CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
7/5/2024 Diocesi di Concordia - Pordenone - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Maria Maggiore <Tramonti di Sotto>
Data ultima modifica: 13/05/2019, Data creazione: 13/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Maria Maggiore


Ambito culturale (ruolo)  maestranze friulane (costruzione edificio)
maestranze friulane (restauro edificio)



Notizie storiche  XII - XII (preesistenze nucleo antico)
Sotto il pavimento dell'attuale edificio si può supporre vi siano le fondazioni dell'antica pieve. La primitiva chiesa dovrebbe risalire al XI o XII secolo cioè al tempo della cinta di difesa.
XIV - XIV (notizie storiche intero bene)
La chiesa è nominata nel Catapan per la prima volta nel 1362.
XV - XV (costruzione intero bene)
L'attuale chiesa risale alla fine del '400 o ai primi del '500.
XVI - XVI (completamento abside)
L'abside dovrebbe essere stata affrescata prima del 1522 perché in quell'anno morì Giampietro da Spilimbergo al quale gli affreschi sono attribuiti.
XVI - XVI (distruzione tetto)
Nei primi anni del '600 in seguito ad una forte nevicata crollò il tetto. La sua ricostruzione è ricordata in una lapide posta sul contrafforte nord della navata. A questo periodo vengono fatti risalire i tre contrafforti archiacuti trasversali che sorreggono il tetto a capanna.
XVII - XVII (completamento interno)
Nel 1640 venne costruito un quarto altare dedicato alla Beata Vergine del Rosario; più tardi, nel 1692, venne collocato l'altare maggiore in marmo policromo.
XIX - XIX (ricostruzione cappella San Giovanni Battista)
Nel 1837 fu riedificata la cappella di San Giovanni Battista e nel 1840 ricollocato l'altare, che pare opera degli scultori Comiz di Pinzano, oggi dedicato a Sant'Antonio di Padova.
XIX - XIX (restauro altare )
Nel 1810 fu restaurato l'altare della Madonna e nel 1909 fu abbellitto da una statua dell'Immacolata Concezione, oggi perduta.
XIX - XIX (ampliamento piazzale)
Nel 1834 venne ampliato il piazzale antistante la chiesa.
XIX - XIX (costruzione intero bene)
Alla fine del XIX venne iniziata la costruzione di una nuova chiesa su progetto di Giobatta Della Marina e modifiche dell'ing. Rupolo di Venezia. I lavori avranno inizio nel 1904 ma si fermarono nel 1909 con l'arrivo del nuovo parroco. Non venne mai portata a termine.
XX - XX (consolidamento e restauro intero bene)
In seguito al sisma del 1976 la chiesa subì numerosi danni alle murature, alle fondazioni e al tetto; i lavori, iniziati nel 1979, vennero inaugurati il 5 maggio 1984 dal vescovo mons. Abramo Freschi.
2006 - 2006 (tinteggiatura intero bene)
Il 15 agosto 2006 il vescovo mons. Ovidio Poletto ha benedetto i lavori di restauro e consolidamento del campanile (2004) non eseguiti in precedenza e di tinteggiatura esterna della Pieve.
2018 - 2018 (restauro abside)
L'intervento di restauro ha riguardato il ciclo di affreschi absidale di Giampietro da Spilimbergo.



Descrizione  La chiesa di Santa Maria Maggiore sorge su un rialzo di terra, probabile resto dell'antica centa. Sotto il pavimento dell'attuale edificio si può supporre vi siano le fondazioni dell'antica pieve e della primitiva chiesa fatta risalire al XI o XII secolo, cioè al tempo della cinta di difesa. L'edificio risale alla fine del '400 o ai primi del '500. La sua facciata si presenta semplice con portale architravato e un oculo circolare centrale. L'ambiente interno ad aula rettangolare è illuminato da due monofore gotiche; nessun dipinto decora la chiesa fatta eccezione per quelli del coro. L'abside poligonale doveva essere stata affrescata prima del 1522 perché in quell'anno morì Giampietro da Spilimbergo al quale il ciclo è attribuito. Nell'arco trionfale troviamo l'Annunciazione e il Sacrificio di Caino, quello di Abele è andato perduto; nella parte inferiore sono rappresentati dodici figure di profeti e patriarchi; nell'intradosso dell'arco trovano posto le Sante Martiri con l'emblema del loro martirio. Nelle vele gotiche ci sono le figure degli Evangelisti e dei Dottori della Chiesa, al centro Cristo Re che incorona la Vergine Assunta, mentre la parete di fondo è dominata dalla Crocefissione. Una lapide posta sul contrafforte nord della navata ricorda il crollo del tetto nel '600 causato da una forte nevicata. A questo periodo vengono fatti risalire i tre contrafforti archiacuti trasversali che sorreggono il tetto a capanna. L'altare maggiore in marmo policromo (1692) è stato arricchito in seguito da tre statue (1744): l'Assunta al centro, ai lati San Giuseppe e Maria Maddalena. Oltre ad esso vanno ricordati gli altari di Sant'Antonio di Padova e della Beata Vergine del Rosario. La pavimentazione in seminato risale al 1950, opera della ditta spilimberghese Giovanni Zavagno la cui memoria è riportata su una scritta tra il primo e secondo contrafforte. L'interno della chiesa è corredato da opere di scultura in pietra come il fonte battesimale (XV sec.) e la pila dell'acqua santa con fusto cinquecentesco e coppa settecentesca.

Coperture
Tetto a capanna con
Impianto strutturale
Ad aula unica rettangolare, abside poligonale.
Facciata
Facciata con portale architravato e oculo circolare centrale.
Elementi decorativi
Affreschi absidali (XIV sec. circa) di Giampietro da Spilimbergo.
Pavimenti e pavimentazioni
Seminato alla veneziana.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1980)
L'altare è costituito da una mensa lignea che poggia su un semplice basamento con gli angoli smussati privo di decorazioni.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Concordia - Pordenone
Parrocchia di Santa Maria Maggiore, Sant'Antonio Abate e San Nicolò Vescovo

Via Roma - Tramonti di Sotto (PN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.