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5/5/2024 Diocesi di Bologna - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Giovanni Battista di Palata Pepoli <Crevalcore>
Data ultima modifica: 19/09/2018, Data creazione: 28/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista di Palata Pepoli


Altre denominazioni S. Giovanni Battista di Palata Pepoli


Autore(Ruolo)  Carnevali, Nicola (progetto)



Ambito culturale (ruolo)  architettura neoclassica (costruzione)



Notizie storiche  1504 - 1504 (origini intero bene)
La chiesa fu fondata nel 1504; era orientata liturgicamente e sottoposta al giuspatronato prima dei Pepoli e poi dei Torlonia.
1600 - 1610 (ricostruzione intero bene)
Nel primo decennio del Seicento la chiesa fu ricostruita con la facciata rivolta a sud. Aveva quattro altari.
1830 - 1840 (ampliamento presbiterio)
Nel corso degli anni Trenta dell’Ottocento il parroco, don Achille Rebiggiani, aveva fatto eseguire lavori di restauro all’interno della chiesa; in particolare era stato ampliato il presbiterio. Qualche anno più tardi il suo successore, don Gaetano Melenzani, aveva provveduto al restauro della facciata e la sistemazione del selciato antistante: in questa nuova conformazione la ritrasse Enrico Corty (Le chiese parrocchiali… vol. 1, 1844). La chiesa aveva tre altari compreso il maggiore e le travature della volta a vista.
1883 - 1885 (ricostruzione intero bene)
Dopo il passaggio della tenuta dai Pepoli ai Torlonia il parroco, don Antonio Lamborghini, chiese e ottenne dal principe Alessandro il supporto necessario per la riedificazione della chiesa. Il progetto fu disegnato dall’architetto romano Carlo Nicola Carnevali, già noto ai Torlonia, e l’edificio sacro fu ricostruito fra il 1883 e il 1885, con la facciata rivolta a nord. E’ stato ipotizzato che siano state mantenute in parte le murature del lato sinistro, adiacente la canonica già rifatta.
1979 - 1985 (restauro intero bene)
All’inizio degli anni Ottanta del Novecento furono sabbiati i prospetti esterni e si scelse di lasciare in laterizio faccia a vista i lati e la zona presbiteriale, reintonacando la sola facciata. L’area presbiteriale fu oggetto di un’opera di profonda ristrutturazione: fu tolta la balaustra, inserito l’impianto di riscaldamento a pavimento e rifatto il piancito coperto con lastre di marmo di Verona. I lavori furono avviati nel 1979 e si conclusero nel 1985.
2000 - 2000 (restauro coperto)
Nel 2000 fu rifatto il tetto.
2007 - 2010 (restauro intero bene)
Fra il 2007 e il 2010 la chiesa fu oggetto di approfonditi lavori di restauro che comportarono il rifacimento del pavimento dell’aula con posa del riscaldamento a pavimento, il rifacimento della pavimentazione degli altari laterali e un generale restauro dell’aula intera. I lavori terminarono il 24 giugno 2010.
2012 - 2017 (ristrutturazione post sisma intero bene)
A meno di due anni dalla chiusura degli importanti lavori di ristrutturazione terminati nel 2011 gli eventi sismici del maggio 2012 apportarono nuovi danni all’edificio. In particolare crollò la muratura di una porzione della volta, presso l’ingresso, e si osservarono danni alla pavimentazione e altre fessurazioni poi risarcite; non subirono danni la zona presbiteriale e il coperto rifatto nel 2000. La chiesa è stata di nuovo restaurata e riaperta al culto il 10 dicembre 2017.



Descrizione  La chiesa di Palata Pepoli sorge al centro di un borgo che si snoda lungo via Provanone e intorno al castello dei Pepoli. La chiesa affaccia sulla via principale ed è orientata a sud. La facciata intonacata è finita in tempera rosso mattone; gli altri prospetti sono in laterizio faccia a vista. L’interno ad aula unica è pavimentato a marmo e voltato a botte; sui lati si aprono due cappelle minori e due maggiori. Il presbiterio, ampio, è voltato a vela e concluso da un coro semicircolare.

contesto
La chiesa di Palata Pepoli sorge in un territorio fortemente caratterizzato dalla presenza dei Pepoli; il borgo di Palata, come molti altri, sorse intorno al castello dei signori bolognesi. La chiesa parrocchiale è oggi collocata lungo la principale via Provanone, anche se i principi Torlonia più volte meditarono di ricostruirla in asse con l’ingresso del castello a sottolineare un possesso del territorio oggi non più così evidente. A breve distanza dal complesso parrocchiale si innesta su via Provanone la strada che conduce al cimitero del paese. L’aula è orientata a sud.
impianto planivolumetrico
L’edificio ecclesiastico è aggregato orizzontalmente alla casa canonica che sorge ad est, addossata al lato sinistro della chiesa. Un secondo volume minore è aggregato al lato ovest del presbiterio ed è oggi adibito a sagrestia; un ulteriore volume aggregato in aggetto è oggi adibito a magazzino. Il campanile sorge come volume isolato e contiguo al lato ovest dell’aula.
esterno
L’aula è preceduta da un sagrato pavimentato a riquadri lapidei che disegnano figure geometriche; il sagrato è sopraelevato rispetto al piano stradale, accessibile mediante due alzate e delimitato da fittoni e piante autoctone. L’ingresso all’aula è preceduto da una gradinata con tre alzate. La facciata, a salienti rampanti, è caratterizzata dal colore rosso mattone con cornici in giallo ocra e dalla presenza di specchiature mute che muovono la superficie. L’ingresso, centrale, è inquadrato da una cornice; è sormontato da uno stemma nobiliare in marmo bianco e, oltre la cornice marcapiano con scritta dedicatoria, si apre in asse una finestra a lunetta. La facciata è conclusa da una cornice modanata e da un timpano con cippo sommitale. Le ali, in parte a vela, mascherano i volumi delle prime due cappelle laterali; alle estremità dei salienti sono collocati due vasi. Il fianco sinistro dell’aula, in mattone faccia a vista come il presbiterio e il lato destro, è quasi interamente celato dal volume della casa canonica; la porzione emergente presenta tre finestre al livello del cleristorio. L’abside ha pianta semicircolare e non presenta finestrature. All’altezza del presbiterio quadrangolare si apre una finestra a lunetta. Il fianco destro è caratterizzato dall’emergenza dei due volumi delle cappelle laterali e dalla presenza dell’ingresso laterale, fra sagrestia e campanile, e di tre finestre rettangolari all’altezza del cleristorio.
pianta
Ad aula, con cappelle laterali, presbiterio quadrangolare e abside semicircolare.
interni
Si accede all’aula mediante una imponente bussola lignea; in asse con l’ingresso si apre una finestra a lunetta. L’aula è scandita in sei campate di passo irregolare, con ritmo A-B-A-B-A-B; il volume dell’aula è ritmato da lesene con capitelli ionici che reggono una trabeazione modanata con giro di mensoline e rosette. Sulla trabeazione si imposta una volta a botte costolonata con unghie in corrispondenza delle campate di passo maggiore; in esse si inscrivono le sei finestre che danno luce all’aula. Nella prima campata si aprono due cappelle laterali a pianta quadrangolare, soffittate, il cui ingresso è sormontato da nicchie per statue che si ripetono nelle restanti campate minori. Le prime due campate maggiori su ciascun lato sono caratterizzate da cornici che disegnano archi ciechi; nella sesta campata gli archi introducono alle due cappelle laterali voltate a botte. Il presbiterio è rialzato di due gradini e introdotto da un arco; è pavimentato a riquadri di marmo di Verona alternativamente rosa e rosso. I fianchi sono caratterizzati dalle aperture che introducono alle sagrestie e dalla presenza di cantorie dal profilo mosso sopra le quali si aprono due finestre a lunetta inquadrate negli archi d’imposta della volta a vela. L’abside, semicircolare, è conclusa da un catino e ospita una imponente ancona in stucco ornata da statue a tutto tondo.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio, orizzontamenti a capriate lignee, manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in file di panche e sedie disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula. Il presbiterio ospita l’altare al popolo, collocato sopra un ulteriore rialzo; il tabernacolo è posizionato sopra un basamento marmorizzato. La sede è costituita dal seggio seicentesco che arreda il fondo del coro. Un ambone a leggio è collocato a sinistra. Il fonte battesimale, a fusto, è ospitato nella prima cappella a destra chiusa da una cancellata. Lungo la navata sono collocati quattro confessionali lignei; sopra il secondo confessionale a sinistra è ancora presente il pulpito.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1960)
Negli anni Sessanta era stato posizionato un altare provvisorio rivolto al popolo, come adeguamento alle nuove norme liturgiche.
presbiterio - intervento strutturale (1979-85)
Nel corso dell'intervento di profonda ristrutturazione della chiesa occorso negli anni Ottanta il presbiterio è stato interamente rifatto eliminando ogni struttura preconciliare ad eccezione del sedile ligneo nel coro; l'altare preconciliare è stato rimosso e la custodia è stata collocata a lato, su un basamento fatto ad hoc; è stato collocato un ambone in legno.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Bologna
Vicariato di Cento
Parrocchia di San Giovanni Battista di Palata Pepoli

Via Provanone 5100 - Crevalcore (BO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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