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30/4/2024 Diocesi di Treviso - Inventario dei beni culturali immobili
Santuario della Madonna del Monte <Sopracastello, San Zenone degli Ezzelini>
Data ultima modifica: 11/02/2021, Data creazione: 15/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa periferica


Denominazione Santuario della Madonna del Monte


Autore(Ruolo)  Carlini, Antonio (edificazione della chiesa)
Bordignon, Noè (decorazioni pittoriche)
Rebesco, Francesco (Via Crucis e altare maggiore)



Ambito culturale (ruolo)  neoromanico (edificazione della chiesa)



Notizie storiche  1260 - 1810 (preesistenze intero bene)
La chiesa originaria viene costruita sul luogo dove nel 1260 è avvenuta la “strage degli Ezzelini”. Tale cappella votiva è di modeste dimensioni, pur essendo dotata di un proprio beneficio, fino all’epoca napoleonica (1810). Fatta eccezione per le indicazioni poste nelle mappe catastali Asolane e Napoleoniche, non vi è alcuna descrizione del manufatto.
1873 - 1873 (demolizione intero bene)
A causa delle gravi condizioni di degrado in cui versa la chiesa, l'arciprete Mons. Bianchetto decide di demolire la chiesa, per costruirne una nuova nella stessa posizione.
1890 - 1891 (erezione intero bene)
Viene costruita la nuova chiesa, su progetto del prof. Antonio Carlini di Treviso, inaugurata in 21 novembre 1891.
1917 - 1919 (eventi bellici intero bene)
Dopo la disfatta di Caporetto, il 21 novembre 1917 il Comando Genio del VI Corpo d’Armata ordina di sgomberare la chiesa, pertanto il giorno seguente la statua della Vergine e gli arredi sacri vengono trasferiti nella chiesa parrocchiale e posti nella cappella della Sacra Famiglia. La chiesa viene adibita ad uso deposito e poi occupata dalle truppe della 15ª divisione.
1957 - 1959 (opere non strutturali intero bene)
Tra il 1958 ed il 1959 vengono realizzati alcuni interventi che interessano la chiesa ed il suo intorno. Viene ricostruita la strada di accesso al santuario, e vengono posizionati i sacelli della Via Crucis. Vengono rifatte le decorazioni pittoriche interne ed esterne, ad opera del prof. Valerio Giacobbo, nel rispetto dei dipinti preesistenti di Noè Bordignon. Vengono inoltre realizzate nuove finestre istoriate in vetro colorato, e sostituiti gli altari laterali e l’altare maggiore ad opera del prof. Francesco Rebesco.
1959 - 1959 (consacrazione intero bene)
La chiesa viene consacrata il 4 settembre 1959.
1970 - 1970 (costruzione portico facciata)
Viene costruito un portico voltato in corrispondenza dell'ingresso principale della chiesa, sorretto da colonne sormontate da archi.
1987 - 1989 (restauro intero bene)
L'intervento di restauro prevede la ripassatura del manto di copertura e la sostituzione dei canali di gronda. Vengono dipinte di colore rosso le pareti interne ed esterne, riprendendo la cromia originaria, ed adeguati gli impianti termico ed elettrico.



Descrizione  L'edificio che possiamo ammirare oggi è esito della ricostruzione tardo ottocentesca di una antica cappella votiva costruita sulla sommità del Colle Castellaro, luogo dove nel 1260 avvenne la “strage degli Ezzelini”. La chiesa presenta una conformazione planimetrica rettangolare, costituita da un'unica aula, con l'ingresso principale rivolto ad ovest e l'abside sul lato est. Il presbiterio è rialzato di alcuni gradini rispetto all'aula. Le strutture in elevazione sono realizzate in muratura mista di pietra e laterizio. Parte del materiale utilizzato per la costruzione deriva dalla demolizione delle preesistenze dell’antico castello ezzeliniano. La facciata della chiesa, rivolta ad ovest, è interamente rivestita con lastre in pietra. L'ingresso principale, posto al centro della facciata, è preceduto da un portico voltato, sorretto da colonne in pietra. Sopra il portale d'ingresso è collocato un rosone, con una cornice in pietra di colore bianco. Sulla sommità della facciata, sotto la cornice, corre una fila di archetti pensili, che continuano anche lungo gli altri prospetti. I prospetti sono dipinti con l'originario colore rosso, che ha conferito all’edificio l’appellativo di “Chiesetta Rossa”.

Pianta
L'edificio presenta una conformazione planimetrica rettangolare, costituita da un'unica aula, con l'ingresso principale rivolto ad ovest e l'abside sul lato est. Il presbiterio è rialzato di alcuni gradini rispetto all'aula. Sul lato sud è collocata la sacrestia e sul lato nord la centrale termica.
Struttura
L’edificio è realizzato in muratura mista di pietra e laterizio. Parte del materiale deriva dalla demolizione delle preesistenze dell’antico castello ezzeliniano.
Coperture
L'aula presenta una copertura con struttura portante in legno a vista, a due falde. Il manto di copertura è in coppi tradizionali, fatta eccezione per il porticato d’ingresso e la cupola posta sopra al presbiterio.
Facciata
La facciata della chiesa, rivolta ad ovest, è interamente rivestita con lastre in pietra. L'ingresso principale, posto al centro della facciata, è preceduto da un portico voltato, sorretto da colonne in pietra. Sopra il portale d'ingresso è collocato un rosone, con una cornice in pietra di colore bianco. Sulla sommità della facciata, sotto la cornice, corre una fila di archetti pensili.
Prospetti
I prospetti sono dipinti con l'originario colore rosso, che ha conferito all’edificio l’appellativo di “Chiesetta Rossa”. Allo stato attuale, la tinteggiatura eseguita negli anni 1987-1988 presenta significative manifestazioni di degrado, più avanzate sulla facciata nord. Ciascun prospetto laterale presenta due aperture finestrate strette e alte ed un ingresso secondario; sotto la cornice di gronda corre una fila di archetti pensili.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento presenta un'ordinaria piastrellatura, priva di elementi decorativi.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (anni '70)
Al centro del presbiterio è collocato un altare mobile, a forma di mensa, rivolto verso il popolo, aggiunto negli anni '70 per l’adeguamento alle disposizioni conciliari.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Treviso
Parrocchia di San Zenone Vescovo e Martire

via Castellaro - Sopracastello, San Zenone degli Ezzelini (TV)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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