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3/10/2024 Diocesi di Bologna - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Giovanni Bosco <Bologna>
Data ultima modifica: 23/02/2016, Data creazione: 28/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Giovanni Bosco


Altre denominazioni S. Giovanni Bosco


Autore(Ruolo)  Vaccaro, Giuseppe 



Ambito culturale (ruolo)  architettura moderna (costruzione)



Notizie storiche  1955 - 1961 (preesistenze e progettazione intero bene)
La parrocchia di S Giovanni Bosco fu voluta dall’Arcivescovo Card. G. Lercaro fin dal 1955, nell’ambito di un vasto programma volto ad attrezzare le periferie, allora in forte espansione demografica, di un adeguato reticolo di Chiese. Nel 1957 decise di affidare la chiesa ai Salesiani e, per iniziativa di D. Gavinelli, nel 1959 venne istituita l’Opera di S. Giovanni Bosco educatore. Il 4 ottobre 1961 il Card. Lercaro istituì canonicamente la nuova parrocchia; mancando ancora un’idonea costruzione, le sacre funzioni vennero provvisorimente celebrate in un’autorimessa.
1963 - 1969 (costruzione intero bene)
Il 2 febbraio 1963 ebbero inizio i lavori di scavo delle fondamenta dell’edificio. Il 23 aprile 1964 il Card. Lercaro pose la prima pietra benedetta da Paolo VI, che segnò l’inizio dei lavori diretti dall’Arch. Giuseppe Vaccaro. D. Gavinelli, come ricorda una lapide posta all’inteno della chiesa, nel 1966 commissionò a Luciano Minguzzi un crocifisso in bronzo (di cui verrà realizzata una seconda copia destinata ai Musei Vaticani). Il 12 aprile 1969 la chiesa fu consacrata dall’Arcivescovo Mons. Poma e aperta al pubblico il giorno seguente con una funzione del Card. Lercaro.
1988 - 1988 (acquisizioni organo)
Secondo il racconto dell’attuale parroco, D. Luigi Spada, nel 1988 (centenario della morte di Don Bosco) Papa Giovanni Paolo II donò alla chiesa il monumentale organo Tamburini con le sue 13.600 canne, uno dei più grandi d’Italia. L’organo, costruito negli anni ‘50 e destinato originariamente all’Auditorium Pio XII in Roma, è stato recentemente restaurato.



Descrizione  La chiesa di S. Giovanni Bosco, ultima opera portata a compimento da Giuseppe Vaccaro, è situata nella zona periferica più estrema di Bologna, al confine con S. Lazzaro di Savena. Progettata ed edificata tra il 1958 e il 1967, è tra le espressioni più magniloquenti e mature dell'architettura post-bellica. L'edificio è l'esito ultimo del percorso progettuale di Vaccaro, qui impegnato in una mitigazione della monumentalità attraverso l'esibizione tecnologico-strutturale e un uso della luce zenitale a trasformare l'aspetto esterno massivo e materico, in un interno di spazi emozionali, di grande nitore formale.

Contesto
La chiesa è situata nella zona sud-est di Bologna, al confine con San Lazzaro di Savena. Il quartiere, appartenente alla sperimentazione sociale degli anni 70 ed 80, vede edifici condominiali in ampie aree di verde pubblico in cui si situano i percorsi pedonali e ciclabili, separati da quelli carrabili. Gli alti condomini della zona (8 piani) hanno così una buona distanza reciproca e con la chiesa che sorge in posizione isolata e ancora preminente per l'alto campanile e le ampie volumetrie.
Impianto planivolumetrico
L'aula liturgica, ampio spazio coperto confinato da una facciata in vetro stratificato e da tre absidi in mattoni a vista, è sovrapposta agli spazi della pastorale. La canonica sorge isolata, a sud del volume principale.
Esterno
L'intero impianto volumetrico è ll'esito maturo della spazialità razionalista dell'architetto. Volumi semplici e lineari accostati tra loro arginano l'aula liturgica concepita come una grande piazza coperta. L'edificio è situato in un ampio sagrato in porfido circondato da aiuole. L'ingresso è rialzato di cinque gradini, sempre in pietra grigia. La facciata principale è un costituita da un lungo setto che presenta una trama in profili bianchi d'acciaio e campi tamponati in mattoni di vetro verde stratificato che lasciano penetrare la luce all'interno. Le porte d'ingresso a bilico, ruotano in mezzeria, formando con la facciata una croce greca in volume, quando aperte. La chiesa è incorniciata sui lati esterni da due volumi in mattoni: a sinistra l'orginale battistero, a destra il campanile. La copertura, come un'ampia lastra appesa, è resa visibile nel suo concetto spaziale, dalla reticolare che la sostiene innervandosi nella torre campanaria, e dall'ampia ombreggiatura che la distacca dalla facciata. I lati della chiesa sono dominati dai volumi in mattoni a vista della cappelle laterali, come anche il lato absidale, posto a sud.
Pianta
Pianta ad aula a sviluppo trasversale, con cappelle laterali e ampio presbiterio.
Interni
Si accede alla chiesa mediante bussole in vetro. L'aula liturgica, di grandissime proporzioni, schiera di fronte al presbiterio quindici file di panche, tuttavia le grandi dimensioni dell'aula sono percettivamente ridotte dalle superfici che ne definiscono il volume: scure quelle del pavimento e dell'intradosso del soffitto, in mattoni quelle delle pareti laterali di confinamento. In legno e apribile è solo l'ampia parete che separa la cappella feriale dall'aula principale. Questa è limitata ad est da tra cappelle laterali, come ampi elementi ad U in laterizio in cui sono posti alcuni altari laterali provenienti da diversi e più antichi edifici di culto e sono stati recentemente collocati i confessionali. Analoghi alle cappelle laterali sono i lobi in cui si articola il presbiterio, interpretato ancora in laterizio, sia nell'ampio spazio centrale, che nelle due anse laterali: quella di destra dedicata a san Giovanni Bosco, quella di sinistra dedicata all'accesso in Sacrestia e sormontata da una decorazione con canne d'organo posticce di recente fattura.
Impianto strutturale
La struttura è conglomerato cementizio armato e muratura.
Elementi di pregio
L'intera architettura della chiesa e la sua complessiva spazialità ne fanno una delle architetture più significative del suo tempo in Italia.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata a battaglione rispetto al presbiterio, con ben quindici file di panche disposte frontalmente all'altare e altre panche disposte alla destra e alla sinistra dell'altare. Il coro si trova a sinistra del presbiterio in un apposito spazio riconoscibile. Il presbiterio, rialzato da due gradini, molto semplice e lineare, di straordinarie dimensioni, è composto dalla mensa in marmo bianco, rialzata da tre gradini. I luoghi della parola riprendono la distribuzione tradizionale, ponendo un leggio in Cornu Epistola ed un Leggio in Cornu Evangelii, con evidente premineza di questo luogo. La sede del ministro istituito è posta in linea con l'altare e alle spalle di questo, in legno bianco con imbottitura rossa, mentre lateralmente vi sono le sedi dei chierici. Il battistero, posto in una cappella dedicata con accesso indipendente dall'estero della chiesa, non è utilizzato da tempo.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1969)
La chiesa è stata conclusa nell'anno 1969. Il progetto, realizzato durante l'episcopato del Cardinale Giacomo Lercaro, aveva già assorbito la riforma conciliare in termini di spazi celebrativi.
confessionale - intervento strutturale (2008)
In un linguaggio compatibile a quello della chiesa vengono inseriti nelle cappelle laterali,con fianchi in muratura, i nuovi confessionali, progettati dall'ing. Federico Sazzini.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Bologna
Vicariato Bologna Sud-Est
Parrocchia di San Giovanni Bosco

Via B.M. dal Monte, 14 - Bologna (BO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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