluso sul fondo da un’abside semicircolare all’intradosso e triangolare all’estradosso; lungo il fianco destro, in corrispondenza del presbiterio sino alla cappella della navata, vi è la sacrestia a pianta rettangolare. Esternamente, sul fronte principale, la chiesa è preceduta da un modesto sagrato disposto trasversalmente all’asse stradale, concluso in fondo a sinistra dalla torre campanaria. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 18,10 ml; larghezza 6,15 ml; altezza navata 8,10 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame, intonacate e tinteggiate di color beige. La facciata principale, a capanna, è liscia; al centro si aprono il portale d’ingresso rettangolare, inquadrato in pietra bianca e sormontato da un fregio pulvinato e quindi dall’architrave, e, sopra a questo, una finestra rettangolare anch’essa inquadrata in pietra. A conclusione vi è un frontone con cornice orizzontale e geison che evidenziano la linea di gronda a sezione concava: al centro vi è un occhio circolare definito da una cornice lapidea. Le facciate laterali presentano su entrambi i lati delle sporgenze dettate dalle cappelle interne dove, sul lato lungo, in alto si apre una finestra rettangolare per parte; il presbiterio invece riceve luce da due finestre a mezzaluna che si aprono lateralmente su entrambi i fianchi.
Coperture
La chiesa presenta una copertura a falde (due nella navata, cinque nel presbiterio) con manto in coppi. All’interno la navata presenta una controsoffittatura piana, mentre il presbiterio è sormontato da una volta a crociera lunettata a cui si interseca il semicatino dell’abside con lunetta centrale.
Campanile
Il campanile ha una struttura isolata e si colloca davanti alla chiesa, concludendo il sagrato sul lato sinistro in fondo - mentre la chiesa si attesta sulla destra del sagrato. È costituito da una torre a base quadrata, in pietra a vista, con parti in calcestruzzo armato nella parte superiore del fusto e nella cella; esternamente il fusto è parzialmente intonacato e presenta gli spigoli messi in evidenza da pietre a vista sbozzate regolarmente mentre l’interno è occupato da una scala a chiocciola in ferro ed è intramezzato da un unico solaio di piano, costituito da una soletta in calcestruzzo, ad un’altezza di un piano inferiore alla cella campanaria. Quest’ultima presenta su ogni lato una bifora centinata la cui linea d’imposta è rialzata rispetto al piano di calpestio interno - in modo che vi sia una sorta parapetto continuo in muratura nella parte inferiore - ed all’interno ospita due campane sostenute da un’incastellatura metallica. Sopra la cella, sugli spigoli sono impostati quattro cippi lapidei ed al centro si eleva una piramide intonacata a base quadrata, di sezione più stretta rispetto alla cella.
Apparato decorativo
L’interno della chiesa ha un aspetto sobrio, con le pareti intonacate e tinteggiate di colori tenui - crema nella parte inferiore, panna nella parte superiore e nella copertura - mentre le modanature sono differenziate mediante una tinta grigia; la pavimentazione è uguale in tutti gli spazi ed è realizzata in piastrelle quadrate grigie e nere, poste in opera diagonalmente. La chiesa è concepita in maniera unitaria con un’uguale modulazione delle pareti mediante una serie di lesene - singole sulle pareti, con soluzione angolare in corrispondenza delle cappelle laterali, dell’arco santo e di quello absidale - di ordine dorico: per conferire maggior rispetto allo spazio presbiterale i capitelli sono stati arricchiti da una fascia di foglie d’acanto; sopra ai capitelli, una trabeazione continua con cornici modanate, di cui la superiore aggettante, corre lungo l’intero perimetro interno della chiesa. La navata è scandita dalle lesene in tre campate ed in quella centrale, su entrambi i fianchi, si apre una cappella semicircolare nella parte sottostante alla trabeazione ed inquadrata da un arco a tutto sesto: in quella di destra trova posto un altare laterale, in quella di sinistra un confessionale ligneo. L’arco santo a tutto sesto introduce allo spazio presbiterale rialzato di due gradini in pietra rispetto alla navata; un secondo arco inquadra l’abside sul fondo. Ad oggi la chiesa è priva di apparato pittorico che invece un tempo ne decorava le pareti, il soffitto della navata e la volta dl presbiterio. In particolare si ricorda una Gloria di San Silvestro nella navata ed alcuni angeli oranti e i quattro Evangelisti nel presbiterio, pitture a tempera realizzate dal pittore soldato Angelo Landi, incaricato dalle autorità militari di restaurare gli affreschi della chiesetta di Cassegliano seriamente danneggiata dai bombardamenti nel 1917. Nella navata a destra dell’arco santo si conserva un esiguo lacerto in cui si riconosce una figura di Santo con tunica e mantello: questa pittura potrebbe essere riferibile ad un ciclo d’affreschi appartenente alla fase originaria della chiesa o addirittura ad una primitiva chiesetta medievale di cui si è conservato un brandello di muro.
Apparato liturgico
Sullo sfondo dello spazio presbiterale vi è l’altare maggiore, che porta una pala raffigurante il Transito di San Giuseppe, santo a cui era dedicata la chiesetta da cui fu acquistato l’altare. Realizzato in pietra grigia con intarsi marmorei screziati sui toni del beige, del rosso, del viola e del nero, si compone di una mensa a parallelepipedo impostata su un basamento di due gradini in pietra grigia ed il paliotto decorato a motivi geometrici, con al centro un ovale affiancato da un cerchio ed un semicerchio. Sulla mensa insiste il tabernacolo contenuto in una semplice struttura marmorea a parallelepipedo; particolare invece l’alzata costituita da un drappo di marmo giallo, con due ciocche attaccate agli angoli superiori, un’altra è raccolta in alto sotto un cupolino a cipolla: al centro del drappo vi è la pala d’altare e, sopra, una ghirlanda di nubi e due testine alate, che incornicia la raffigurazione dell’Assunzione (?). Di fattura più recente, l’altare laterale dedicato alla Beata Vergine Immacolata. Realizzato in marmi e pietra grigia, è caratterizzato da linee essenziali e decorazioni geometriche in lieve rilievo; si compone di una semplice mensa ad urna, con paliotto arricchito da un rosone stilizzato, sopra a cui poggia l’alzata costituita da due colonnine marmoree con capitello di tipo corinzio semplificato, affiancate esternamente da due motivi vegetali e due girali e sormontate da una trabeazione con cornice aggettante su è impostato il frontone mistilineo nel cui timpano è scolpito in bassorilievo l’occhio di Dio; nella nicchia absidata al centro dell’alzata è ospitata la statua lignea della Vergine impostata sopra un cuscino di nuvole.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1975)
È stato collocato un altare ligneo rivolto verso il popolo ed alla sua sinistra un leggio, anch’esso ligneo, per la proclamazione delle letture e del Vangelo. La sede attualmente è piuttosto precaria, costituita da tre sedute lignee mobili poste lungo il fianco destro del presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Gorizia
Decanato di Ronchi dei Legionari
Parrocchia di San Pietro Apostolo

Via Aquileia - Cassegliano, San Pier d'Isonzo (GO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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