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Chiesa della Madonna della Consolazione <Castiglione dei Pepoli>
Data ultima modifica: 13/02/2017, Data creazione: 28/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa della Madonna della Consolazione


Altre denominazioni Chiesa vecchia


Ambito culturale (ruolo)  maestranze emiliane (costruzione)



Notizie storiche  V - 1317 (preesistenze intero bene)
Un lapide in sacristia reca notizia di una fondazione antichissima, risalente ai primi anni della diffusione cristiana, ma incerta. La primitiva chiesa, che doveva essere se non proprio ricavata da un antico tempio pagano, almeno di età paleo-cristiana, sempre secondo la tradizione popolare, nel 1090 venne bruciata dai Mognesi, perciò sarebbe stata ricostruita in sasso di scalpello in periodo romanico, e "avrebbe servito come Chiesa dell'antico Castello", poi distrutto dai Bolognesi nel 1317.
1630 - 1650 (costruzione intero bene)
Nel 1576 la Compagnia della Misericordia eresse in paese un Oratorio e nel 1615 quasi tutte le funzioni furono qui trasferite dalla chiesa vecchia, lasciandola quasi abbandonata. Il popolo però, avendo ricorso alla Vergine durante la peste del 1630 ed essendo stati salvati, presero unanime partito di richiamare il vecchio santuario a nuovo splendore. La chiesa romanica, più piccola dell'attuale, fu sostituita quindi con una nuova dai Castiglionesi, in seguito a voto fatto alla Madonna per essere stati liberati dalla peste del 1630. La ricostruzione partì dall'esigenza di ampliare la vecchia chiesa e di portare l'ingresso ad essa dal lato del paese, abbandonando quindi il vecchio sagrato, che mantiene ancora oggi la funzione di cimitero.
1869 - 1869 (decorazioni interni)
L'arciprete don Giuseppe Fignagnani fece eseguire un generale restauro delle opere d'arte servendosi di due pittori di Lugo.
1931 - 1932 (decorazioni interni)
Nel 1931, per sopperire a quello che aveva definito "obbrobriose ornamentazioni", l'arciprete don Lorenzini rimediò al precedente restauro affidandosi al pittore Agostino Mazzanti, che adornò gli interni in fogge neoromaniche e vernacolari.
1990 - 2000 (restauri intero bene)
La chiesa è sottoposta a vari restauri ed al rifacimento della pavimentazione con gli impianti fra gli anni '90 e 2000.



Descrizione  La chiesa della Madonna della Consolazione, o chiesa Vecchia per le origini antichissime attestate dalla tradizione, sorge a ridosso del cimitero di Castiglione dei Pepoli, in un complesso organicamente inserito nel paesaggio boschivo di Monte Baducco. L'originale impianto romanico permane nella semplice articolazione volumetrica e nella scarna matericità dell'involucro, in intonaco con cantonali a vista in pietra serena. All'interno dell'aula unica risaltano le capriate secentesche ornate con motivi geometrici, l'antica ancona dipinta che separa il coro dal presbiterio, i raffinati partiti decorativi a tempera, che cingono l'intera aula, e le quattro profonde cappelle laterali.

Contesto
La chiesa, antica parrocchia del paese, sorge appena fuori dall'abitato in un ambito di grande valore paesaggistico, alle pendici di un declivio boschivo e su un piccolo piano che gode del panorama del lago di Santa Maria. L'edificio è inserito nel complesso cimiteriale del paese, corrispondente all'area dell'antico sagrato.
Impianto planivolumetrico
Il complesso chiesa-cimitero-servizi è un aggregato planimetricamente organico alla configurazione del suolo, che sfruttando un breve piano a valle del Monte Baducco: il cimitero a corte sorge sul lato posteriore della chiesa, ad ovest, lievemente in salita verso occidente, mentre la sacrestia e il campanile sono inglobati al volume della chiesa, rispettivamente a sud e a nord dell'aula.
Esterno
La candida facciata a capanna, rimarcata da cantonali in pietra serena, presenta un portale timpanato con frontone affrescato, e un rosone in vetro policromo in asse con l’accesso. Un sagrato in pietra serena innalza l’ingresso di due gradini dal piano stradale (è presente, sulla sinistra, una rampa per disabili ben integrata). Dal fronte si percepisce, verso occidente, lo sfondo scenico del muro di confine (adibito a colombaio) cimiteriale, suggestivamente rifuso nel paesaggio boschivo. I fianchi dell’edificio, lasciati liberi per il passaggio alla zona cimiteriale, consentono di percepire i volumi aggettanti delle cappelle, sebbene gli spazi interstiziali fra quelle siano stati riempiti, nel tempo, da ambienti di servizio: le scelte materiche sono le stesse della facciata, se non per le bande verticali di intonaco rosso porpora che evidenziano ulteriormente i cantonali a vista. Nello slargo sterrato sul fianco sud si trova un piccolo parcheggio; a nord un passaggio più stretto è affiancato da un parco pubblico.
Pianta
La pianta si presenta a navata unica, con due ampie cappelle a pianta quadrata per lato. La zona presbiteriale è lievemente rastremata rispetto all’aula e con un profondo abside rettangolare con coro. La sacrestia, a pianta rettangolare, si snoda lungo il fianco sinistro dell’aula.
Interni
L’accesso alla chiesa è mediato da una bussola lignea. Il ritmo dell’aula è scandito dalle ampie cappelle laterali voltate a vela, ospitanti altari e inquadrate da arconi a tutto sesto rimarcati da una cornice in pietra serena e lesene nello stesso materiale, sormontate da una scarna trabeazione. Il partito decorativo dell’aula è diviso in due registri a tempera su intonaco, che cingono l’interno spazio liturgico: il primo, un nastro a schacchiera racchiuso entro bande vermiglie, corre a un terzo dell’altezza del muro, il secondo in prossimità della copertura. Quest’ultimo è a sua volta suddiviso in una banda inferiore recante un’invocazione mariana e una superiore di cornucopie e motivi floreali. La copertura lignea a capanna, con sottotetto in vista, è riccamente ornata con motivi geometrici in corrispondenza di tutti gli elementi strutturali. Appena sotto il piano della copertura si trovano due bucature per lato, più un coppia nella zona presbiteriale, in profonde feritoie che lasciano presagire lo spessore murario. Nella zona presbiteriale, rialzata di due gradini, è in evidenza l’ancona lignea riccamente decorata, che separa l’altare dal coro in zona absidale. Il presbiterio è voltato a crociera, con intradosso riccamente ornato in corrispondenza delle nervature e nelle vele, recanti il tetramorfo. L’arcone trionfale che dà accesso al presbiterio ha la medesima cornice degli archi delle cappelle; nella parete laterale sinistra, prossimo all’arcone appena citato, si trova l’accesso alla sacrestia. Parallelamente a tale accesso, sul fianco opposto, si trova l’accesso al campanile. Superiormente a tali accessi vi sono due cantorie lignee. Nella controfacciata è ravvisabile il rosone circolare policromo. Il pavimento è in pietra serena.
Impianto strutturale
L’edificio è costruito in muratura portante mista di sasso e laterizio. Il soffitto dell’aula è a capriate lignee.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio preconciliare adeguato e rialzato di due gradini, in conformità al semplice volume architettonico. Il coro è situato nel catino absidale, celato dall'ancona. L’ambone è costituito da un leggio ligneo decorato come altare e cantorie. La sede del celebrante è in legno dorato, con seduta e schienale in velluto rosso. Sono presenti sedie lignee per i chierici. La custodia eucaristica è situata nel tabernacolo sull’altare pre-conciliare. Sono presenti confessionali lignei prossimi all’ingresso, integrati nell’architettura.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1970)
Altare post-conciliare in legno dipinto con doratura, centrale al presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Bologna
Vicariato Setta Savena Sambro
Parrocchia di San Lorenzo di Castiglione dei Pepoli

Via Chiesa Vecchia - Castiglione dei Pepoli (BO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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