CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
5/5/2024 Diocesi di Gorizia - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Maria Maddalena <Begliano, San Canzian d'Isonzo>
Data ultima modifica: 29/01/2015, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Maria Maddalena


Altre denominazioni S. Maria Maddalena


Ambito culturale (ruolo)  maestranze goriziane (costruzione edificio)



Notizie storiche  fine XV (? - fine XV (? (fonte intero bene)
Esistenza di una chiesa in onore a Santa Maria Maddalena penitente.
metà XVIII - fine XVIII (rifacimento ed ampliamento intero bene )
Intervento di rifacimento della chiesa. I lavori potrebbero essere stati eseguiti dal capomastro Lorenzo Martinuzzi, all’epoca impegnato anche nella parrocchiale della vicina Turriaco.
1767 - 1767 (consacrazione intero bene)
La chiesa fu consacrata il 18 giugno 1767 dal vescovo di Udine Giovanni Girolamo Gradenigo - si veda la scritta dipinta in controfacciata, visibile dalla cantoria e la lapide inscritta collocata sulla parete di fondo a destra dell’ingresso. In quest’occasione la chiesa, seppur terminata nelle parti fondamentali, non era del tutto ultimata.
1771 - 1771 (costruzione esterno della chiesa)
Erezione del campanile - si veda la lapide immurata sopra alla porta d’ingresso della torre.
inizio XIX - inizio XIX (decorazione interno della chiesa)
Realizzazione degli affreschi nei pennacchi della cupola e dell’affresco della navata (quest’ultimo, per cui è stata indicata anche una datazione anteriore di circa cinquant’anni andò perduto negli anni Sessanta e solo recentemente è stato rifatto).
XIX - XIX (restauro esterno della chiesa)
Intervento di consolidamento del campanile ed innalzamento dello stesso.
1908 - 1908 (completamento interno della chiesa)
Erezione della cantoria, ad opera dei fratelli Filipponi di Udine.
1960 - 1960 (rifacimento intero bene)
Ricostruzione di parte del soffitto che era crollato.
1987 - 1988 (restauro intero bene)
Intervento di restauro degli intonaci e delle coperture.
2007 - 2007 (restauro intero bene)
Restauro generale dell’edificio per volontà del parroco don Giorgio Longo. L’intervento consistette nel rinnovo degli intonaci, delle pitturazioni e nel restauro dell’apparato pittorico - decorativo. In quest’occasione furono risistemati gli impianti tecnologici e installato il sistema di antifurto. A fine lavori la chiesa fu benedetta dall’arcivescovo di Gorizia Dino De Antoni il 31 marzo 2007.



Descrizione  Una ricostruzione dell’evoluzione storica della chiesa di Santa Maria Maddalena risulta limitata e compromessa a causa della carenza di documenti e fonti. L’esistenza di una chiesa a Begliano intitolata a Santa Maria Maddalena è attestata da fine Quattrocento. Le prime notizie in merito all’edificio sono riconducibili alla relazione della visita apostolica, eseguita dall’abate di Moggio Bartolomeo da Porcia, da cui risulta che la chiesa era dotata dell’altare maggiore dedicato a Santa Maria Maddalena e di due altari laterali; esternamente vi era il cimitero. L’attuale conformazione della chiesa risale ad un rifacimento ed ampliamento realizzato a metà del Settecento, tra il 1744 (datazione di una visita pastorale in cui per Begliano non è citata la chiesa di Santa Maria Maddalena ma un oratorio pubblico dei marchesi Fabris di Beano, fatto che fa supporre che l’oratorio venisse utilizzato provvisoriamente per poter effettuare i lavori alla chiesa) ed il 1767, data della consacrazione della chiesa. I lavori di completamento con gli altari ed esecuzione delle opere pittoriche si protrassero fino ad inizio Ottocento, mentre la cantoria fu realizzata solo ad inizio Novecento. In contemporanea alla chiesa fu eretto anche il campanile, concluso nel 1771. Nel corso del tempo furono eseguiti degli interventi di manutenzione e restauro che, come attestano le fonti fotografiche, non sembrano aver alterato l’aspetto settecentesco. Anche i recenti restauri furono limitati ad un rinnovamento degli intonaci, delle pitturazioni e dell’apparato decorativo nonché degli impianti tecnologici.

Preesistenze
La chiesa, orientata a Nord, è caratterizzata da una configurazione planimetrica a croce latina; si compone di un’unica navata rettangolare, con una nicchia per lato, di un transetto con due absidi semicircolari ai lati di entrambi i bracci e di un presbiterio a base quasi quadrata concluso sul fondo da un’abside triangolare con gli angoli smussati all’intradosso; anche gli spigoli della navata e del quadrato d’intersezione tra navata e transetto sono smussati con una soluzione curva concava. A sinistra del presbiterio, con accesso dal transetto, vi è la sacrestia a pianta rettangolare, sempre su questo lato, prima del transetto, vi è il locale caldaia con solo accesso esterno. Esternamente l’edificio è preceduto da un sagrato dove sul lato sinistro ad una distanza di circa 3 m dalla chiesa si erge il campanile, con struttura isolata; dietro alla torre vi è il vecchio cimitero delimitato su due lati da un muretto, su un lato dal corpo della chiesa, sul fronte principale da un cancelletto in ferro e dal campanile. Le dimensioni massime interne della chiesa sono: lunghezza 26,33 ml; larghezza navata 7,95 ml; larghezza transetto 14,85 ml; altezza navata 10,09 ml; altezza navata - cupola - 16,40 ml; altezza navata - cupola e cupolino - 18,98 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame, intonacate e tinteggiate di color beige, mentre le modanature sono bianche. La facciata, con struttura a salienti, è scandita verticalmente in tre fasce - di cui quella centrale più larga - da quattro lesene impostate su un basamento in pietra e desinate da capitello ionico - le lesene centrali presentano una base più alta e sono affiancate esternamente da due semilesene di altezza uguale alle lesene laterali. Sopra ai capitelli corre una trabeazione con cornice modanata: le fasce laterali sono protette da un breve spiovente; la parte centrale, più alta, è conclusa da un frontone, con cornice modanata aggettante e timpano liscio, ed è affiancata lateralmente da due profili curvi concavi che raccordano il frontone stesso allo spiovente delle fasce laterali. In asse con la navata si apre il portale d’ingresso, inquadrato da una cornice modanata in pietra d’Aurisina su cui è impostato un frontone a cornice mistilinea spezzata che sorregge un vasetto decorativo; sopra al portale vi è un rosone strombato; le fasce laterali presentano, all’altezza del frontone del portale, due nicchie absidate e centinate, protette da una mensola, in cui sono contenute le statue di Sant’Agata e Sant’Apollonia, rispettivamente a sinistra e a destra. Le facciate laterali presentano delle sporgenze dettate dalle nicchie degli altari interni; in alto, su entrambi i lati, si apre una finestra a mezzaluna in corrispondenza della navata, una nel transetto ed una nel presbiterio; nel fianco destro del presbiterio vi è anche una finestra rettangolare con vetri policromi. All’intersezione tra la navata ed il transetto si eleva un tiburio ottagonale che contiene la cupola interna, concluso da un lanternino con delle volute angolari; anche il tiburio lateralmente presenta due finestrelle rettangolari.
Coperture
La chiesa presenta una soluzione non comune nella zona per quanto riguarda le coperture: lo spazio quadrato che si forma all’intersezione tra navata e transetto infatti è sormontato da una cupola circolare impostata su un tamburo e coronata da un lanternino. Navata e transetto presentano una volta a botte ribassata, a cui nel transetto si intersecano quattro volte a semicatino in corrispondenza delle absidiole laterali; il presbiterio invece è coperto da una volta a botte con una vela sul fondo che la raccorda alla volta a semicatino dell’abside - più bassa e più stretta. All’estradosso la copertura della chiesa è falde - due nella navata, tre nei bracci del transetto, otto nella cupola, cinque nel presbiterio - con manto esterno in coppi.
Campanile
Il campanile ha una struttura isolata e si colloca all’altezza del sagrato, concludendolo sul fianco sinistro della chiesa. È costituito da una torre in pietra a base quadrata, con la sezione del basamento più larga; esternamente sia il basamento che il fusto sono intonacati con conci di pietra sbozzati regolarmente che ne evidenziano gli spigoli e due cornici marcapiano che scandiscono il fusto orizzontalmente; all’interno i solai di piano sono in laterocemento, mentre le scale a pioli sono in ferro. La cella campanaria in pietra a vista presenta una bifora per lato ed è sottolineata seriormente da una cornice dentellata; all’interno ospita tre campane. A copertura vi è una cuspide piramidale, intonacata esternamente, impostata su un tamburo ottagonale con archetti ciechi ed occhi. Sotto alla cella sul fronte principale e sul retro sono collocati i quadranti dell’orologio pubblico; sul fronte principale, sopra la porta d’ingresso ad arco, è immurata una lapide inscritta che ricorda l’anno di costruzione del campanile.
Apparato decorativo
L’interno della chiesa, seppur concepito in maniera unitaria, può essere scomposto in cinque ambienti. Partendo dal fondo della chiesa vi è la navata vera e propria, con una nicchia per lato, inquadrata da un arco a tutto sesto, che occupa quasi tutto il fianco lasciando solo lo spazio per la cantoria in controfacciata, sotto cui è stata ricavata una bussola d’ingresso. All’intersezione tra navata e transetto si crea un ambiente quadrato, con gli spigoli raccordati da una curva concava, definito da quattro archi a tutto sesto: una cornice circolare dentellata che poggia sui quattro archi sottolinea l’impostazione della cupola, ampliata verso l’alto dal tamburo che la sostiene. I bracci del transetto, biabsidati lateralmente, sono quasi interamente occupati da altri due altari laterali. Oltre al transetto, rialzato di due gradini rispetto alla navata, si sviluppa lo spazio presbiterale, anch’esso con gli spigoli raccordati da una curva concava e definito da due archi: l’arco santo che lo divide dalla navata ed uno più stretto che inquadra l’abside sul fondo. L’aspetto unitario è dato dalla modulazione delle pareti con lesene impostate su un basamento in pietra e desinate da capitello composito - sostituite da paraste angolari nei quattro archi su cui si eleva la cupola; sopra ai capitelli è impostata una trabeazione caratterizzata da una cornice superiore modanata, fortemente aggettante e dentellata, che corre lungo l’intero perimetro della chiesa interrompendosi solo in corrispondenza dell’ingresso. Per conferire maggior rispetto allo spazio presbiterale le paraste e le lesene sono state differenziate mediante una scanalatura del fusto ed una soluzione delle volute del capitello verso l’alto anziché verso il basso. L’interno della chiesa è intonacato e tinteggiato color crema, con delle specchiature di un tono più deciso - fregio della trabeazione, intradosso degli archi, tamburo della cupola - mentre lesene, cornici della trabeazione e costoloni della cupola sono differenziati mediante una tinta bianca; la pavimentazione è uguale in tutti gli spazi ed è realizzata in riquadri in pietra bianca del Carso e nera del Vallone, posta in opera diagonalmente. La chiesa è arricchita da affreschi rinnovati durante il restauro degli anni Duemila. Al centro della volta del presbiterio, trova posto una tela dipinta con la scena dell’Assunzione di Maria Vergine mentre nella lunetta di fondo nell’abside è rappresentata la deposizione di Gesù; nei pennacchi della cupola sono raffigurati i quattro Evangelisti; nella volta della navata è affrescata entro una cornice mistilinea di stucco la gloria di Maria Maddalena, realizzata nell’ultimo restauro da Giovanni Pacor in sostituzione di un precedente affresco che proponeva lo stesso soggetto perduto negli anni Sessanta del Novecento.
Apparato liturgico
Lo spazio presbiterale è delimitato da due balaustre marmoree poste lateralmente, recuperando parte della balaustra originale che era stata rimossa per molto tempo. Sullo sfondo vi è l’altare maggiore, dedicato a Santa Maria Maddalena. Preceduto da tre gradini in broccatello di Verona, presenta una struttura a mensa trapezoidale, con zoccolo e mensa modanati in pietra bianca, mentre il paliotto è in marmo rosso screziato decorato da tre medaglioni a cornice mistilinea in pietra bianca che contengono, quello centrale, una testina alata e, quelli laterali, dei festoni di fiori. Sulla mensa insiste il tabernacolo contenuto in una particolare struttura in marmo sorretta da due volute; alle sue spalle una moltitudine di teste di angeli di gesso sostiene la statua della Maddalena inginocchiata con le braccia allargate in atto di devozione. Sui piedritti ai lati della mensa sono collocate le statue di Sant’Elena che regge una grossa croce e Santo Stefano con la pietra e la palma del martirio, rispettivamente a destra e a sinistra. Sempre nel presbiterio, a sinistra dell’arco santo è ricavata una nicchia per conservare gli olii santi. Nella chiesa vi sono altri tre altari: due trovano posto nei bracci del transetto e sono dedicati alla Beata Vergine e a Sant’Antonio Abate (rispettivamente a destra e a sinistra), il terzo è dedicato a San Giuseppe e trova posto nella nicchia sinistra della navata. L’altare della Beata Vergine, interamente in marmo bianco ad eccezione dei due gradini che lo precedono e ad un velario in marmo giallo, presenta una struttura a mensa, con paliotto decorato da due putti in rilievo che reggono un sole centrale in metallo dorato; sullo sfondo un tendaggio scolpito. L’alzata è costituita da due ali laterali piegate di 45 gradi su cui poggiano una coppia di colonne composite interne affiancate da una coppia di pilastri, sempre di ordine composito, che reggono un frontone con cornici inferiore e oblique dentellate e con il timpano arricchito da sculture di putti. Sopra al frontone lateralmente poggiano due angeli che sorreggono una corona da cui si diparte il velario. Sui piedritti laterali poggiano le statue in marmo di Carrara di Sant’Antonio di Padova a sinistra e San Francesco a destra. L’altare di Sant’Antonio Abate è anch’esso realizzato in marmo bianco ed è preceduto da un basamento di due gradini in broccatello rosso; la mensa, che poggia su un piano in marmo giallo, presenta il paliotto in marmo rosso screziato, racchiuso da due cornici mistilinee orizzontali e da due volute laterali con motivi vegetali in marmo bianco di Carrara: al centro spicca un cartiglio in marmo bianco a motivi vegetali che racchiude un medaglione in marmo dai vari toni. L’alzata è costituita da una doppia coppia di colonne con capitello composito: quelle esterne, leggermente arretrate, sorreggono una trabeazione, quelle centrali due ali di timpano interrotte al centro dal fastigio ornato al centro da una colomba in rilievo; sia sulle ali laterali che sul fastigio centrale poggiano due cherubini alati, di cui i secondi reggono una corona. Al centro dell’alzata trova posto una pala. L’altare di San Giuseppe presenta una struttura simile al precedente, con il basamento realizzato in marmo grigio, la mensa a trapezio rovesciato in pietra d’Aurisina con il paliotto in marmi screziati sui toni del viola con un medaglione centrale; si differenzia nell’alzata dove è presente un unico registro di colonne ma la soluzione del fastigio è simile; al centro presenta anch’esso una pala. Nella nicchia di fronte, chiusa da un cancelletto in ferro, trova posto il fonte battesimale in marmo. Agli angoli del quadrato sottostante alla cupola, su delle mensole a conchiglia, sono collocate, verso il presbiterio, le statue dei Santi Pietro e Paolo, dall’altra parte, quelle dei Santi Antonio di Padova e San Giuseppe e agli angoli della navata le statue del Sacro Cuore di Maria e di Gesù. In controfacciata trova posto la cantoria lignea, sostenuta da d



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (2007)
È stato collocato l’attuale altare ligneo rivolto verso il popolo ed alla sua destra un ambone, anch’esso ligneo, per la proclamazione delle letture e del Vangelo. È stata mantenuta la sede originale composta da scranni lignei disposti lungo i fianchi del presbiterio ma sono state aggiunte tre sedute mobili poste tra il nuovo altare e l’altar maggiore che costituiscono l’attuale sede.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Gorizia
Decanato di Ronchi dei Legionari
Parrocchia di Santa Maria Maddalena

Begliano, San Canzian d'Isonzo (GO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.