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3/5/2024 Diocesi di Camerino - San Severino Marche - Inventario dei beni culturali immobili
Collegiata di Sant'Urbano <Apiro>
Data ultima modifica: 23/12/2017, Data creazione: 3/11/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Collegiata di Sant'Urbano


Altre denominazioni S. Urbano


Ambito culturale (ruolo)  ambito marchigiano (progettazione)
maestranze marchigiane (costruzione)
ambito lombardo (restauro del campanile)
ambito marchigiano (restauro del campanile)
maestranze marchigiane (rifacimento delle coperture)
maestranze marchigiane (restauro)



Notizie storiche  1400 - 1615 (preesistenze intorno)
Nel luogo dove oggi sorge la collegiata era la chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Antonio. La vecchia chiesa era stata costruita probabilmente intorno al XV secolo. Nel 1615 l'antico edificio è già parzialmente trasformato in quello attuale.
1630 - 1663 (costruzione intero bene )
Il medico papale originario di Apiro, ottiene da Urbano VIII il permesso e il denaro per costruire una nuova chiesa in luogo della precedente. Intorno al 1630 il medico, Baldini, aveva salvato la vita al pontefice che lo ricoprì di onorificenze e denaro. Il Baldini volle lasciare tutti i suoi averi alla sua città. L'edificio, iniziato nel secondo quarto del '600 viene terminato nel 1663 in stile rinascimentale: il progetto è affidato all'architetto Antonio Sinibaldi che inserisce richiami allo stile barocco.
1741 - 1987 (restauro campanile)
A seguito del terremoto del 1741, gli architetti Pietro Augustoni e Mattia Capponi eseguono il restauro del lesionato campanile durante la seconda metà del XVIII secolo. Un secondo e più recente restauro del campanile viene eseguito nel 1987.
1960 - 1996 (rifacimento delle coperture cupola)
La copertura della cupola ottagonale, originariamente in lastre di piombo, viene rivestita in eternit negli anni '60-'70 del '900. Nel 1996 il nocivo rivestimento viene smantellato e sostituito con lastre di rame.
1997 - 2003 (restauro intero bene)
A seguito del sisma del 1997, nel 1999 è approvato dai competenti uffici il progetto di ripristino, recupero e restauro che in particolare prevede le seguenti opere: risarcitura delle lesioni murarie, tirantature, cerchiature, consolidamento delle murature, consolidamento elementi lignei, revisione manto di copertura. Nel 2000 iniziano i lavori conclusi nel 2003.



Descrizione  Nata intorno al secondo quarto del '600 la chiesa raggiunge l'attuale aspetto con l'intervento dell'architetto Sinibaldi. La facciata su due ordini sovrapposti è ripartita in tre fasce, la centrale delle tre è aggettante sulle altre e ospita il portale. Eseguito interamente in mattoni, l'edificio è decorato con elementi in cotto quali il timpano del portale sorretto da mensole. Il cornicione che corre a separare i due ordini è ornato di dentelli, così come viene riproposto a chiudere la facciata. Il secondo ordine è dato dalla parte centrale dritta e avanzata sulle due laterali modellate a salienti. Sulla destra della facciata, a livello stradale è un porticato con quattro archi separati da lesene.

Campanile
Su tre ordini sovrapposti è il campanile, rifatto interamente alla fine del XVIII secolo. Il corpo principale, cieco, è ornato di specchiature e modanature ottenute con gioco di mattoni. Su questo corpo insiste la cella campanaria, con pilastri angolari smussati. Sui quattro archi sono alloggiate altrettante campane. Un cornicione chiude la cella, aprendo al coronamento del campanile decorato con oculi e timpani curvi. Sopra questi è la cupola rivestita in rame, a pianta ottagonale e sormontata da croce.
Interno
L'interno della collegiata è molto luminoso e ampio, con pianta a croce latina a tre navate, divise in tre campate. Il transetto è delimitato da quattro arconi sostenuti da pilastri compositi. A coprire lo spazio è una cupola a base ottagonale, preceduta da tamburo dotato di balaustre. A sfondare il braccio destro del transetto è la pregevole Cappella del Santissimo Sacramento, con ingresso eseguito in pregiati legni dorati e intagliati retti da colonnine poggianti su una balaustra in marmo. A destra e sinistra del presbiterio sono due imponenti cantorie con organi. L'apparato decorativo della collegiata fu affidato a mastri intagliatori molto rinomati.
Presbiterio
Concluso dal coro inserito nell'abside curvo, il presbiterio è sollevato sulla navata con uno scalino. Al centro è il dossale in marmo con l'altare modellato a urna. Ai lati dell'altare sono i seggi in legno per i celebranti, mentre più in alto due cantorie dorate chiudono il presbiterio, separandolo dal coro. Questo manufatto, in legno al naturale, era predisposto per i canonici della collegiata, stipendiati con i lasciti del medico papale. Al centro della parete di fondo, quasi sparita al centro di una cornice intagliata e dorata, è la pala d'altare, raffigurante Sant'Urbano in contemplazione della Vergine Maria Assunta in cielo.
Impianto strutturale
La costruzione poggia sul colle dove sorge Apiro, soggetto nei secoli a ricorrenti eventi sismici. Nel seicento fu adottata una soluzione geniale per rinforzare le pareti, alte per le dimensioni richieste. Infatti, annegato al centro dello spessore murario, è un cordolo in legno di quercia che rinsalda la coesione delle murature. La cupola è sostenuta da tamburo, poggiante su pilastri compositi sui quali sono i quattro arconi.
Coperture
La navata centrale è voltata a botte, mentre le campate delle navate laterali sono voltate a crociera. Sul transetto è costruita la cupola ottagonale intradossata, rivestita esternamente da lastre di rame come per il campanile.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (2003)
Persiste tuttora l'altare preconciliare con dossale e tabernacolo fissato al centro. L'altare per le celebrazioni è un tavolo in legno, appoggiato al centro del presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Marche
Diocesi di Camerino - San Severino Marche
Parrocchia dei Santi Urbano e Michele Arcangelo

Piazza Baldini - Apiro (MC)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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