CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
18/4/2024 Diocesi di Pisa - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Anna di Stazzema <Sant'Anna, Stazzema>
Data ultima modifica: 02/07/2018, Data creazione: 15/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di Sant'Anna di Stazzema


Altre denominazioni S. Anna di Stazzema


Ambito culturale (ruolo)  maestranze versiliesi (costruzione)



Notizie storiche  XVI - XVI (citazione intero bene)
Le notizie relative alla primitiva chiesa di Sant'Anna, sorta intorno alla metà del XVI secolo, sono esigue a causa della perdita dell'archivio parrocchiale nell'incendio appiccato dai tedeschi il 12 agosto 1944.
XVI - XVII (citazione intero bene)
La piccola chiesa apparteneva alla rettoria di Farnocchia, a sua volta subordinata alla pievania dei Santi Giovanni e Felicita in Valdicastello.
1550 - 1550 (fondazione intero bene)
La chiesa, in origine un modesto oratorio, fu fondata nel 1550, secondo quanto riportato nelle carte del Camerlengo Fortunato Bortolucci, scampate all'incendio e alla dispersione.
1681 - 1681 (costruzione camposanto)
L'adiacente Camposanto fu realizzato nel 1681.
XIX - XIX (citazione intero bene)
Nel 1805 fu eretta la compagnia di San Luigi, mentre nel 1823 quella del San Sepolcro.
1823 - 1823 (citazione intero bene)
Nel 1823, l'Arcivescovo di Pisa Cosimo Corsi fece visita alla parrocchia di Farnocchia e alla chiesa di Sant'Anna.
1865 - 1865 (ampliamento intero bene)
Il 21 giugno 1865 la chiesa di Sant'Anna fu ampliata di otto braccia.
1867 - 1867 (decorazione interno)
Nel 1867, le pareti interne e la volta della chiesa furono dipinte da Roberto Cipriani di Farnocchia, grazie ai contributi della compagnia di San Luigi.
1870 - 1880 (completamento intero bene)
Nel 1872 fu rialzato l'altare maggiore e rifatta l'immagine della Madonna. Il 2 dicembre 1875, Agostino Salvatori, cappellano di Farnocchia, fu benedetto il nuovo camposanto. Infine, nel 1879 fu realizzata l'orchestra con le elemosine della comunità di fedeli.
1944 - 1944 (distruzione intero bene)
Il 12 agosto 1944, nella piazza di fronte alla chiesa e in tutto il paese, furono trucidate 560 persone per mano delle truppe nazifasciste. In quell'occasione la chiesa fu bruciata: sopravvissero solamente la statua di Sant'Anna con Maria bambina, il crocifisso dell'altare maggiore e una muta di candelieri in legno dorato.
1945 - 1945 (realizzazione monumento ossario)
Nel 1945 il comune di Stazzema emanò un concorso per la realizzazione di un monumento ossario in ricordo dei martiri dell'eccidio: risultarono vincitori l'architetto Tito Salvatori e lo scultore Vincenzo Gasperetti. L'opera è formata da un ampio basamento che funge da vasta terrazza panoramica, contenente scale, cripta e loculi. La torre, in pietra faccia a vista, è scandita da quattro arconi che inquadrano la scultura di una giovane madre uccisa dalla ferocia nazifascista, realizzata in pietra di Trani botticino.
1945 - 2010 (ricostruzione intero bene)
La chiesa di Sant'Anna è stata ricostruita nel dopoguerra e recentemente restaurata.



Descrizione  La chiesa sorge al centro del piccolo borgo di Sant'Anna di Stazzema, affacciato sulla piazza intitolata a Don Innocenzo Lazzeri, parroco di Farnocchia, vittima tra le altre dell'eccidio nazifascista del 12 agosto 1944, che costò la vita a 560 innocenti. Il villaggio dell'Alta Versilia, che si sviluppa in una conca naturale dominata dai Monti Lieto e Gabberi, si ritiene fosse nato come alpeggio del paese di Farnocchia, diventando solo in seguito luogo di residenza stabile. Oggi, fa parte del cosiddetto Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, istituito nel 2000 con l’obiettivo di mantenere viva la memoria storica della strage ed educare ai valori della pace, della giustizia e della libertà. Il parco si compone delle aree circostanti il paese, a partire dalla piazza della chiesa e dal Museo Storico della Resistenza, attraverso la Via Crucis che si snoda sulla collina boschiva, fino a raggiungere Col di Cava, dove sorge il Monumento Ossario costruito nel 1948. La chiesa di Sant'Anna è collocata a margine della piazza pavimentata con cemento architettonico ed è fronteggiata da un ampio sagrato alberato tenuto a prato e delimitato a sud da un basso muretto in pietra. I fianchi della chiesa sono liberi, circondati da area verde, mentre la parte tergale risulta costruita in aderenza con un corpo di fabbrica utilizzato come canonica e sacrestia. La facciata principale, intonacata e dipinta, a differenza degli altri prospetti lasciati ad intonaco grezzo, è delimitata da due paraste angolari poste a sostegno del timpano triangolare. Al centro si apre il portone d'ingresso introdotto da due gradini e sormontato da piccolo oculo vetrato. Il campanile sorge isolato sul retro della chiesa e della sacrestia, impostato ad una quota leggermente superiore rispetto a queste ultime. La torre, in pietra a faccia-vista, è costituita da uno zoccolo di base che ospita la porta di accesso, da un fusto caratterizzato da due ordini di monofore sovrapposte e dalla traccia di una mostra d'orologio oggi scomparsa. La cella campanaria, dotata di quattro aperture arcate sormontate da oculi con cornice marmorea, si conclude con una copertura a terrazza profilata da balaustra. L'interno si presenta a navata unica priva di abside, con presbiterio quadrangolare sollevato di un gradone dal resto dell'aula. Una porta aperta sulla parete di fondo collega la chiesa con la sacrestia.

Struttura
Muratura perimetrale in pietra, intonacata e affrescata internamente. I prospetti esterni presentano diverse finiture: la facciata principale è intonacata e tinteggiata, mentre quelle laterali sono intonacate al grezzo.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica conclusa da abside quadrangolare. L'area presbiteriale, delimitata da balaustra in pietra, risulta sollevata di un gradone rispetto al resto dell'aula. Un ingresso secondario alla chiesa è ricavato sulla parete destra, vicino al presbiterio, mentre una porta blindata aperta sul lato destro della parete di fondo dell'abside conduce in sacrestia. In controfacciata si inserisce la cantoria in muratura impostata su pilastri.
Coperture
L'aula risulta coperta da una volta a botte lunettata, intonacata e affrescata. Il presbiterio presenta una volta a crociera intonacata e affrescata.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è costituita da lastre di forma più o meno regolare di pietra grigia posate a opera incerta. A metà della navata, al centro del corridoio, si trova un chiusino in pietra recante incisa la data 1556. Di fronte all'area presbiteriale si inserisce una lapide sepolcrale in marmo settecentesca. Il presbiterio presenta un pavimento in mattonelle quadrate in marmo bianco e Bardiglio disposte a scacchiera con posa regolare.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, intonacata e tinteggiata, è delimitata lateralmente da due paraste angolari e conclusa al vertice da un timpano triangolare profilato da una cornice modanata e aggettante. Nella parte inferiore del prospetto si apre il portale d'accesso con cornice in pietra, introdotto da breve scalinata, mentre nella parte superiore, in asse con l'ingresso, è inserito un piccolo oculo vetrato incorniciato in marmo bianco. A sinistra dell'ingresso è esposta una lapide commemorativa in memoria del parroco di Farnocchia Don Innocenzo Lazzeri. Intorno alla chiesa e lungo i paramenti murari esterni dell'edificio sacro sono presenti numerose lapidi, cippi e monumenti in memoria dell'eccidio. Internamente, l'aula appare completamente decorata da pitture murali, realizzate da Roberto Cipriani intorno al 1867. Le pareti laterali, scandite da paraste, sono ornate da un motivo a drappeggio aperto su un paramento a finto bozzato, mentre la volta a botte lunettata presenta una serie di medaglioni dipinti con le figure di San Luigi Gonzaga e di Sant'Anna con la Madonna Bambina. La controfacciata ospita la cantoria in muratura dipinta, impostata su quattro pilastini decorati a finto marmo. Al centro è collocato il cosiddetto "Organo della Pace", in sostituzione del vecchio strumento distrutto nel '44, donato dai coniugi musicisti tedeschi Maren e Horst Westermann nel 2007 e realizzato dall'organaro lucchese Glauco Ghilardi. Addossate ai pilastrini centrali della cantoria, trovano posto due acquasantiere a colonna in marmo bianco, con vasca circolare, ascrivibili al XVIII-XIX secolo. A destra dell'ingresso principale, una nicchia a parete dipinta (recante la data 1794), accoglie una piccola vasca battesimale rettangolare in marmo bianco, delimitata da un cancellino in legno. Nella prima campata, si fronteggiano due confessionali ottocenteschi a tre fornici eseguiti in legno, mentre nella terza, sulla parete sinistra, è collocato un altare laterale con mensa in marmo bianco e grigio datata 1888. Il dossale rettangolare in muratura dipinta a marmorino è scandito da due paraste laterali e concluso al vertice da un'alta trabeazione, in cui campeggia la scritta: "Posuit me desolatam". Al centro, inserita in nicchia, è esposta la statua devozionale della Madonna Addolorata. Il presbiterio ospita l'Altar maggiore settecentesco con gradino e tabernacolo intronizzato, eseguito in marmo bianco con intarsi in marmi policromi. Al centro della parete di fondo campeggia il grande dossale in breccia violetta, formato da un alto basamento su cui si innalzano due colonne monolitiche laterali con capitello corinzio. Al vertice, è concluso da una spessa architrave modanata, decorata da due brevi volute a ricciolo laterali, su cui siedono due putti altati, e da un'edicola centrale contenente l'immagine di San Luigi Gonzaga. La nicchia del dossale conserva la statua devozionale di Sant'Anna con la Madonna bambina, scampata come il crocifisso dell'Altare maggiore all'incendio appiccato dai tedeschi.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L'adeguamento liturgico ha comportato l'inserimento di una mensa in legno per la celebrazione versus populum davanti all'area presbiteriale, fuori dalle delimitazioni delle balaustre. Al centro del presbiterio si conserva intatto l'altare preconciliare, posizionato nella sua collocazione originaria. A destra della mensa trova posto un leggio in legno.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Toscana
Diocesi di Pisa
Vicariato della Versilia
Parrocchia di San Giuseppe e Santa Maria Maddalena

Sant'Anna, Stazzema (LU)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.