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18/5/2024 Diocesi di Bologna - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Margherita di Armarolo <Budrio>
Data ultima modifica: 12/04/2018, Data creazione: 28/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Margherita di Armarolo


Altre denominazioni S. Margherita di Armarolo


Ambito culturale (ruolo)  maestranze emiliane (costruzione)



Notizie storiche  1300 - 1300 (costruzione intero bene)
La prima notizia relativa alla Chiesa di Santa Margherita di Armarolo risale al 1300, derivata da un antico elenco per la riscossione della decima di quello stesso anno. Probabilmente la costruzione di questa primitiva chiesa ebbe luogo prima del 1300.
1565 - XVI (restauro intero bene)
Nel 1565 la chiesa versava in uno stato di abbandono e degrado, come è possibile leggere in una relazione pastorale redatta nello stesso anno per conto del cardinal Ranuzzo Farnese. Otto anni dopo la situazione è completamente cambiata, come mostra la relazione della Visita Marchesina. Si cita la presenza di un solo altare e la mancanza della casa canonica. Fu alla fine del Cinquecento che venne collocato un nuovo altare sulla parete destra della chiesa, dedicato alla Concezione della Beata Vergine, e venne innalzata la casa canonica sul lato nord.
1720 - 1720 (ristrutturazione intero bene)
Il 24 novembre 1719 venne nominato rettore della chiesa Don Paolo Filicori, il quale trovò la chiesa particolarmente abbellita da arredi sacri, ma con strutture in precarie condizioni. Fu così che nel 1720 ebbe luogo la prima ristrutturazione complessiva, che portò la chiesa ad assumere l'aspetto che ha quasi interamente mantenuto anche ai giorni nostri. Vennero risanati i muri perimetrali, mentre il soffitto con travature, fino a quel momento a vista, venne coperto da una grande volta ad arelle.
1811 - 1845 (ristrutturazione facciata)
Don Sebastiano dall'Ossa, diventato rettore il 21 luglio 1811, promosse importanti lavori di ristrutturazione. Nell'autunno del 1811 venne realizzato il completo rifacimento del coperto dell'intero edificio. Nel 1820 ebbero luogo alcune modifiche riguardanti l'ingresso della chiesa. Vi fu l'eliminazione di un arco presente sulla porta d'accesso, nonché l'abbassamento del terreno antistante così da eliminare il dislivello tra pavimentazione interna e cortile esterno. Entro l'estate del 1845 venne infine realizzato il rifacimento della volta della cappella maggiore, con conseguente rialzo del tetto soprastante.
1931 - XX (ristutturazione facciata)
Don Guglielmo Fornasari, parroco di Armarolo dal 23 marzo 1931, promosse alcuni lavori di ristrutturazione nell'edificio sacro, tra cui l'eliminazione dell'immagine della Vergine presente in facciata, e conseguente apertura di una finestra centrale. Nel 1942 mons. Angelo Cataldi donò alla chiesa un nuovo altare maggiore, inaugurato il 20 luglio 1942.
1934 - 1935 (costruzione campanile)
Don Guglielmo Fornasari promosse la realizzazione del campanile, la cui costruzione, iniziata il 25 giugno 1934 su progetto dell'Ingegner Pietro Gualandi, si concluse nel 1935. Tale costruzione comportò la demolizione del preesistente campanile a vela.
1961 - 1967 (restauro intero bene)
Verso la fine del 1961, con don Giovanni Tassan, prese vita un nuovo restauro della chiesa, scoprendo anche due interessanti affreschi presenti nella cappella destra e nel presbiterio. Nel 1969, don Giampietro Fuzzi ristrutturò l'altare maggiore, inaugurato la notte di Natale del 1969.



Descrizione  La Chiesa di Santa Margherita sorge a nord della frazione di Armarolo, nel comune di Budrio, in posizione arretrata rispetto via Savena Vecchia, a metà strada tra il Canale Emiliano-Romagnolo e la località Il Melo. La Chiesa, con facciata a capanna, presenta una pianta longitudinale ad aula unica con due cappelle laterali. Gli esterni, completamente intonacati, presentano la coppia di colori rosso-crema, mentre gli interni mostrano alzati color paglierino, nervature architettoniche grigie e coperture bianche.

contesto
La Chiesa di Santa Margherita è parte della frazione di Armarolo, nel comune di Budrio, e sorge in posizione arretrata rispetto all'intersezione tra via Savena Vecchia e Via Luzzo, a nord del Canale Emiliano-Romagnolo. Distante circa 20 km da Bologna, sorge in aperta campagna tra la frazione di Armarolo e la località Il Melo.
impianto planivolumetrico
La chiesa è parte di una aggregazione volumetrica a sviluppo orizzontale, comprendente: la casa del sagrestano e aule parrocchiali, contigui al fianco nord dell'aula; mentre a est della chiesa, contigua al presbiterio, si trova la sagrestia, adibita all'evenienza anche a cappella feriale.
esterno
La Chiesa di Santa Margherita è preceduta da un sagrato inerbito e a ghiaia, intersezione di due viali che conducono rispettivamente a via Savena Vecchia, in asse all'ingresso della chiesa, e via Luzzo. Una piccola porzione semicircolare in cemento è prospiciente il fronte. L'ingresso da via Luzzo è caratterizzato da due aiuole verdi, ai lati della stradina che conduce al sagrato, e da due file di alberi che segnano il perimetro della strada comunale. La facciata della chiesa si distingue con il suo profilo a capanna dal muro che comprende anche la canonica. Reca al centro da un portale ligneo rettangolare, sovrastato da una finestra centinata a tutto sesto con grata recente. Il fronte è concluso in alto da un timpano con croce metallica sommitale su cippo. La bicromia dell'intonaco che ricopre il prospetto, rosso laterizio e grigio sabbia, è stesa in modo da incorniciare l'alzato e il portale, nonché sottolineare gli elementi del timpano. Il fianco destro dell'aula è caratterizzato da due finestre e dal volume sporgente di una cappella laterale, seguito da un'ultima finestra all'altezza della zona presbiteriale. Questo lato, intonacato con la coppia di colori rosso-grigio, presenta una meridiana, collocata tra le prime due finestre. Il fianco nord della chiesa, contiguo alle aule parrocchiali e alla casa del sagrestano, non è visibile dall'esterno, così come il presbiterio, ad est, contiguo alla sagrestia-cappella feriale. A sud-est dell'edificio sorge il campanile novecentesco; a base quadrangolare, si caratterizza per tre ordini di finestre centinate su ogni faccia dell'alzato, in muratura faccia a vista in laterizio, una cella campanaria forata da quattro grandi finestroni con arco a tutto sesto e ringhiera a balaustrini, concludendosi in un'alta guglia a base ottogonale.
pianta
Pianta longitudinale ad aula unica, con due cappelle laterali.
interni
L'accesso all'edificio avviene tramite una bussola in muratura con portale ligneo, sovrastata da una cantoria Ottocentesca. L'interno presenta un'aula unica, con una cornice modanata che suddivide gli alzati dalla copertura, controsoffittata ad arelle con spigoli arrotondati. A metà del fianco sinistro della chiesa è incavata una doppia nicchia che accoglie, nella parte superiore, una statua Ottocentesca di San Luigi Gonzaga, mentre nella sezione inferiore si trova un altare in miniatura di recente costruzione, dedicato a San Giovanni Bosco. Due cappelle si aprono in prossimità della zona presbiteriale, introdotte da un arco a tutto sesto sostenuto da paraste di ordine dorico, e coperte da una volta a botte. La cappella di destra, risalente al Cinquecento, ospita il fonte battesimale. La zona presbiteriale, rialzata di un gradino rispetto all'aula, è preceduta da un arcone policentrico sorretto da pilastri con capitello dorico ed è coperta da una volta a botte. Sulla sinistra si trova un passaggio, sopra il quale vi è una nicchia-reliquiario Ottocentesca con sportelli di legno dipinto, che conduce agli ambienti parrocchiali contigui al fianco sinistro dell'aula. Nella parete di fondo due porte consentono l'accesso alla sagrestia, la quale svolge all'evenienza anche la funzione di cappella feriale. Il pavimento della navata è in piastrelle di marmo nere e gialle, posizionate in diagonale, mentre i pavimenti del presbiterio e delle cappelle sono in graniglia di marmo nera. Gli interni, completamente intonacati, presentano alzati color paglierino, elementi architettonici grigi e coperture bianche.
impianto strutturale
Struttura portante in mattoni.
apparati liturgici
L'assemblea, ordinata frontalmente al presbiterio, si compone di due file di panche lignee disposte a battaglione. Il fonte battesimale si trova nella cappella destra. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto all'aula, è composto al centro dall'altare post-conciliare in marmo, collocato su di un gradino che accoglie anche, dietro alla mensa, la sede del celebrante, un trono ligneo con seduta imbottita rossa, infine a destra vi è l'ambone a leggio mobile. Nella cappella sinistra dell'aula è infine collocato, al centro dell'altare, il tabernacolo.



Adeguamento liturgico  altare - intervento strutturale (1969)
Nel 1969 Don Giampietro Fuzzi fece realizzare i lavori di ristrutturazione necessari ad adeguare la zona presbiteriale alle nuove direttive emanate dal Concilio Vaticano II. L'altare pre-conciliare in graniglia bianca e rossa, donato nel 1942 da mons. Angelo Cataldi, venne staccato dalla parete di fondo dove in origine era collocato. Completato con integrazioni in marmo di Carrara, venne riposizionato in pianta stabile al centro della zona presbiteriale e inaugurato la notte di Natale del 1969. Durante questi lavori si provvide anche alla rimozione della balaustra.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Bologna
Vicariato Galliera
Parrocchia di Santa Margherita di Armarolo

Via Luzzo, 23 - Budrio (BO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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