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19/5/2024 Diocesi di Bologna - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Giacomo e Margherita <Loiano>
Data ultima modifica: 07/03/2019, Data creazione: 28/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Giacomo e Margherita


Altre denominazioni Chiesa dei Santi Giacomo e Margherita di Loiano;Santi Giacomo e Margherita di Loiano


Autore(Ruolo)  Bianchi, Marco (progetto presbiterio)
Gazzotti (ristrutturazione)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze emiliane (costruzione)



Notizie storiche  1366 ante - 1806 (preesistenze intero bene)
La chiesa di Santa Margherita detta della Fabbraria è citata nell’elenco nonantolano del 1366. Essa mantenne questa titolazione ancora per qualche tempo finché, in un documento del 1447, venne già chiamata S. Margherita di Loiano. Ci si riferiva tuttavia ad una chiesa oggi non più esistente, posta verso Scanello, in un luogo ripido e discosto dal centro del paese circa un quarto di miglio. Fu abbandonata nel 1806 e passò in proprietà del demanio; il titolo di S. Margherita fu accorpato alla chiesa di S. Giacomo che divenne la parrocchiale.
1615 - 1616 (fondazione intero bene)
In contemporanea si svolsero le vicende del convento e chiesa di S. Giacomo Maggiore. Gli Eremitani Agostiniani nel 1324 edificarono un loro convento detto in un luogo detto “Ara della Corona”. Nel 1615 il notaio di Loiano Giovanni Macchiavelli acquistò il campo dove sorgeva l’antico convento o si trovavano i suoi resti, situato all’estremità del borgo, e lo donò ai Minori Osservanti perché vi costruissero una chiesa in onore di S. Giacomo Apostolo e un ospizio per i religiosi; negli anni successivi furono donati ai religiosi altri appezzamenti di terreno contigui per poter edificare una chiesa ed un convento di proporzioni adeguate. La chiesa, fabbricata velocemente, fu benedetta nel 1616.
1757 - 1757 (rifacimento presbiterio)
Nel 1757 padre Pier Jacopo di Loiano, della famiglia dall’Olio, fece innalzare dalle fondamenta il coro della chiesa e parte del presbiterio; le modifiche furono apportate su disegno di Marco Bianchini. In contemporanea fu installato il nuovo organo e furono edificati la sagrestia e il campanile.
1931 - 1933 (ristrutturazione intero bene)
Tra il 1931 e il 1933 il parroco pro tempore don Zaccaria decise di rimaneggiare completamente l’edificio sacro affidando il progetto all’Ing. Gazzotti il quale si ispirò alla facciata della chiesa del Gesù di Roma. Dopo l’abbattimento dell’antica facciata il prospetto attuale fu ricostruito inglobando il portico originario, ancora visibile nella litografia del Corty, e aumentando di circa 4 metri la lunghezza per realizzare due nuove cappelle. La porzione sud dell’edificio fu a sua volta allargata per ottenere due transetti e fu alzata un’alta cupola posta su un tamburo (fonte: DDR 2014, scheda storica a firma di D. Sinigalliesi e L. Deb).
1964 - 1973 (ristrutturazione coperto e piancito)
Più recenti interventi hanno riguardato il rifacimento dei tetti (1964), la decorazione pittorica (1968) e la ripavimentazione in marmo del presbiterio (1973).



Descrizione  La chiesa sorge nell'attuale centro del paese di Loiano, accanto al tratto urbano di una delle principali strade di comunicazione fra Bologna e Firenze. La struttura attuale, frutto di interventi successivi, si presenta con una facciata "alla romana" novecentesca ripresa consapevole della Chiesa del Gesù di Roma, un corpo con transetto, profondo coro e tamburo sulla crociera. All'interno la navata è ritmata in cinque campate regolari con dieci cappelle laterali passanti e presbiterio in corrispondenza della crociera.

contesto
Sorge accanto a via Roma, tratto urbano della Strada Provinciale 65 “della Futa” che costituisce una delle principali vie di transito fra Bologna e Firenze. E’ situata all’estremità sud dell’antico nucleo del paese e al centro dell’abitato attuale, ad un livello leggermente inferiore rispetto al piano stradale.
impianto planivolumetrico
L'aula liturgica, orientata a sud, è aggregata orizzontalmente ad un edificio addossato pressoché totalmente al fianco destro, comprendente la sagrestia e altre abitazioni ad uso civile. Il campanile sorge isolato e contiguo a sud dell'abside.
esterno
Precede l’aula un lungo sagrato trapezoidale lastronato con pietre di taglio regolare; esso individua un piano intermedio fra la via Roma, che si alza a sinistra, e piazza Ubaldino da Loiano il cui piano stradale, a destra, è più basso. Il sagrato è delimitato lungo il lato che fronteggia la chiesa da due fittoni. La facciata è preceduta da un breve corsello leggermente rialzato. La facciata è scandita in due ordini sovrapposti nei quali paraste binate rispettivamente doriche e ioniche, intonacate e finite in tempera bianca, inquadrano specchiature anch’esse intonacate e finite a tempera color pesca. Le specchiature ai lati del portale, in basso, e della finestra, in alto, sono caratterizzate da nicchie e ulteriori specchiature rientranti. Il portale, inquadrato da una cornice e sovrastato da una lunetta, è in asse con l’unica apertura del registro superiore, a tutto sesto. Registro superiore e inferiore sono coordinati da ampie volute. Corona la facciata un timpano con modanature in forte aggetto e giro di dentelli; al centro del timpano un orologio. Sul cippo lapideo in sommità è collocata una vela in ferro battuto con due campane e croce sommitale. Il fianco sinistro evidenzia la presenza delle cappelle nel registro inferiore ed è caratterizzato da cinque aperture all’altezza del cleristorio. Il transetto sinistro termina con una finta facciata che ripete i motivi decorativi del prospetto principale salvo la presenza di paraste semplici e non binate, l’ovvia assenza del portale e una più sobria decorazione del timpano. Il volume della sagrestia, il cui sviluppo in altezza termina a livello con le cappelle laterali, è innestato fra il fianco sud del transetto e il coro la cui abside, semicircolare e priva di decorazioni, è caratterizzata unicamente da due aperture rettangolari laterali all’altezza del presbiterio. Emerge dalla crociera il volume cilindrico del tiburio finestrato. Al fianco destro della chiesa è addossato il volume della casa canonica, in origine l’ala orientale del convento.
pianta
A croce latina con abside semicircolare.
interni
Si accede all’aula mediante bussola lignea; la controfacciata è caratterizzata unicamente dalla monofora a sesto acuto circondata da una cornice a finto stucco. La pavimentazione della navata è in cementine che disegnano un motivo geometrico. La navata è scandita da paraste in forte aggetto in cinque campate di passo regolare; fornici a tutto sesto aperti all'intradosso della trabeazione princinpale separano la navata centrale dalle cappelle laterali passanti voltate a botte; le cappelle sono a loro volta aperte l'una sull'altra mediante archi a tutto sesto. Le lesene della navata centrale reggono una trabeazione continua; da esse partono i costoloni che separano in campate la volta a botte con unghiature profonde in corrispondenza delle finestre a sinistra, corrispondenti alle cappelle sottostanti, e alle finte finestre di destra. Gli elementi architettonici sono decorati con motivi geometrici e finti stucchi. Un arco trionfale separa la navata dal transetto definibile come tale dal punto di vista della geometria della pianta ma di fatto costituito da due profonde cappelle laterali rispetto al presbiterio rialzato di due gradini. Il presbiterio, pavimentato in marmo rosso di Verona, comprende l’altare maggiore, rialzato di un ulteriore gradino e collocato nella crociera, sotto il tamburo, e un profondo coro voltato a botte e terminante in un’abside semicircolare coperta da catino e pressoché priva di decorazione, non fosse per l'ancona che vi è affissa con una cornice in legno barocca.
impianto strutturale
Struttura portante non indagabile, presumibilmente in pietra locale con elementi ricostruiti in laterizio.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in panche disposte a battaglione. Nel presbiterio è stato innalzato in tempi relativamente recenti un altare marmoreo che sostituisce l’altare ligneo collocato provvisoriamente dopo il 1964 e testimoniato dalle foto della Soprintendenza di Bologna (1975). La sede è costituita da tre poltrone collocate sulla destra. L’ambone, a leggio, è a cornu Evangelii. Il repositorio eucaristico, a tempietto, è collocato sul fondo dell’abside sopra un basamento ligneo. Nella prima cappella a sinistra è collocato il fonte battesimale; nella cappella di fronte è presente il confessionale.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1973)
Il presbiterio è stato ripavimentato in marmo nel 1973, successivamente a questa data e presumibilmente negli anni '80 è stata data una collocazione definitiva all'altare post conciliare. Gli altri elementi dell'arredo liturgico sono mobili.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Bologna
Vicariato Setta-Savena-Sambro
Parrocchia dei Santi Giacomo e Margherita di Loiano

Via Roma, 7 - Loiano (BO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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