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4/5/2024 Diocesi di Casale Monferrato - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Martino <San Salvatore Monferrato>
Data ultima modifica: 21/12/2023, Data creazione: 20/5/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Martino


Altre denominazioni Chiesa San Martino;S. Martino


Ambito culturale (ruolo)  maestranze piemontesi e luganesi (costruzione intero bene)



Notizie storiche  XV sec. - XV sec. (realizzazione intero bene)
La chiesa di San Martino fu edificata nel XV secolo forse sui resti una precedente chiesa di dimensioni inferiori di cui, probabilmente rimane solo il campanile.
1576 - 1578 (costruzione volte)
Le volte furono costruite nel 1567 dai capomastri Franceschino Bianco e Lorenzo Coppa.
1576 - 1578 (costruzione sacrestie)
Le due sacrestie furono costruite ai lati del presbiterio tra 1576 e 1578
1578 - 1578 (consacrazione intero bene)
L’edificio fu consacrato nel 1578.
1767 - 1770 (costruzione altare maggiore)
L’altar maggiore fu realizzato dai marmorari Pellagatta nel 1767 su disegno di Giuseppe Caselli, mentre la balaustra e il cancelletto in ferro battuto sono opera di Nicola Avalle.
1822 - 1822 (restauro facciata)
Nel 1822 si procedette al restauro della facciata originaria.
1889 - 1890 (decorazione volta)
L’attuale decorazione delle volte è opera di Andrea Vinaj del 1889-1890.
1900 - 1930 (realizzazione vetrate)
Le vetrate del presbiterio furono realizzate nei primi decenni del XX secolo e rappresentano S. Martino vescovo, il Miracolo della Madonna del Pozzo e S. Ciriaco.
1907 - 1907 (restauro facciata)
Nel 1907 si intervenne nuovamente sulla facciata ricoprendola dell’attuale cemento martellinato con basamento in granito di Baveno e stipiti in saltrio su progetto dell’architetto Alberto Girola realizzatodai capimastri Giuseppe e Giovanni Pellizzari.
1923 - 1923 (costruzione organo)
L’organo fu realizzato dalla ditta Gandini nel 1923
2005 - 2005 (rifacimento pavimentazione presbiterio)
La pavimentazione del presbiterio fu rifatta nel 2005 dallo studio Petitti.
2007 - 2009 (restauro volte e pareti)
Restauri alle volte e alle pareti laterali nel corso dei quali sono riemersi lacerti di affresco in controfacciata rappresentanti il battesimo di Cristo.
2018 - 2022 (restauro organo)
Restauro conservativo dell’organo G. Gandini (1923) eseguito dalla ditta Alessandro Rigola di Biella
XVII se. - XVIII sec. (rifacimento stucchi altari laterali)
Tra XVII e XVIII secolo si provvede al rifacimento degli stucchi degli altari laterali della chiesa



Descrizione  La chiesa parrocchiale di San Martino sorge nel centro dell’abitato in posizione perpendicolare rispetto al pendio della collina. Ha orientamento sud-est – nord-ovest. L’edificio si trova addossato sul lato nord alla casa canonica. La facciata è ad intonaco cementizio con basamento in granito di Baveno e stipiti e piattabande dei portali in pietra di saltrio ed è scandita da quattro lesene bugnate che la tripartiscono. Una scalinata asimmetrica, a causa del pendio della strada, conduce alla porta centrale e alla laterale destra. La campata centrale è arricchita da un portale i cui piedritti, scaditi da due lesene accoppiate, sorreggono la cornice su cui si imposta la lunetta raffigurante la Madonna con il Bambino, un disegno geometrico speculare a traforo completa lo spazio laterale del semicerchio delimitato da cornice con chiave a voluta centrale. La specchiatura superiore ricalca l’impostazione dell’inferiore e presenta al centro una nicchia contenete la statua del Salvatore col globo impreziosita da alta trabeazione e timpano triangolare. La grande lunetta è disegnata da alta cornice con ghiera centrale ad alto rilievo con motivo vegetale. Un’alta trabeazione impreziosita da sette putti alati sorregge il timpano triangolare sormontato da pinnacolo porta croce in ferro. Gli sfondati – losanghe, cerchi, figure geometriche - a finto marmo rosato caratterizzano tutta questa porzione centrale. Le campate laterali sono caratterizzate da un’apertura centrale – a trompe l'oeil quella di sinistra – incorniciata da portale con timpano curvilineo e lunette raffiguranti a sinistra S. Marino e a destra S. Ciriaco. Nella parte superiore su entrambi i lati si apre una trifora con vetrate a cattedrale, l’alta trabeazione su cui si appoggiano le volute di raccordo dei tra salienti contiene la scritta in caratteri capitali D. MARTINO DICATVM. Sui pilatri laterali due alti vasi fiammati. I prospetti laterali sono privi d’intonaco con muratura faccia a vista.

Pianta
La chiesa risulta libera su tre lati, mentre il lato nord è addossato alla casa canonica. L’impianto planimetrico è a tre navate suddivise da quattro pilastri polilobati per parte decorati a finto marmo e termina con abside semicircolare. Le tre navate sono suddivise in quattro campate ricoperta da vote a vela; sul muro perimetrale delle navate laterale si aprono quattro fornici a tutto sesto ricoperti da volta a botte contenenti gli altari laterali, le cappelle di testata delle navate laterali, ricoperte anch’esse da volta a vela, come per il presbiterio risultano sopraelevate rispetto al piano pavimentale delle navate. Il presbiterio originario a pianta quadrangolare si raccorda all’abside semicircolare, un’alta cornice decorata da stucchi e ovali dipinti delimita le scene figurate delle volte di questi due ambienti – botte lunettata e catino semicircolare – dando l’impressione di un unico spazio decorato. Dal presbiterio si aprono due porte che conducono a due ambienti laterali adibiti a sacrestie. Alla controfacciata si addossa l’organo storico a canne posto su cantoria lignea. L’adeguamento liturgico ha spostato la zona presbiteriale nella quarta campata della navata maggiore anche qui il piano pavimentale risulta sopraelevandolo di tre scalini rispetto al piano delle navate.
Impianto strutturale
La struttura della chiesa è costituita da murature in laterizio pieno. Le campate sono divise da archi a tutto sesto che scaricano il peso sui pilastri polilobati. L’ambiente è illuminato dalla presenza dalle trifore con vetri cattedrali colorati posti in controfacciata, da due monofore con riproduzione di San Martino e San Ciriaco nell’abside in cui si trova anche una finestra di forma circolare. La navata laterale destra è illuminata da quattro finestre rettangolari, mentre la navata sinistra da tre finestre rettangolari (una per ogni campata ad esclusione della prima) e da una lunetta nella cappella di testa dedicata alla Madonna del Rosario.
Elementi decorativi
L’attuale decorazione delle pareti e delle volte presenta elementi pittorici e a stucco sia di tipo geometrico-architettonico che di tipo figurativo. Le volte della navata centrale presentano decorazioni in stucco e pittura che simulano un soffitto costolonato a crociera a cassettoni e con oculo centrale, mentre in quelle laterali il disegno a partitura architettonica è impreziosito da racemi e volute monocrome di ispirazione classicista. Gli stucchi con festoni e fiori decorano anche gli archi. Le volte dell’abside presentano scene figurative dipinte da Andrea Vinaj nel 1889-1890. Rappresentano l’Assunzione di Maria tra santi e nel catino absidale la gloria di San Martino circondato da putti e santi. Attorno a queste scene si trovano decorazioni a stucchi e quattro ovali raffiguranti personaggi dell’Antico Testamento. Le pareti del presbiterio sono bipartite in due registri. In quello superiore sono presenti otto nicchie con statue di stucco a tutto tondo raffiguranti santi e quattro tondi in cui entro cornici in stucco sono posti i dipinti dei quattro evangelisti. Al centro dell’abside si trova la pala d’altare raffigurante La Madonna con il Bambino, Sant’Ignazio di Loyola e San Filippo Neri. Nel registro inferiore si trova un ciclo di otto dipinti di differente soggetto inseriti entro cornici in stucco e alternati a busti anch’essi in stucco. In controfacciata è visibile un lacerto di affresco probabilmente risalente alla decorazione cinquecentesca riemerso nel corso degli ultimi restauri e raffigurante il Battesimo di Cristo. Le finte cappelle laterali contengono un altare ciascuno. Per quanto riguarda la navata di sinistra partendo dall’ingresso si trova: il battistero, cappella di Ss. Rocco e Sebastiano, cappella della Madonna con il Bambino con statua della Madonna del Rosario, cappella dell’immacolata. La cappella di testa della navata è dedicata alla Madonna del Rosario. Per quanto riguarda la navata destra partendo dal fondo si incontra: l’altare di San Pietro, cappella di San Michele detta anche di San Giuseppe, cappella della Santissima Trinità, cappella di Santa Lucia e di San Bernardo. In capo alla navata laterale destra si apre la maestosa cappella del Crocifisso, il cui grandioso altare ha un Cristo in croce ligneo e un gruppo di statue in stucco vivamente colorate e dorate raffiguranti Maria, l’Angelo custode e i Ss. Giuseppe, Ignazio di Loyola e Francesco Saverio in veste di pellegrino; opera realizzata nei primi anni del Settecento (ante 1707) dallo stuccatore intelvese Giovanni Battista Gallo. Sopra la mensa, entro un sepolcro chiuso da un vetro, è posta la statua lignea di Cristo deposto, con le braccia snodate, segno dell'utilizzo durante la funzione dell'Entierro, solennemente praticata nel sec. XVIII.
Organo
Addossata alla controfacciata si trova la cantoria su cui è posto il maestoso organo realizzato dalla ditta Gandini nel 1923. È collocato entro una grande cassa lignea sopra cui si trova la scultura policroma di San Martino a cavallo.
Campanile
L'imponente campanile, di impianto medievale, si eleva in mattoni a vista sul fianco sinistro lievemente arretrato rispetto alla facciata. Presenta una pianta quadrangolare ed è costituito da quattro registri suddivisi in due campiture su cui si aprono monofore piccole e grandi, alcune tamponate a sottolivello.
Coperture
La copertura a salienti è costituita da tetto a capanna sulla navata maggiore, ad unica falda sulle navate laterali, la navata minore di destra termina con testata a padiglione. L’abside e coperto da cinque falde disposte a semicerchio. La struttura lignea della grossa orditura è costituita da capriate sormontata dalla media e piccola orditura atta a reggere un manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in cementine: esagonali a tre colori – grigio, nero e rosso – con disegno a esagono nelle navate; nella nuova zona presbiteriale cementine – bianche, nere, rosse – disegnano una stella a sei punte; l’originaria zona coro-presbiteriale conserva piastrelle quadrangolari a motivo decorativo bianco-rosso-nero.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (2007)
Al fine di ospitare il nuovo adeguamento liturgico è stato creata in muratura rivestita di marmo e cementine un ampliamento al presbiterio a cui se accede mediante tre gradini. L'originale balaustra marmorea separa questa parte dal presbiterio originario in cui si conserva ancora il settecentesco altare maggiore marmoreo.
mensa - aggiunta arredo (2007)
L'adeguamento liturgico è stato studiato e realizzato dall'artista Giovanni Bonardi in accordo con il parroco don Sandro Luparia e l'Ufficio Beni Culturali della Diocesi. La mensa è in marmo giallo reale e rappresenta un incrocio di tralci di vite e spighe di grano.
sede - aggiunta arredo (2007)
L'adeguamento liturgico è stato studiato e realizzato dall'artista Giovanni Bonardi in accordo con il parroco don Sandro Luparia e l'Ufficio Beni Culturali della Diocesi. La sede è in marmo giallo reale.
ambone - aggiunta arredo (2007)
L'adeguamento liturgico è stato studiato e realizzato dall'artista Giovanni Bonardi in accordo con il parroco don Sandro Luparia e l'Ufficio Beni Culturali della Diocesi. L'ambone è in marmo giallo reale e bronzo e raffigura L'Elemosina di San Martino, titolare della chiesa.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Piemonte
Diocesi di Casale Monferrato
Parrocchia di Santi Martino e Siro

via Prevignano - San Salvatore Monferrato (AL)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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