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1/11/2024 Diocesi di Udine - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santo Stefano Protomartire <Buia>
Data ultima modifica: 08/07/2020, Data creazione: 8/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di Santo Stefano Protomartire


Altre denominazioni S. Stefano Prot.


Ambito culturale (ruolo)  maestranze friulane (costruzione)



Notizie storiche  XIII - XIII (preesistenze intero bene)
La chiesa è di antiche origini e il nucleo originale risale al Duecento
XVI - XVI (ricostruzione intero bene)
Nel XVI secolo la chiesa primitiva è demolita ericcostruita una nuova più grande.
XVIII - XVIII (rimaneggiamenti intero bene)
Nel corso del Settecento l'edifcio è oggetto di alcuni rimaneggiamenti.
1871 - 1889 (ricostruzione intero bene)
Il pievano Pietro Venier decide di realizzare un nuovo duomo. Il 14 dicembre 1871 si pone la prima pietra. Il progettista è il parroco di Cassacco, don Angelo Noacco, la facciata è progettata da don Rodolfo Barnaba; il duomo è ultimato nel 1889.
1889 - 1889 (consacrazione intero bene)
La chiesa è stata consacrata dall'arcivescovo Giovanni Maria Berengo il 28 novembre 1889.
1896 - 1896 (benedizione intero bene)
Nel Natale del 1896 è benedetto dal Rettore del seminario di Udine.
1924 - 1940 (costruzione torre campanaria)
Tra il 1924 e il 1940 si erige il campanile.
1937 - 1937 (restauro intero bene)
Nel 1937 venne abbattuta la vecchia facciata e realizzata la nuova, quella attuale, sempre di ispirazione neogotica.
1945 - 1945 (consacrazione intero bene)
Fu consacrata nel 1945 da mons. arcivescovo Giuseppe Nogara.
1985 - 1987 (restauro intero bene)
Il duomo è distrutto dal terremoto del 1976. Nella sua ricostruzione sono state mantenute solamente la facciata e la torre campanaria. Il progetto è dell'architetto Alberto Tondolo di Buia.



Descrizione  Edificio ad impianto basilicale dagli stilemi neogotici a tre navate, in ambiente collinare, orientato, con sedime al piano stradale; profondo presbiterio in continuità con l'aula, concluso ad abside pentagonale; un basso corpo dalla copertura a due falde con porta di accesso dall'esterno e dall’interno aggettante a meridione e a settentrione al termine di ciascuna navata laterale. La torre campanaria, autonoma, è a meridione all’altezza della sacrestia. Il prospetto basilicale tripartito è delimitato da quattro paraste con capitello, delle quali quelle centrali sono accresciute di un’addizione superiore, e giungono fino alle falde del sottotetto; queste sono decorate dalla teoria di archetti pensili ogivali su peducci e dal superiore fregio, piano nelle partizioni centrali e decorato a losanghe in quelle laterali; sul vertice di ciascuna parasta si imposta un’edicola a quattro colonnine ad archetti ogivali e cuspide; un’ulteriore edicola è impostata sull’apice a plinto della cornice a nastro modanata. In facciata il portale maggiore leggermente strombato con cornice a dentelli e lunetta ogivale a mosaico tra i due laterali minori di uguale fattura e decorazione; unico grande rosone con cornice rilevata. Le fiancate inferiori e superiori dell’intero edificio, absidi comprese, sono scandite da paraste interrotte prima del decoro di sottogronda, bipartite e di spessore raddoppiato lungo le fiancate delle navate come pure agli spigoli delle absidi minori, tripartite invece agli spigoli dell’abside principale. Lungo il perimetro del sottogronda superiore e inferiore dell’intero edificio corre la decorazione ad archetti trilobati; in ogni setto parietale delle fiancate superiori e inferiori è inserita una lunga monofora ogivale; ciascun setto del presbiterio è decorato da due cornici ad oculo, mentre in ciascun setto dell’abside pentagonale c’è un solo oculo; in ciascuna parete delle absidi trilatere minori e in ciascuna dell’abside maggiore pentagonale è inserita una monofora ogivale. Due ingressi laterali in mezzeria e due ai sulla corda del presbiterio. L’interno, a tre navate, è suddiviso da sei arcate ogivali su colonne dal capitello corinzio; la navata centrale, su doppia altezza, è ritmata in sei moduli a crociera ogivale impostati sulle lesene a capitello inserite tra le arcate; in ciascuna partizione una monofora ogivale entro unghione. Le navate laterali ripropongono la medesima partizione ad archi ogivali trasversali impostati su paraste a capitello corinzio e voltati a crociera ogivale. In ciascuna delle prime tre partizioni una monofora ogivale, alle quali segue nella quarta un’alta monofora ogivale. Al termine di ciascuna navata laterale, conclusa con abside trilatera, un altare secondario. Il presbiterio - avanzato con platea rialzata di quattro gradini, delimitato ai lati da balaustrata con colonnine lapidee, con una statua di Santo su ciascun vertice - prospetta con ampio arcosanto ogivale impostato sul capitello della parasta angolare; voltato a crociera con due unghioni laterali, concluso dall’abside pentagonale scandita dalle alte monofore ogivali con calotta ad ombrello con costolonature impostate su colonnine pensili angolari. A sinistra della scalea del presbiterio il fonte battesimale. Bussola in controfacciata. Pavimentazione omogenea di marmo chiaro, ripartita in senso trasversale da fasce di marmo rossiccio trasversali in corrispondenza delle colonne.

Coperture
in lastre metalliche.
Prospetto principale
Il prospetto basilicale tripartito è delimitato da quattro paraste con capitello, delle quali quelle centrali sono accresciute di un’addizione superiore, e giungono fino alle falde del sottotetto; queste sono decorate dalla teoria di archetti pensili ogivali su peducci e dal superiore fregio, piano nelle partizioni centrali e decorato a losanghe in quelle laterali; sul vertice di ciascuna parasta si imposta un’edicola a quattro colonnine ad archetti ogivali e cuspide; un’ulteriore edicola è impostata sull’apice a plinto della cornice a nastro modanata. In facciata il portale maggiore leggermente strombato con cornice a dentelli e lunetta ogivale a mosaico tra i due laterali minori di uguale fattura e decorazione; unico grande rosone con cornice rilevata.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione omogenea di marmo chiaro, ripartita in senso trasversale da fasce di marmo rossiccio trasversali in corrispondenza delle colonne.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1990 ca.)
rialzato di quattro gradini, balaustre assenti
altare - intervento strutturale (1990 ca.)
lapideo, a cassa.
ambone - intervento strutturale (1990 ca.)
leggio lapideo
cattedra - aggiunta arredo (1980 ca.)
sedia, in asse.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Udine
Parrocchia di San Lorenzo Martire

via Santo Stefano 56 - Buia (UD)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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